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Benzina torna a salire: quasi 2 euro al litro

Niente da fare, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire. In molte regioni italiane si è arrivati a sfiorare i 2 euro al litro. Il record degli ultimi mesi. Le influenze sull’economia reale sono le solite, ormai note un po’ a tutti. A rimetterci in primis, è chi costretto dalle esigenze ad usare le …

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Niente da fare, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire. In molte regioni italiane si è arrivati a sfiorare i 2 euro al litro. Il record degli ultimi mesi. Le influenze sull’economia reale sono le solite, ormai note un po’ a tutti. A rimetterci in primis, è chi costretto dalle esigenze ad usare le auto e, unitamente, chi sulle 2-3-4 o più ruote ci fa quotidianamente un sacco di chilometri, per lavoro. Ma il peso degli aumenti, in molti casi, si fa sentire anche sugli stessi benzinai. Eni, leader del mercato, ha aumentato i “prezzi consigliati” di 1,5 centesimi di verde e gasolio. Ma nel weekend anche altri operatori hanno ritoccato i listini: Esso (+ 2 centesimi), TotalErg (+ 1 centesimo). A salire, di conseguenza sono state anche le “punte”, vale a dire i prezzi più alti. 1927 per  la verde, 1809 per il gasolio e 890 per il gpl.

Per chi non ama i dati, la Coldiretti ha pensato bene di  inquadrare la situazione con esempi estremamente concreti.  Un litro di benzina costa il 40% in più di un chilo di pasta. Con un chilo di pasta ci mangiano almeno in tre, e per tre volte.  E il 50% in più di un litro di latte. Il risultato complessivo è ancora più stupefacente. Fare benzina alla propria macchina costa di più che riempire il carrello della spesa, secondo la Coldiretti, che ha spiegato come una simile anomalia si sia verificata a causa del aumento dei prezzi del carburante e della contemporanea diminuzione degli acquisti al supermercato. Insomma, si sta molto più attenti a quel che si compra, anche perché bisogna fare il pieno alla propria auto.

Sul caso sono intervenute anche Adusbef e Federconsumatori, per le quali “La diminuzione del consumo dei carburanti è un fatto inevitabile: la diretta conseguenza dell`aumento incontrollato della tassazione e del mancato controllo sulla determinazione dei prezzi”. Ed in effetti, se le cause sono molteplici, il risultato è uno solo, e cioè che si circola di meno. Niente gite fuori porta, e viaggi, anche quelli più brevi, super programmati e controllati.

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