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Assicurazione autocarro e preventivo

Cos’è un autocarro , come assicurarlo e calcolare un preventivo che sia conveniente ed efficace.

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Quanto costa assicurare un autocarro? E come viene calcolato il preventivo di un mezzo destinato ad un utilizzo esclusivamente commerciale quando esso non sia immatricolato ad uso promiscuo? Prima di tutto, per capirsi bene, bisogna stabilire cosa sia un autocarro. Generalmente un autocarro è un mezzo destinato al trasporto di cose per motivi commerciali, lavorativi, nonché alle persone deputate a trasportare le merci suddette.

Che cos’è un autocarro

Può essere di natura differenziata. Si chiamano autocarri leggeri quelli che non superano, a pieno carico le 3,5 ton e si guidano con la normale patente B dell’auto (anche la Panda e il Fiorino possono in determinate circostanze essere immatricolati autocarro). Gli autocarri possono essere quindi furgoni, pickup, camioncini, a volte anche Jeep e SUV. Esistono poi i cosiddetti mezzi pesanti, anch’essi autocarri, di dimensioni e pesi variabili, per guidare i quali è necessaria una patente superiore. Un esempio triste ma chiaro a tutti  di autocarro pesante è sicuramente quel camion della Basko che miracolosamente è riuscito a fermarsi qualche metro prima del crollo del ponte Morandi. In ogni caso ci concentreremo in questo pezzo sugli autocarri leggeri, per la specificità di quelli che leggeri non sono e meritano quindi un discorso a parte.

Se viene immatricolato ad uso promiscuo, tutti questi sconti decadono, vediamo il perché: l’assicurazione autocarro è fatta appunto per tutelare e risarcire i danni derivanti dall’utilizzo di un mezzo commerciale, utilizzato cioè per lavoro e solo per quello.

L’uso promiscuo, pur del tutto legale, viene visto come una specie di escamotage per usufruire di un premio minore. In questo senso, il legislatore ha deciso che, pur potendo utilizzare l’autocarro anche per fini privati, l’assicurazione è tenuta a coprire i danni solo se causati durante uno spostamento di lavoro.

La ragione di questa situazione va ritrovata nel fatto che dato che gli autocarri godono di sgravi sulle polizze (anche del 30% e più) è giusto che questi sconti vengano applicati solamente a chi usa l’autocarro per esclusive ragioni lavorative. Per evitare questo pesante inconveniente, va stipulata una polizza specifica, differente quindi da quella standard.

Il preventivo di un’assicurazione autocarro

Un preventivo che riguardi un’assicurazione autocarro è decisamente diverso da quello necessario per un’auto ad utilizzo privato. In questo senso infatti, il dato più rilevante è la portata del mezzo, ovvero quanto quintali l’autocarro è in grado di trasportare. Da questa variabile dipenderà gran parte del premio assicurativo.

Un’altra differenza fondamentale è il guidatore. E’ facile prevedere come in un’azienda che possiede diversi mezzi e quindi ha in forza verosimilmente un buon numero di dipendenti, la possibilità che sia sempre la stessa persona a guidare lo stesso mezzo sia per così dire poco probabile. Anche se, va detto, la politica di molte aziende è ormai quella di assegnare un mezzo ad un determinato dipendente in maniera fissa. L’assicurazione però non può fare conto su questo ed allora subentrano altre variabili, come il numero di mezzi in dotazione (una specie di sconto comitiva) ed il numero di incidenti in un anno. Se questo numero supera quello concordato con la compagnia assicurativa (di solito è 3) è necessario versare un premio maggiore, vero e proprio incubo delle aziende medie o medio piccole. L’autocarro (e non l’autista) che non fa incidenti in un anno, sale di una categoria ogni volta.

Nel 2006 la legge Bersani ha ristretto le possibilità di immatricolare auto ad uso privato come autocarri, per la ragione di cui sopra che molti utilizzavano questo “trucco”, pur perfettamente legale, per pagare di meno. La legge Bersani ha però anche stabilito che in caso di acquisto di autocarro da un privato, la classe di merito ereditata non può essere inferiore a quella del precedente intestatario. Insomma, una stretta sulle regole, ma con un certo senso di giustizia sociale e fiscale.

La Franchigia

Esistono diversi tipi di assicurazione, le più diffuse sono il bonus-malus e la franchigia. Molti proprietari di autocarri optano per quest’ultima allo scopo di ridurre ulteriormente il premio assicurativo. Ma che cos’è la franchigia? Molto semplicemente, in caso di incidente, l’intestatario dell’autocarro dovrà versare una cifra (spesso fissa) a prescindere dall’entità del danno. L’arma è a doppio taglio, vediamo perché: per una franchigia da 500 euro su un danno da 1500, l’intestatario sborserà appunto 500 euro, ma sarà coperto per gli altri 1000. In caso di danno da 600 euro però, la quasi totalità del danno subìto, sarà a carico del proprietario, in quanto l’assicurazione, correttamente, verserà solo i 100 euro di sua competenza. E’ quindi anche questo un parametro da valutare molto bene in sede di costruzione del preventivo per un’assicurazione autocarro.

Suv e Pickup

Un ultimo breve capitolo, riguarda le auto. Esistono alcune automobili che sono immatricolabili come autocarro, godendo così di tutti i vantaggi fiscali ed economici (riduzione premio, riduzione Ires e Iva). Queste auto possono (anche se non è detto) essere immatricolate come autocarri grazie ad un numero elevato di kw e ad n rapporto peso a vuoto (tara) – portata, a loro piuttosto favorevole. Anche così però restano soggette a valutazione. In ogni caso se il calcolo del rapporto dovesse superare il valore di 180 , tali Suv o Pickup andranno comunque immatricolati come automobili.

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