A chiunque è capitato nella sua vita di scrivere un curriculum. Quando lo si “mette giù” però si hanno solitamente mille dubbi. “Come lo imposto? Quanto deve essere lungo? Quante e quali informazioni metto? Qualcosa è meglio toglierlo?” e molte altre domande di questo tipo, che allungano di molto i tempi dell’operazione. Scrivere un curriculum insomma, anche se potrebbe non sembrare non è certo una cosa facile. Ci vogliono precise competenze che si imparano nel tempo (anche perché va sempre aggiornato). E’ un piccolo lavoro gratuito, che va visto più come un investimento. Ovvero usare del tempo per farlo bene porta a sicuri vantaggi nella ricerca di un lavoro. Non tutti però hanno l’occasione di imparare quelle competenze e non tutti hanno il tempo (e talvolta magari anche la voglia) di farlo. Così molte aziende offrono un servizio professionale di revisione curriculum, ma che cos’è esattamente? A cosa serve? Perché una persona dovrebbe utilizzarlo?
Un lavoro da professionisti
Come abbiamo detto redigere un curriculum efficace non è roba da tutti. Il problema più grande in questo senso è che spesso si pensa di essere capaci di farlo ed allora ci si arrangia da soli, ma non è raro che nei fatti non sia così ed il cv abbia invece molte pecche di cui non ci si accorge. Un servizio di revisione a pagamento può quindi essere un’ottima soluzione per annullare quei bug che caratterizzano la costruzione di un curriculum fatta da chi esperto non è. Investire qualche soldo in un’operazione del genere non si può certo dire che sia qualcosa di sbagliato. Detto che un curriculum può essere anche modificato ad ogni candidatura, orientandolo verso di essa, per fare questo, ammesso che lo si voglia fare, bisogna che abbia una struttura molto solida. Ovvero nel cv vanno scritte le informazioni giuste, nel modo giusto, nella sequenza esatta che serve a far capire ai recruiter quali siano le proprie esperienze e per quale ragione siano state fatte in quel modo. Fatto questo si può anche decidere di esaltare alcune di queste esperienze, preferendole ad altre, a seconda della candidatura che si sta inviando.
E’ chiaro che volendo avere uno strumento così potente a propria disposizione, se non si è molto esperti, l’idea di rivolgersi a chi esperto lo è per un’analisi del proprio curriculum sulla base della quale apportare correzioni mirate può risultare davvero ottima. Quella di fare da soli per risparmiare qualche soldo invece ottima potrebbe decisamente non esserlo, per il semplice fatto che se non si hanno le competenze giuste diventa veramente difficile accorgersi dei propri errori. E’ un po’ come essere a scuola, fare un compito in classe e doverselo correggere da soli per poi darsi un voto. Il problema è che nel caso del curriculum questo “compito in classe” diventa uno strumento fondamentale di accesso al lavoro. Di conseguenza ogni errore al suo interno può abbassare la probabilità che un selezionatore scelga proprio quel curriculum.
Gli errori più comuni
Ma quali sono gli errori più comuni riscontrabili in un cv non revisionato? Alcuni sono difficili da trovare, altri invece sono piuttosto grossolani.
L’impaginazione: spesso capita di vedere curriculum impaginati male, ovvero una riga inizia in una colonna ed un’altra riga in un’altra. Oppure i paragrafi del cv sono sfalsati, la foto ha un formato che non va bene, (o addirittura non c’è proprio). Questi sono solo alcuni esempi, ma il risultato è che il lavoro si presenta male e quindi o non attira l’attenzione di chi dovrebbe selezionarlo, o se lo fa, lo fa in modo negativo. La presentazione è imprescindibile. Se anche un curriculum fosse professionalmente fantastico ma, per così dire, non riuscisse a dimostrarlo, la tendenza sarà quello di scartarlo perché darà l’impressione di una persona che gli ha dedicato poca attenzione. Un’altra cosa che conta è la lunghezza: i selezionatori hanno poco tempo, un cv di 10 pagine non lo considererà nessuno anche se bellissimo. Il saper concentrare in poco spazio tutte le informazioni ed i concetti più utili, i migliori è uno dei tips principali di un servizio di revisione cv.
Sequenza sbagliata: non è raro vedere cv che riportano le esperienze di lavoro in maniera errata. A volte non si capisce come una persona possa averne fatta una prima di un’altra, perché tali esperienze risultano consequenziali, ma al contrario di come le si riporta. Ciò accade quasi sempre perché i curriculum vengono modificati e qualcosa sfugge. Si spostano interi pezzi per indirizzare il documento al meglio rispetto alla candidatura che si sta inviando, ma a volte sfugge la sequenza, che risulta così falsata e quindi impossibile da comprendere. Anche le date sono importanti. Mettere un’esperienza che si è fatta dal 2011 al 2012 dopo una di cui si è stati protagonisti tra il 2007 e il 2010 non è certo una buona idea. Il servizio di revisione cv serve anche a questo, ad aggiustare cose che sembrano ovvie ma che nella vita di tutti i giorni non lo sono. Ciò accade soprattutto perché si hanno sempre mille cose da fare e da pensare, certe operazioni vengono magari fatte di fretta o pensando ad altro, credendo di farcela. Cosa che però molte volte non è. Non c’è una colpa in questo, tutti siamo soggetti alla pressione degli eventi ed è per questo che tutti sbagliamo. Ma è appunto anche per questo che nascono servizi in grado di aiutarci a cavarcela.
Tra i più brutti errori che si possano fare ci sono quelli di battitura e peggio ancora quelli di ortografia. Immaginate di essere la persona che deve scegliere chi assumere e vi arriva un cv, magari anche molto accurato e con ottime esperienze lavorative in cui però c’è ad esempio la parola “esperenza”, al posto di “esperienza” (errore di battitura) oppure l’espressione “o fatto”, al posto di “ho fatto” (errore di ortografia). Nel primo caso pensereste ad una persona poco attenta, nel secondo ad una non abbastanza istruita. Eppure il secondo caso non per forza è indice di chi non è andato a scuola o non si ricorda cosa ha studiato. Anche “o fatto” può essere un errore di battitura, scrivendo veloce qualche lettera può saltare, ma agli occhi di voi che lo dovete giudicare risulterà un bruttissimo errore di grammatica.
Questo tra l’altro dei due discorsi da fare è quello meno profondo. Già perché, nel caso, non aver potuto finire le scuole non è certo una colpa. Ed è chiaramente ingiusto che una persona che non ha potuto studiare risulti così tanto svantaggiata nella ricerca di un lavoro dal dover essere giudicata solo da un errore nel curriculum. Questo però può tranquillamente accadere perché i selezionatori hanno ben poco tempo per valutare un cv. Il servizio di revisione quindi, va detto che tra le altre cose fa anche questo: aiuta le persone più deboli in un certo campo a risultare più forti proprio in quel campo. Valorizza insomma le parti migliori ed aumenta le performance positive di quelle peggiori.
Un altro errore comune è quello di non focalizzare il curriculum rispetto alla candidatura. Ovvero anche per posizioni piuttosto alte si tende a mandare sempre lo stesso file. Questo è sbagliato perché ogni curriculum è a sé stante. Per costruirne uno così ci vuole però spesso la mano di un esperto, perché non si può improvvisare e nemmeno pensare “beh dai, così andrà bene”. C’è invece un vero e proprio progetto dietro ad ogni curriculum, pensato e realizzato da chi fa questo per lavoro. Questo non vuol dire che serva una revisione cv per ogni candidatura inviata, anche perché guardando le correzioni si impara a farlo in autonomia, almeno in parte. Vuol dire però che se non si sa esattamente cosa fare può essere meglio, almeno per una volta, investire qualche soldo per dare a quell’arma che è il curriculum la punta necessaria a sfondare lo scudo che necessariamente hanno i selezionatori.
Altro errore? Come già accennato, inserire informazioni sbagliate, inserirne troppe, o troppo poche, sono tutti errori che nei vari campi di cui è composto il cv possono sicuramente fare la differenza, in negativo. Un revisore aiuta a capire quali sono le info che servono e quali quelle superflue. Un esempio? Sei si è frequentato un corso specifico che però si aggiorna ogni tot anni, facciamo 5, diventa abbastanza inutile continuare ad inserirlo dopo 7. E’ scaduto, nessuno lo guarderà salvo che sia stato fatto anche nella sua versione aggiornata, ma in quel caso si inserirà solo quella. Lo sapevate? Altra cosa: anche non inserire l’informativa sulla privacy è un errore grossolano ma importante. Dovete infatti per forza comunicare a chi gestisce i vostri dati personali, che può farlo. Altrimenti il curriculum potrebbe essere scartato per non rischiare di incorrere in sanzioni.
Altro errore ancora è quello di raccontare le proprie esperienze come se fossero una sorta di storia. Ecco, no, molto meglio sintetizzare per punti. Qui però viene il bello, come fare la sintesi? Quali punti scegliere e quanti? In che ordine? Come scrivere le frasi giuste al posto giusto? Ecco bisogna capire che un servizio di revisione cv affronta tutte queste e molte altre domande, a cui dà la risposta più utile possibile. Lo scopo è infatti quello di rendere il curriculum unico, in modo che possa distinguersi dagli altri ed emergere tra la miriade di quelli che vengono inviati ogni giorno per le più svariate posizioni. In questo caso è facile comprendere come raccontare per punti possano farlo tutti o quasi, ma farlo scegliendo i punti giusti nella esatta sequenza necessaria e con parole mirate è invece un mestiere da addetti al settore. E ovviamente non basta mettere giù una sorta di elenco casuale, il tutto va aggiustato e concentrato sul preciso obiettivo di far diventare il cv in questione il migliore possibile nel suo campo di riferimento.
I costi e le valutazioni da fare
Dovrebbe essere chiaro a questo punto come un servizio di revisione cv sia un valore aggiunto un po’ per tutti. Ma quanto costa e quali sono le valutazioni da fare in riferimento al fatto di decidere di utilizzarlo o meno? I servizi messi a disposizione da Bianco Lavoro, a seconda di quello che si decide di scegliere vanno dai meno di 80 euro ai poco più di 110. Ovviamente i prezzi a seconda di a chi ci si rivolge possono variare in alto o in basso. Se costa di meno non è detto che sia peggiore, ma vale anche il contrario: se costa di più non è per nulla scontato che sia migliore. Quindi nello scegliere è meglio non basarsi sul prezzo, o comunque non solo su quello. Il consiglio è comunque quello di rivolgersi a siti specializzati nella materia, ovvero quelli che trattano di lavoro, come il nostro. Aziende più generaliste possono comunque fornire un ottimo servizio ovviamente, ma è chiaro che più si è competenti in un determinato campo, maggiore sarà la probabilità che il servizio offerto sia tra i migliori disponibili sul web.
Quando utilizzarlo? Ecco, una cifra vicina ai 100 euro, poco sopra o poco sotto, in generale non è un grande investimento. Quindi il consiglio generale è quello di utilizzare il servizio sempre almeno una volta. Però è chiaro che nella valutazione va tenuto conto anche delle entrate. Se si sta cercando lavoro, si è disoccupati da molto tempo e non si hanno introiti economici di nessun tipo, lo si può utilizzare comunque accedendo ai propri risparmi, ma in questo caso ad esempio è bene scegliere esattamente su quali candidature mirare la revisione. E poi, fondamentale, imparare a fare da soli nel limite del possibile, in modo da risparmiare soldi che in quel momento si ha difficoltà a spendere. Insomma, una revisione cv è sempre consigliata se si sta cercando lavoro, ma occhio comunque al conto in banca.
“Posso fare da solo?” Risposta secca? No. A meno che tu sia uno che ha già fatto questo lavoro. Inoltre bisogna tenere presente che è molto più difficile scoprire i propri errori che quelli degli altri. Quel che si scrive per se stessi spesso è così personale che continua a sembrarci giusto anche quando è sbagliato. Analizzare un curriculum altrui è invece qualcosa che si fa in modo molto più distaccato, ciò permette di avere la mente più libera e quindi anche più performante. Ciò non significa che tu non debba nemmeno rileggerlo, vuol dire però che un servizio professionale aumenterà di gran lunga le prestazioni del tuo curriculum, rispetto a quel che potresti fare tu da solo, almeno nella grande maggioranza dei casi.
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