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Come migliorare l’empatia al lavoro: ecco 20 modi efficaci (con infografica)

Sorridere, chiamare i colleghi per nome e mostrarsi flessibili e pazienti possono aiutare tanto. Ma a fare la differenza sono il rispetto e l’apertura a visioni che non collimano con le nostre. Vediamo come

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Diciamocelo apertamente: quando non c’è empatia, non si lavora bene. Chi non riesce a cementare rapporti solidi coi colleghi non si sente parte integrante di una squadra che punta a vincere. E si ritrova a svolgere le mansioni che gli vengono assegnate senza slancio. E’ un atteggiamento che non fa bene al dipendente né tanto meno all’azienda, che dovrebbe destinare più attenzione al benessere e alla gratificazione del personale. Ma facciamo un passo indietro: migliorare l’empatia nel posto di lavoro si può, basta impegnarsi a vincere i propri limiti ed aprirsi agli altri. Come si fa? Proviamo a spiegarvelo noi.

I 20 modi per migliorare l’empatia al lavoro

La GetCRM, società newyorkese che fornisce assistenza ai compratori di software CRM (Customer relationship management), ha realizzato un’interessante infografica sull’argomento. Ve la proponiamo in versione originale, seguita dalla nostra personale rielaborazione.

Cos’è l’empatia?

L’empatia è la capacità di capire le emozioni degli altri e di intuirne i pensieri e i sentimenti. Esistono due tipi di empatia: quella affettiva, che permette di percepire le emozioni di chi ci sta accanto, e quella cognitiva, che permette di capire quello che gli altri pensano o quello in cui credono.

L’importanza dell’empatia al lavoro

Stando alle fonti (americane) consultate da GetCRM, l’empatia al lavoro può fruttare parecchio, visto che:

  • il 42% dei consumatori evita di acquistare prodotti o servizi da un’azienda che percepisce come poco empatica;
  • il 56% dei lavoratori rimarrebbe volentieri in un’azienda che dimostra attenzione ed empatia per i dipendenti:
  • il 40% dei lavoratori resterebbe volentieri qualche ora in più in ufficio, se a chiederglielo fosse un capo empatico e disponibile.

Sforzarsi di stabilire buoni rapporti coi collaboratori può, insomma, procurare interessanti profitti.

Cosa ostacola l’empatia al lavoro

Ci sono almeno tre fattori da prendere in considerazione:

  • l’essere sempre impegnati (e dunque focalizzati su se stessi) e l’essere sistematicamente distratti: chi non si sforza di prestare sufficiente attenzione agli altri e si ostina a pensare e ad agire come se fosse solo non riuscirà mai a relazionarsi come si deve;
  • l’essere arrabbiati o infastiditi: la rabbia, la noia e la frustrazione possono creare danni serissimi al lavoro. Ed avvelenare il rapporto con chi ci sta accanto (dentro e fuori l’ufficio);
  • la distanza sociale dai colleghi: quando si proviene da contesti diversi, si fa fatica a mettersi nei panni dell’altro. A meno che non ci si sforzi di accostarsi, senza cedere ai pregiudizi, a qualcosa che non appartiene alla nostra quotidianità.

E veniamo ai 20 consigli messi in fila nell’infografica:

  1. Visita posti nuovi. Viaggiare permette di conoscere culture nuove e di osservare altri modi di vivere e di pensare. Fai le valigie ogni volta che ne hai la possibilità ed apriti al mondo, partendo dal tuo vicino di scrivania.
  2. Impara cose nuove. Acquisendo nuove conoscenze (e competenze), ti metterai in gioco ed uscirai dalla tua comfort zone.
  3. Va’ oltre i convenevoli. Sforzati di intavolare conversazioni che vadano oltre il semplice “Ciao, come stai?” o  “Hai visto che bella giornata!”. Discutere e confrontarsi su temi robusti e profondi aiuta a cementare rapporti proficui al lavoro.
  4. Leggi di più. Documentati sulla sfera delle emozioni e su quella delle relazioni interpersonali. Ci sono tanti libri che possono aiutarti a coltivare la tua empatia.
  5. Chiedi riscontro a chi ti conosce bene. Affidati ai suggerimenti di amici e parenti che ti conoscono bene e che possono aiutarti a diventare più empatico. Fai tesoro delle critiche ed impegnati a superare i tuoi limiti.
  6. Fai autocritica. Tutti noi abbiamo dei pregiudizi legati alla mancata conoscenza o all’inesperienza. Individua i tuoi e cerca di combatterli perché possono compromettere seriamente il rapporto coi colleghi.
  7. Ascolta senza interrompere. Non lo fa quasi nessuno. Fai in modo che chi ti parla possa completare il concetto che sta esprimendo. E’ una manifestazione di rispetto e di considerazione che va a braccetto con l’empatia.
  8. Sorridi di più. Le giornate storte capitano a tutti e prendere la vita con leggerezza non è sempre facile, ma una cosa sono i problemi personali, un’altra le questioni di lavoro. Cerca di lasciare i pensieri molesti fuori dall’ufficio e sforzati di mostrare il tuo lato migliore alle persone che collaborano con te.
  9. Concedi i giusti riconoscimenti a chi se li merita. Fare i complimenti al collega non è sempre facile, ma se vuoi impegnarti a diventare più empatico, devi tenere a bada l’invidia e “dare a Cesare quel che è di Cesare”. Manifestare ammirazione per il lavoro altrui è un gesto nobile che, prima o poi, verrà ricompensato.
  10. Chiama i tuoi colleghi per nome. A meno che non ci sia una politica aziendale che obbliga a dare a tutti del “lei”, opta sempre per il “tu” ed impara i nomi delle persone con cui lavori gomito a gomito. Dà un senso di confidenza che dovrebbe contribuire a rendere più informali e distesi i rapporti.
  11. Chiedi sempre il parere degli altri. Per quanto tu abbia acquisito esperienza e sia considerato bravo, metterti in discussione ti farà guadagnare punti agli occhi dei tuoi superiori e colleghi. Chi ostenta troppa sicurezza o, peggio ancora, arroganza fatica ad andare d’accordo con gli altri. Confrontati e mantieni un atteggiamento di apertura nei confronti di chi ti sta accanto.
  12. Usa il linguaggio del corpo in maniera consapevole. E’ un punto fondamentale perché noi italiani tendiamo a parlare molto con gli occhi, con le mani e con il resto del corpo. Evita di eccedere con la gestualità e la mimica e rapportati sempre in maniera educata e controllata.
  13. Non ti distrarre durante le conversazioni. Restare con lo sguardo fisso al computer mentre il collega entra nella tua stanza per chiederti un favore o un parere è quanto di più scortese tu possa fare. L’empatia passa anche (e soprattutto) dall’attenzione che destini a chi sta interagendo con te.
  14. Chiedi ai tuoi colleghi di spiegare bene quello che pensano. Dai a tutti l’opportunità di esprimersi liberamente, soprattutto se ricopri un ruolo di responsabilità al lavoro. Non mettere fretta ai tuoi interlocutori e permetti a ciascuno di loro di spiegare bene quello che pensa.
  15. Rispetta il punto di vista degli altri. Il mondo è bello perché è vario: rimanere ancorati alle proprie convinzioni denota una chiusura che non aiuterà di certo a stabilire rapporti sereni in ufficio. Non si tratta di mettere in discussione tutto quello in cui credi, ma di mostrarti rispettoso delle visioni degli altri. Anche e soprattutto quando non collimano con le tue.
  16. Incoraggia i colleghi e sii di supporto. Non puntare l’indice contro il collega che ha commesso un errore e cerca, anzi, di tendergli la mano e di confortarlo. Se ti mostrerai empatico e comprensivo, anche tu riceverai sostegno nei momenti di difficoltà.
  17. Mostrati paziente e calmo. Per migliorare l’empatia nel posto di lavoro, occorre impegnarsi tanto. Solo chi dimostra di essere solidale, disponibile, calmo e paziente riuscirà a conquistarsi la fiducia dei colleghi.
  18. Apriti agli altri e non avere paura di mostrare la tua vulnerabilità. Non esistono i supereroi: siamo esseri fallibili con qualità e difetti variamente bilanciati. Più ti mostrerai autentico e trasparente e meglio sarà. Per te e per le persone che lavorano al tuo fianco.
  19. Sii flessibile e aperto ai cambiamenti. Inutile arrabbiarsi perché un progetto è sfumato o ha preso un’altra direzione. Le cose possono cambiare e sfuggirti di mano in ogni momento. Cerca di essere flessibile e i tuoi colleghi premieranno la tua duttilità.
  20. Fai più domande. Empatia vuol dire mettersi in connessione con gli altri. Chi non fa mai domande tradisce una certa arroganza o una completa mancanza di interesse. Coltiva la tua curiosità ed esplora sempre terreni nuovi: crescerai al lavoro e nella vita privata.

Cementare rapporti solidi e distesi coi colleghi è di focale importanza. Una risata al momento giusto, una pacca sulla schiena o una domanda interessata possono innescare meccanismi virtuosi destinati a fare la tua fortuna e quella dell’azienda per cui lavori. Provare per credere.

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