Determinate categorie di lavoratori possono beneficiare dell’assegno per il congedo matrimoniale messo a disposizione dall’Inps per quanto riguarda il matrimonio di carattere civile o concordatario. Vediamo chi e quando può richiederlo.
Indice
Assegno per il congedo matrimoniale: di cosa si tratta?
L’assegno per il congedo matrimoniale è un sussidio economico messo a disposizione dall’Inps che, viene erogato in occasione del congedo straordinario, della durata di 8 giorni (da usufruire nei 30 giorni dopo le nozze) ed è riconosciuto per il matrimonio civile o concordatario. Si tratta dunque di un servizio e sostegno economico di notevole interesse per determinate categorie di lavoratori che decidono di convolare a nozze. Tuttavia, come qualsiasi altro tipo di sostegno economico, bisogna rispettare determinati requisiti per poterlo richiedere. Vediamo in maniera dettagliata a chi si rivolge questo servizio.
Chi può accedere all’assegno per il congedo matrimoniale
Possono accedere al sussidio economico: gli operai, gli apprendisti, i marittimi di bassa forza, i lavoratori a domicilio, i dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative che soddisfano i seguenti requisiti:
- contraggono un matrimonio di carattere civile o concordatario;
- hanno un rapporto di lavoro da almeno una settimana;
- utilizzano il congedo entro i 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio stesso;
- se si tratta di soggetti disoccupati, questi devono essere in grado di dimostrare che, hanno lavorato per un minimo di 15 giorni presso aziende industriali, artigiane o cooperative, nel corso dei 90 giorni precedenti il matrimonio;
- non sono in servizio (pur avendo un contratto lavorativo) per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi.
Chi non può usufruire dell’assegno per congedo matrimoniale
Il sussidio economico è concesso ad entrambi i coniugi, nella misura in cui questi non risultino essere dipendenti di:
- Aziende industriali, artigiane, cooperative e quelle della lavorazione del tabacco, con la qualifica di impiegati, apprendisti impiegati o dirigenti;
- Lavorare per aziende agricole;
- Dipendenti nel settore del commercio, assicurazioni e credito;
- Enti locali e statali;
- Presso tutte le aziende che non versano contributo alla CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari).
Altro dato importante da ricordare è che l’assegno non è versato a chi contrae solo il matrimonio religioso. Mentre vedovi o divorziati possono accedere ad assegni successivi.
Assegno per il congedo matrimoniale: a quanto ammonta?
L’ammontare dell’assegno risulta essere:
- Per operai e apprendisti è pari a 7 giorni di retribuzione. Inoltre, dalla giornaliera retribuzione viene detratta la percentuale a carico del lavoratore che è pari al 5,54%;
- Per i lavoratori a domicilio 7 giorni di guadagno medio giornaliero. Dalla retribuzione sempre di carattere giornaliero, viene detratta la percentuale del 5,54%;
- Per i marittimi si parla di 8 giornate di stipendio medio giornaliero. Anche qui si detrae il 5,54% alla retribuzione media giornaliera;
- Per i lavoratori con contratto part-time verticale, si prendono in considerazione i giorni di retribuzione previsti dal contratto stesso, ai quali si detrae la percentuale a carico del lavoratore.
Quando l’assegno per il congedo matrimoniale è cumulabile e quando no
L’assegno è cumulabile con l’indennità Inail per infortunio sul lavoro, il tutto fino al raggiungimento stesso della somma spettante a titolo di retribuzione. Dall’altro canto, l’assegno non è cumulabile con la malattia, la maternità, cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria e la Naspi. In tutti questi casi verrà erogato l’assegno per il congedo matrimoniale, in quanto è quello più favorevole. Inoltre, chi usufruisce del congedo matrimoniale, per tutta la sua durata, conserva il diritto all’assegno per il nucleo familiare. L’Inps provvede direttamente al pagamento dell’assegno per i disoccupati o richiamati alle armi, mentre per i lavoratori dipendenti questo viene pagato direttamente dal datore di lavoro
Come e quando presentare la domanda?
Qui bisogna fare una differenza tra i lavoratori occupati e quelli disoccupati o chiamati alle armi. I primi devono presentare la domanda direttamente al proprio datore di lavoro, alla fine del congedo e soprattutto non oltre i 60 giorni dalla celebrazione del matrimonio. I secondi devono invece presentare la domanda all’Inps entro e non oltre un anno dalla celebrazione del matrimonio.
Domanda online per i disoccupati o richiamati alle armi
Discorso differente vale per i disoccupati o chiamati alle armi. Questi sono tenuti a presentare la domanda relativa all’assegno per il congedo matrimoniale esclusivamente online, attraverso il sistema appositamente dedicato sul sito Inps. Qui è possibile compilare la domanda ed inviarla automaticamente. Altra opzione è quella di fare la richiesta tramite Contact center al numero gratuito 803 164 da rete fissa, oppure al 06 164 164 da rete mobile; attraverso i servizi telematici messi a disposizione dagli enti del patronato ed enti intermediari all’Istituto.
I documenti da allegare alla domanda
I lavoratori disoccupati e quelli richiamati alle armi sono tenuti ad allegare:
- La dichiarazione sostitutiva di certificazione ex articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 445/00 che, attesta la condizione di disoccupato al momento del matrimonio, o relativa documentazione;
- La dichiarazione sostitutiva di certificazione che prova lo status di coniugato e la relativa documentazione con gli estremi del matrimonio;
- La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in riferimento al rapporto di lavoro non impiegatizio di almeno 15 giorni nei 90 prima del matrimonio con aziende industriali, artigiane e cooperative. Nel caso dei richiamati alle armi, ci si riferisce al rapporto di lavoro non impiegatizio che dura almeno una settimana dalla data del matrimonio.
- Gli occupati devono presentare al proprio datore di lavoro il certificato di matrimonio o lo stato di famiglia con i dati relativi al matrimonio. In alternativa possono presentare la dichiarazione sostitutiva di certificazione che prova lo status di coniugato ed i relativi estremi del matrimonio.
- La copia dell’ultima busta paga.
Dunque è importante ricordarsi di allegare alla domanda di assegno per il congedo matrimoniale anche tutti i documenti richiesti.