L’adeguamento Istat è un meccanismo di rivalutazione su base annua del costo della vita, in grado di trovare applicazione in numerosissimi aspetti della quotidianità. Tuttavia, per poter comprendere congruamente come funziona l’adeguamento Istat, giova compiere una piccola premessa e parlare dal modo con cui cambiano i prezzi e, di conseguenza, il nostro potere d’acquisto.
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Costo della vita
In altri termini prima di comprendere che cosa sia l’adeguamento Istat, giova fare un po’ di chiarezza su cosa sia il costo della vita: appare infatti a tutti evidente che il prezzo del pane oggi non può essere equiparato a quello degli anni ’70, quando – in termini assoluti – costava molto di meno. Lo stesso si può peraltro dire dell’altro piatto della bilancia: se “mille lire al mese” un tempo erano uno stipendio discreto, oggi con la cifra equivalente (poco più di 50 centesimi di euro) si farebbe ben poco. Insomma, tutti i prezzi cambiano, e quasi sempre lo fanno verso l’alto, come conseguenza della mutata disponibilità delle materie prime per produrli, dell’introduzione di dazi, dei mutamenti geopolitici e così via.
Se quanto sopra è chiaro, possiamo compiere un piccolo passo in avanti, ricordando come in Italia il compito di calcolare l’andamento del costo della vita, in via ufficiale, venga demandato all’Istituto Nazionale di Statistica (Istat).
Adeguamento Istat: a cosa serve
L’andamento dell’adeguamento Istat è dunque molto importante poiché ci permette di allineare all’effettivo costo della vita alcuni ambiti della vita quotidiana che non riuscirebbero ad allinearsi in autonomia. Si pensi all’assegno di mantenimento, al canone di locazione, alla rendita INAIL e alla pensione.
Adeguamento Istat affitto
Di sicuro, l’adeguamento Istat del canone di locazione è quello che ha maggiori impatto sulle tasche di molta parte della popolazione, essendo piuttosto alta la percentuale di persone che vivono in affitto, e che pur non essendo un meccanismo automatico, molto spesso (quasi sempre!) sarà l’affittante a decidere alzare in proporzione il canone invece di assorbirlo. Una scelta che deve in ogni caso rispettare l’adeguamento annuo, il cui conteggio è molto semplice.
Adeguamento Istat: altri canoni di applicazione
Oltre a quanto sopra, l’adeguamento Istat potrà impattare favorevolmente (o meno) in altri ambiti. Si pensi all‘assegno di mantenimento, alla rendita INAIL e alla pensione, e così via. Tuttavia, tenete conto che non sempre si utilizza lo stesso indicatore per poter calcolare in che modo si evolvono i prezzi.
I tre indici usati dall’Istat sono infatti l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi (FOI) e l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea (IPCA).
Per maggiori informazioni e per poter consultare gli ultimi adeguamenti Istat potete fare riferimento al sito internet istat.it.