Siamo abituati a sentir parlare del grande successo raggiunto da alcune startup. Conosciamo ormai tante storie di imprenditori di grido che hanno fondato e costruito imperi dal nulla. Raramente si sente parlare di chi non ce l’ha fatta, di chi ha abbandonato progetti o non è stato capace di farli decollare.
Ecco l’infografica preparata in inglese da Funders and Founders con la nostra traduzione e commento esplicativo.
1) Pensare di non aver bisogno di nessuno
Spesso gli imprenditori non ammettono di aver bisogno d’aiuto, pretendendo di poter fare tutto autonomamente, per lo meno in fase di avvio della startup. Ciò può rivelarsi sbagliato: affidarsi alla guida di qualcuno che comprenda l’idea di fondo dell’impresa e si impegni per svilupparla può rappresentare una risorsa fondamentale, soprattutto all’inizio.
2) La location sbagliata
Anche il luogo è importante: vi sono città o regioni prolifiche di startup, in cui è più facile creare sinergie e sviluppare il network giusto, componente fondamentale del successo di un imprenditore.
3) Un’idea di nicchia
Un’idea validissima può essere di difficile sostenibilità se diretta a una platea di consumatori molto ristretta o relativa a settori ad alto tasso di specializzazione.
4) Un’idea poco originale
Un prodotto nuovo può non essere adatto all’avvio di un’impresa se non è connotato da quel minimo di originalità destinata a distinguerlo dagli altri. In tale ottica può rivelarsi vincente curare il design e l’esteriorità degli oggetti o l’innovatività dei servizi.
5) Eccessiva ostinazione
La testardaggine, seppur caratteristica che l’imprenditore deve necessariamente possedere, rischia di affossare il progetto se non accompagnata da una giusta misura di consapevolezza delle proprie capacità e delle altre variabili da cui dipende il successo di una startup, come ad esempio il mercato di riferimento del prodotto o del servizio da lanciare.
6) Assumere personale frettolosamente
Quando arrivano i primi finanziamenti, gli imprenditori iniziano ad assumere personale, spesso troppo in fretta, senza una reale conoscenza delle competenze di ciascuno. L’errore può rivelarsi ancora più grave se si sbaglia la scelta del programmatore, ovvero di colui che progetterà la piattaforma informatica della startup. I collaboratori vanno selezionati con accuratezza e soltanto dopo aver già delineato la mission aziendale, così la stessa potrà essere compresa e sposata dai dipendenti futuri.
7) La piattaforma sbagliata
Anche la scelta della piattaforma può rivelarsi un epic fail se non congeniale alla tipologia di utenti cui è destinata oppure inadatta al tipo di business che si intende lanciare.
8 -9) Entrare nel mercato troppo presto o troppo tardi
Alcune startup, motivate dall’entusiasmo, si affrettano a commercializzare i propri prodotti o servizi quando ancora non sono stati progettati e realizzati nella versione definitiva (8). Altri imprenditori rimandano di continuo l’entrata sul mercato (9), timorosi di ottenere scarso successo. Né l’uno né l’altro atteggiamento sono positivi. Bisogna avere pazienza e cercare di individuare il momento ottimale per avviare il business.
10) Focalizzarsi poco sui clienti
La fase di avvio di un’impresa deve essere assolutamente focalizzata sui clienti e i consumatori: si devono prioritariamente analizzare e capire le loro esigenze. Una volta compiuto questo step bisogna modellare il prodotto affinché risulti il più utile possibile alla clientela di riferimento. In tale fase è di fondamentale importanza saper raccogliere e recepire quanti più feedback possibili.
11 – 12 – 13) I finanziamenti
I guai arrivano quando non se ne raccolgono abbastanza (11) , quando se ne raccolgono troppi senza avere un piano preciso di investimento (12) e quando, una volta raccolti, si sperperano in direzioni non funzionali e non ottimali per il business (13). Ottenerli e farli fruttare al meglio è una delle chiavi del successo di una startup.
14) Concentrarsi troppo sugli investitori
Per lo sviluppo e la crescita di un’azienda non occorrono solo i finanziamenti. Prima di curarsi di attrarre più investitori possibili, è opportuno concentrarsi sui clienti. Più saranno soddisfatti più la startup avrà probabilità di avere successo e, di conseguenza, di ottenere capitali.
15) Concentrarsi soprattutto sui guadagni
Dedicare poche energie e poco impegno nello sviluppo del prodotto o del servizio per soddisfare al meglio i bisogni della clientela, focalizzandosi soltanto sulle misure da adottare per aumentare la marginalità, è un altro errore che può far fallire una startup.
16) Non volersi sporcare le mani
Essere imprenditori vuol dire possedere la capacità di trasformare un’idea in realtà. Per farlo occorre mettersi in gioco e curare ogni aspetto di tale delicato percorso. Non si può creare e avviare una startup di successo pensando di poter risolvere ogni problema seduti comodamente davanti al proprio pc, bisogna saper chiedere aiuto e ascoltare gli altri.
17) Disaccordo tra fondatori
Il maggior rischio che si corre quando più persone lavorano su un’idea è quello di trovarsi in disaccordo. Molte volte sono proprio le dispute tra co-fondatori a far naufragare un progetto. Per evitare di incappare in questo problema bisogna scegliere accuratamente i soci, definire sin dagli albori dell’idea imprenditoriale i ruoli e concordare un business plan insieme. Solo così si può tentare di evitare l’insorgenza di contrasti futuri e il rischio di paralisi nella crescita dell’impresa.
18) Pochi sacrifici e mancanza di determinazione
Sviluppare un’idea e farne un’impresa richiede tanti sforzi. Spesso si è costretti ad abbandonare un posto e uno stipendio fisso per farlo. Può apparire banale ma bisogna stringere i denti e avere tenacia per veder ripagati i propri sforzi.
Sembrano abbastanza vero? Bene, cerca quindi di evitare questi errori e buona fortuna per la tua prossima start-up!