Cercare lavoro può diventare una delle esperienze più snervanti della propria vita. Ma adottare queste abitudini non professionali senza fare nulla per correggerle può seriamente ostacolare e vanificare ogni tipo di ricerca. Un consiglio: migliorare questi aspetti risulterà utile non solo nel lavoro ma anche nella vita di tutti i giorni e nelle relazioni con gli altri.
Cattive abitudini non professionali da eliminare per trovare lavoro
Iniziamo l’elenco, non in ordine di importanza o gravità. Sono tutte terribili!
- Essere sciatto. Nei modi di fare così come nel cv, nella lettera di presentazione, nell’ortografia trascurata, nei refusi, nell’impaginazione non curata.
- Fumare e bere. Prima di un colloquio di lavoro l’odore sgradevole di una sigaretta o di una consumazione alcolica “per distendere i nervi” di certo lascerà il segno.
- Non impegnarsi. Non documentarsi sull’azienda, non raccogliere informazioni significa non prestare attenzione agli altri e non svolgere con diligenza il proprio compito.
- Non curare l’igiene. Fare la doccia prima di un colloquio di lavoro è un imperativo. Così come curare sempre la propria igiene personale.
- Stare al telefonino in sala d’attesa. Social network, whatsApp, messaggi continui e continue notifiche. L’impressione che si dà è quella di aver ben altro di più importante da fare.
- Essere in ritardo. Rientra nelle abitudini non professionali ma è un modo di fare snervante anche in altri contesti. Per il colloquio di lavoro è buona norma presentarsi 15 minuti prima dell’appuntamento.
- Pettinarsi o truccarsi in pubblico. Nulla di più antipatico che tirar fuori lo specchietto dalla borsa e cominciare a sistemarsi rossetto o acconciatura, incuranti degli altri. Meglio passare un attimo dalla toilette.
- Vestirsi in modo sciatto o troppo casual. Segui i consigli su come vestirsi nel modo giusto per il colloquio.
- Tenere le mani occupate. Bottiglietta dell’acqua, un caffè, la borsa, la copia del curriculum, il cellulare… farsi trovare con le mani occupate e dover temporeggiare per stringere la mano al recruiter che si avvicina è di certo un pessimo biglietto da visita.
- Parlare senza pensare. Non sempre è impulsività: a volte si tratta proprio di diventare inopportuni se non fastidiosi, soprattutto in un contesto professionale. Un esempio? Salutare la receptionist con un “ciao, bella!”.
- Trasmettere energia negativa. Perché se sbuffi, guardi l’orologio in continuazione, alzi gli occhi al cielo, imprechi, critichi, ti lamenti …che cosa trasmetti?
- Essere troppo informale. Mostrarsi affabili e sorridenti non significa dare del tu, pacche sulle spalle o prendersi eccessiva confidenza.
- Condividere troppo. Va bene dare un tocco personale a ciò che si racconta ma scendere troppo nei particolari e raccontare aneddoti della propria vita privata, durante un colloquio di lavoro non va.
- Interrompere. Mostrare entusiasmo è auspicabile ma trasformarsi in un fiume in piena e interrompere l’interlocutore ogni volta che prova a proferire parola significa mancanza di rispetto, di pazienza, di giudizio e anche di educazione.
- Esagerare. Hai presente chi racconta le cose abbellendo, esagerando, mentendo e infarcendo ogni cosa di particolari palesemente inverosimili?
- Giurare e spergiurare. Ci sono persone che giurano su tutto, per confermare la veridicità di ciò che dicono. Se sei uno di quelli sappi che denota mancanza di argomenti da apportare alle proprie tesi. E dice tutto di te: che sei poco calmo, poco metodico, poco riflessivo e poco sicuro.
- Avere un linguaggio del corpo inadeguato. Una gestualità poco consona sminuisce anche le parole più importanti e ricercate. Ad esempio stare seduti in modo scomposto, gesticolare vistosamente agitando mani e braccia ma anche evitare il contatto visivo e non sorridere.
- Non essere gentile. La peggiore tra tutte, non solo tra le abitudini non professionali. Grazie, per favore e permesso sono le parole magiche di ogni relazione tra esseri umani.
- Non controllare i tic nervosi. In alcuni casi sono involontari ma altri è possibile tenerli sotto controllo: tintinnare con le chiavi, tamburellare le dita sulla scrivania, farle scrocchiare o grattarsi la testa.
Le cattive abitudini possono essere subdole. Spesso iniziano in modo innocuo e nel tempo possono diventare parte della tua personalità. Fai quindi in modo di evitare queste che ti abbiamo elencato in modo che la tua ricerca di lavoro diventi proficua e che, cosa non meno importante, il tuo rapporto con gli altri ne abbia un gran beneficio.
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