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5 regole per diventare buoni comunicatori

Credi di non essere un buon comunicatore? Fatichi a prendere parola e a farti capire dagli altri? Non disperare, con i consigli che vi proponiamo di seguito e tanta pratica, le cose non potranno che migliorare.

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Immaginate un mondo senza comunicazione, fatto di individui che non interagiscono mai e che scelgono di chiudersi in loro stessi. Questo mondo sarebbe destinato a collassare, nel giro di pochi giorni, esattamente come un ufficio o un’azienda i cui manager, dipendenti, clienti e collaboratori scegliessero di non parlarsi mai. La trasmissione di saperi e informazioni fornisce alle persone l’opportunità per crescere e migliorarsi: al lavoro e nella vita privata. Ecco perché è importante allenare la propria capacità d’ascolto e rimanere connessi con gli altri, prendendo parte a un gioco di scambio, destinato a far prosperare l’ambiente in cui ci viviamo ed agiamo.

5 consigli per diventare un buon comunicatore

É vero: non tutti sanno comunicare bene. C’è chi non riesce mai a farsi capire e chi riesce solo a irritare il proprio interlocutore, anche quando si limita a chiedergli come sta. Stabilire un contatto con chi ci sta accanto non è un’operazione così semplice e richiede tanta cura e pazienza. Ma mettiamoci bene in testa che, se vogliamo raccogliere i frutti del nostro lavoro, dobbiamo imparare a comunicare in maniera efficace. Nessuno, infatti, può sperare di fare carriera senza il sostegno e la collaborazione degli altri. I bravi comunicatori sono attenti e rispettosi e possono ispirare e motivare, portando le persone a fare grandi cose. Ma, il più delle volte, questi hanno imparato con la pratica, facendo tesoro di consigli come questi.

Scegliete le parole giuste

Sia che si tratti di parlare sia che si tratti di scrivere, ricordati di selezionare con cura le parole da usare. Gli esperti consigliano di puntare su un lessico “vincente”, capace di dare la carica agli altri. Limita al massimo (o evita del tutto) l’uso dei condizionali e dei “forse” e dei “magari”, che trasmettono un senso di incertezza e di indefinitezza, e punta su parole e formule assertive, pregne di significato, che possono essere facilmente “assimilate” e invogliare a fare bene. Non solo: ricorda che il senso della comunicazione è quello di consegnare un messaggio agli altri. Evita di riempirti la bocca con “paroloni” che conosci solo tu: non devi dare prova della tua finezza oratoria (a meno che non ti capiti di parlare ad una platea di fini filologi), ma risultare efficace. Se hai la fortuna di saper padroneggiare più codici, scegli quello più indicato, ogni volta che devi comunicare. Non scegliere il registro adatto non è diverso dall’arrivare a un informale aperitivo con gli amici in abito da sera: metterà in imbarazzo te e in difficoltà gli altri.

Siate chiari, precisi e concisi

Perché la comunicazione funzioni, è necessario che il messaggio inviato arrivi a destinazione. Il che vuol dire che, prima di aprire bocca (o cominciare a scrivere), è fondamentale che tu abbia le idee chiare su quello che vuoi trasmettere agli altri. Farfugliare, incespicare, prendere tempo e pensare a voce alta sono tutte abitudini nocive alla comunicazione, che faresti meglio a mettere da parte. Un buon comunicatore sa che può centrare il bersaglio solo se ha le idee chiare in testa e se è in grado di consegnarle agli altri, in maniera precisa e concisa. Vai dritto al punto e non girarci troppo intorno: i colleghi potrebbero tediarsi prima del tempo e non prestare alcuna attenzione a quello che dici.

Modulate il tono della voce

Ricorda che a vanificare tutto può essere il tono della tua voce. Non urlare e non sussurrare, enfatizza i passaggi più importanti e prenditi le giuste pause. Potrà sembrare strano, ma alcuni comunicatori arrivano a “sabotare” le loro performance perché non modulano bene la voce. Questo è un potente strumento che, se ben modulato, è in grado di far passare il messaggio giusto. Avere consapevolezza di quanto il tuo apparato fonatorio possa incidere sulla riuscita del processo comunicativo è di focale importanza. Pensa alla tua voce come a un microfono, che va regolato o come a una musica che deve adattarsi al contesto: certe situazioni richiedono un ritmo più sostenuto, altre un sottofondo più soft.

Scegliete il canale giusto

Comunicare non vuol dire solo parlare con gli altri. La comunicazione può essere veicolata in vari modi, ricorrendo a canali e codici diversi. Quella di scrivere mail multiple è una prassi utilizzata da molti manager, che riescono a dare istruzioni – in tempo reale – a più persone contemporaneamente. Non è di per sé sbagliato, ma occorre approfondire l’argomento. Se si tratta di una formale comunicazione sulla momentanea sospensione delle attività (ad esempio, per le vacanze di Natale), una mail può andare bene. Ma se nelle intenzioni del dirigente c’è quella di affidare un incarico importante a un suo dipendente, allora sarà meglio comunicarglielo di persona. Impara a capire non solo cosa è meglio dire ai tuoi collaboratori, ma anche qual è la modalità più indicata per ottenere il meglio da loro.

Mostratevi attenti e disponibili al confronto

Comunicare non significa solo dare, ma anche ricevere. Saper ascoltare, rimanere ricettivi nei confronti delle idee, delle proposte, delle lamentele o delle aspirazioni di chi ti sta di fronte, è fondamentale. Se dimostrerai di essere interessato e sinceramente coinvolto, l’interlocutore tenderà a fidarsi di te e la comunicazione scorrerà in maniera più fluida. I bravi comunicatori sono anche degli eccellenti ascoltatori, che sanno captare i bisogni delle persone che stanno loro accanto e si sforzano di fornire risposte calzanti e soddisfacenti. Di più: se vuoi comunicare in maniera efficace, devi tenere a bada l’aggressività e la presunzione. Mostrati disponibile al confronto e non tirarti mai indietro: il bravo comunicatore sa trovare una soluzione di compromesso anche con chi la pensa diversamente da lui.

Infine, aiutati anche con la lettura, che può contribuire sensibilmente ad accrescere il tuo vocabolario, e ricordati che più frecce metterai nella faretra, più chance avrai di centrare il bersaglio.

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