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19 cattive abitudini non professionali che ostacolano la tua ricerca di lavoro

Avere delle cattive abitudini non professionali senza fare nulla per correggerle può seriamente ostacolare e vanificare ogni tipo di ricerca di lavoro. Vediamole

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Cercare lavoro può diventare una delle esperienze più snervanti della propria vita. Ma adottare queste abitudini non professionali senza fare nulla per correggerle può seriamente ostacolare e vanificare ogni tipo di ricerca. Un consiglio: migliorare questi aspetti risulterà utile non solo nel lavoro ma anche nella vita di tutti i giorni e nelle relazioni con gli altri.

Cattive abitudini non professionali da eliminare per trovare lavoro

Iniziamo l’elenco, non in ordine di importanza o gravità. Sono tutte terribili!

  1. Essere sciatto. Nei modi di fare così come nel cv, nella lettera di presentazione, nell’ortografia trascurata, nei refusi, nell’impaginazione non curata.
  2. Fumare e bere. Prima di un colloquio di lavoro l’odore sgradevole di una sigaretta o di una consumazione alcolica “per distendere i nervi” di certo lascerà il segno.
  3. Non impegnarsi. Non documentarsi sull’azienda, non raccogliere informazioni significa non prestare attenzione agli altri e non svolgere con diligenza il proprio compito.
  4. Non curare l’igiene. Fare la doccia prima di un colloquio di lavoro è un imperativo. Così come curare sempre la propria igiene personale.
  5. Stare al telefonino in sala d’attesa. Social network, whatsApp, messaggi continui e continue notifiche. L’impressione che si dà è  quella di aver ben altro di più importante da fare.
  6. Essere in ritardo. Rientra nelle abitudini non professionali ma è un modo di fare snervante anche in altri contesti. Per il colloquio di lavoro è buona norma presentarsi 15 minuti prima dell’appuntamento.
  7. Pettinarsi o truccarsi in pubblico. Nulla di più antipatico che tirar fuori lo specchietto dalla borsa e cominciare a sistemarsi rossetto o acconciatura, incuranti degli altri. Meglio passare un attimo dalla toilette.
  8. Vestirsi in modo sciatto o troppo casual. Segui i consigli su come vestirsi nel modo giusto per il colloquio.
  9. Tenere le mani occupate. Bottiglietta dell’acqua, un caffè, la borsa, la copia del curriculum, il cellulare… farsi trovare con le mani occupate e dover temporeggiare per stringere la mano al recruiter che si avvicina è di certo un pessimo biglietto da visita.
  10. Parlare senza pensare. Non sempre è impulsività: a volte si tratta proprio di diventare inopportuni se non fastidiosi, soprattutto in un contesto professionale. Un esempio? Salutare la receptionist con un “ciao, bella!”.
  11. Trasmettere energia negativa. Perché se sbuffi, guardi l’orologio in continuazione, alzi gli occhi al cielo, imprechi, critichi, ti lamenti …che cosa trasmetti?
  12. Essere troppo informale. Mostrarsi affabili e sorridenti non significa dare del tu, pacche sulle spalle o prendersi eccessiva confidenza.
  13. Condividere troppo. Va bene dare un tocco personale a ciò che si racconta ma scendere troppo nei particolari e raccontare aneddoti della propria vita privata, durante un colloquio di lavoro non va.
  14. Interrompere. Mostrare entusiasmo è auspicabile ma trasformarsi in un fiume in piena e interrompere l’interlocutore ogni volta che prova a proferire parola significa mancanza di rispetto, di pazienza, di giudizio e anche di educazione.
  15. Esagerare. Hai presente chi racconta le cose abbellendo, esagerando, mentendo e infarcendo ogni cosa di particolari palesemente inverosimili?
  16. Giurare e spergiurare. Ci sono persone che giurano su tutto, per confermare la veridicità di ciò che dicono. Se sei uno di quelli sappi che denota mancanza di argomenti da apportare alle proprie tesi. E dice tutto di te: che sei poco calmo, poco metodico, poco riflessivo e poco sicuro.
  17. Avere un linguaggio del corpo inadeguato. Una gestualità poco consona sminuisce anche le parole più importanti e ricercate. Ad esempio stare seduti in modo scomposto, gesticolare vistosamente agitando mani e braccia ma anche evitare il contatto visivo e non sorridere.
  18. Non essere gentile. La peggiore tra tutte, non solo tra le abitudini non professionali. Grazie, per favore e permesso sono le parole magiche di ogni relazione tra esseri umani.
  19. Non controllare i tic nervosi. In alcuni casi sono involontari ma altri è possibile tenerli sotto controllo: tintinnare con le chiavi, tamburellare le dita sulla scrivania, farle scrocchiare o grattarsi la testa.

Le cattive abitudini possono essere subdole. Spesso iniziano in modo innocuo e nel tempo possono diventare parte della tua personalità. Fai quindi in modo di evitare queste che ti abbiamo elencato in modo che la tua ricerca di lavoro diventi proficua e che, cosa non meno importante, il tuo rapporto con gli altri ne abbia un gran beneficio.

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