Secondo quanto riferito dalle ultime tabelle Istat in merito all’andamento del mercato del lavoro, nel corso degli ultimi tre anni il numero degli occupati under 35 sarebbe passato da quota 6,3 milioni di unità a 5,3 milioni di unità, con un’emorragia di un milione di giovani. Sempre secondo le tabelle Istat, ad essere maggiormente in difficoltà sarebbero i giovani compresi nella fascia anagrafica tra i 25 e i 34 anni di età, per i quali si sarebbe riscontrato un calo di occupazione di 750 mila unità.
In altri termini, la fascia d’età anagrafica più penalizzata dal deterioramento del mercato del lavoro sarebbe quella più “delicata”, ovvero la fascia di coloro che hanno terminato gli studi universitari e sta cercando di metter su famiglia. Nel corso del secondo trimestre del 2013, proseguiva l’Istituto, in tale fascia lavoravano appena 4,329 milioni di persone, contro i 5,089 milioni di tre anni prima. Ne consegue che il tasso di occupazione è passato dal 70,1 per cento del 2007 al 65,9 per cento del 2010 e, quindi, all’odierno 60,2 per cento, con appena 6 persone su 10 al lavoro nell’età di maggiore attività.