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3 consigli per aumentare la produttività al lavoro

Dire grazie può farci iniziare la giornata col piede giusto, così come individuare i rimedi a possibili inconvenienti lavorativi. Chi vuole tornare a casa appagato, deve faticare tanto ed imparare a valorizzarsi al meglio

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Ti è mai capitato di uscire dall’ufficio convinto di non aver concluso niente di buono? Se la risposta è affermativa, avrai sicuramente sperimentato la frustrazione di chi pensa di essere stato improduttivo. E porta a casa con sé un latente senso di colpa di cui non riesce a liberarsi. Il punto è che quando pensiamo di aver fatto il nostro dovere e percepiamo di essere stati utili all’azienda stiamo bene con noi stessi e con gli altri. Ecco perché è importante impegnarsi ad aumentare la propria produttività. Che – al di là dei guadagni che può procurare – può farci vivere meglio. Per concludere le giornate serenamente e tornare a casa appagato, devi mettercela tutta. E fare tesoro di qualche valido consiglio: noi te ne proponiamo tre.

3 consigli per aumentare la produttività

Prima di dispensare suggerimenti (che ci auguriamo possano tornarti utili) dobbiamo precisare di aver preso spunto da un sito straniero che ha messo in fila 5 buone abitudini lavorative. Noi ne abbiamo selezionate tre, ritenendole le più valide e funzionali al ragionamento che stiamo sostenendo. Si tratta di pratiche che, in America, godono già di un ampio riscontro, mentre in Italia faticano ad attecchire. Per quella mal taciuta forma di diffidenza che certe aziende (specie le più tradizionaliste) tradiscono nei confronti del modus operandi degli altri. Conoscerle potrebbe, invece, giovarti ed aiutarti a diventare più produttivo.

Evita o limita le distrazioni

Gli americani chiamano “context switching” la tendenza a passare da una cosa all’altra. La capacità di gestire più incarichi in contemporanea non appartiene a tutti. Anzi: succede, più di frequente, che una distrazione o un imprevisto ti costringa ad interrompere quello che stavi facendo, mandandoti completamente in tilt. Secondo Jessica Harris, collaboratrice di Trello (la piattaforma online che aiuta ad organizzare e gestire il lavoro in maniera flessibile e veloce): si dedica mediamente un minuto e 15 secondi allo svolgimento di un incarico, prima di venire interrotti. E si impiegano mediamente 25 minuti per riprendere il filo di quello che si stava facendo. Il risultato? In un ambiente di lavoro particolarmente caotico e foriero di distrazioni, la produttività delle risorse può essere messa a dura prova.

Come venirne a capo? Occorre prendere delle contromisure: se hai più cose da gestire in contemporanea, cerca di raggrupparle seguendo un senso logico perché passare da una cosa ad un’altra che non ha alcun punto di contatto con la prima ti farà perdere il doppio del tempo. Non solo: puoi provare a rimanere immune dalle distrazioni. Disattiva le notifiche sul telefono, non tenerlo a portata di mano (almeno fin quando non porti a termine un progetto o parte di esso) e non sbirciare continuamente nella tua casella di posta elettronica. Puoi anche provare a cambiare momentaneamente location (non farsi distrarre dai colleghi con cui si divide l’open space è un’impresa ardua) o chiedere agli stessi colleghi di aiutarti ad essere produttivo. Spiega loro che preferiresti non essere disturbato, a meno che non sia strettamente necessario. Per aumentare la tua produttività devi imparare a tenere sotto controllo le “insidie” che si annidano dappertutto.

Tieni un diario della gratitudine

Negli Usa lo chiamano “gratitude journal” ed altro non è se non un diario nel quale appuntare, ogni giorno, una cosa per cui vale la pena dire “grazie”. Esprimere gratitudine per qualcosa, prima di mettersi a lavorare, consente di iniziare con il giusto atteggiamento mentale ed aiuta ad approcciarsi, nel giusto modo, alle sfide che si stanno per intraprendere. Non bisogna per forza scomodare alti concetti, si può essere grati di un piccolo gesto (che è riuscito però a farti sentire importante) o di una cosa materiale che ti ha procurato gioia. Il senso è quello di focalizzare la tua attenzione sulle piccole o grandi cose che ti fanno stare bene. E che, anche al lavoro, possono aiutarti ad iniziare col piede giusto. Secondo uno studio condotto dalla Ucla (Università della California, Los Angeles), le persone che tengono un diario della gratitudine sono più ottimiste ed allegre, vanno meno spesso dal dottore (cioè si ammalano di meno) e si assentano raramente dal lavoro. Non esitare a dimostrare gratitudine nei confronti di qualcuno o di qualcosa può incrementare la produttività e alimentare il tuo benessere generale.

Definisci delle strategie di azione

La tecnica che, negli Usa, ha sortito interessanti risultati è quella del “if/then planning”. Che prevede, in sostanza, di mettere per iscritto cosa è bene fare, nel caso in cui si dovesse prospettare una data situazione. Per essere più chiari: se hai la cattiva abitudine di perdere troppo tempo coi colleghi davanti alla macchinetta del caffè e sai già che questo ti procurerà problemi, puoi scrivere qualcosa del tipo: “Se il collega mi invita a prendere un caffè, devo ricordarmi di tornare in postazione entro 5 minuti“. La tecnica – suggerita, tra gli altri, anche dal “guru” della persuasione, Robert Cialdini – punta a farti prendere consapevolezza degli errori che commetti con maggiore frequenza. E ti porta a scovare (in maniera proattiva) le soluzioni che possono aiutarti a correggere le cattive abitudini e ad incrementare la tua produttività. Sapere già cosa fare, nel caso in cui si dovesse prospettare una situazione che minaccia di rallentare il tuo ritmo di lavoro o di compromettere la qualità della tua prestazione, è un ottimo punto di partenza. Analizzati attentamente e non demoralizzarti: chi più sbaglia, ha più possibilità di migliorarsi.

Per incrementare la produttività, devi lavorare sodo. E non perdere d’occhio l’obiettivo finale, che puoi centrare rimanendo focalizzato sugli aspetti positivi del tuo lavoro e tenendoti “a distanza di sicurezza” da ciò che minaccia, invece, di inficiarlo. Mantieni la motivazione alta ed impegnati a superare i tuoi limiti.

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