L’Arera ha proposto a Parlamento e Governo di rendere il bonus sociale acqua, luce e gas automatico per tutti gli aventi diritto. In questo modo l’agevolazione fiscale sarà inserita automaticamente in bolletta, senza dover sostenere l’intero iter burocratico.
L’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha avanzato al Parlamento ed al Governo la proposta di rendere automatico il bonus sociale acqua, luce e gas per tutti quelli che ne hanno diritto. La proposta nasce dal fatto che gran parte delle famiglie aventi diritto agli sconti sulle bollette, non ne fanno richiesta.
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L’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha inviato al Parlamento ed al Governo una segnalazione, invitandoli a rendere automatica l’agevolazione del bonus sociale acqua, luce e gas per le famiglie aventi diritto. La proposta nasce da un fatto ormai evidente. Sui 2,2 milioni di famiglie aventi diritto all’agevolazione economica, circa due su tre non ne fanno richiesta, spesso perché non sono informate in maniera adeguata. Rendere automatico il bonus, che permette ogni anno un risparmio sulle bollette, eviterebbe ai beneficiari tutto l’iter burocratico, rendendo il tutto molto più semplice ed immediato. Ricordiamo che il bonus sociale è lo sconto sulle utenze, introdotto dal Governo e diventato operativo grazie all’Autorità in stretta collaborazione con i vari Comuni. Il tutto con lo scopo di sostenere i nuclei familiari con disagi economici, fisici e le famiglie numerose, attraverso un notevole risparmio sulle bollette di acqua, luce e gas.
Sono diverse le famiglie che pur rientrando nei requisiti per usufruire del bonus, non lo richiedono. Secondo i dati messi a disposizione dell’Arera, sui 2,2 milioni di famiglie possibili beneficiari, solo il 30- 35% richiede l’agevolazione economica. Spesso la causa di questa bassa adesione è connessa alla poca ed inefficace informazione che i nuclei familiari hanno sul bonus sociale acqua, luce e gas. Introdurre una formula che automatizza tale agevolazione economica, per tutti i nuclei familiari aventi diritto, andrebbe anche a semplificare l’intero iter burocratico, che non graverà più sui beneficiari stessi, in quanto il bonus sarà inserito automaticamente nella bolletta. Per fare questo, bisogna creare una normativa specifica.
Vediamo quali sono i requisiti necessari per poter beneficiare dell’agevolazione economica prevista dal bonus sociale acqua, luce e gas. Prima di tutto è indispensabile avere un Isee inferiore a 8.107 euro o 20 mila euro nel caso di famiglie con almeno tre figli a carico. I risparmi per quanto riguarda la luce sono differenti e vanno da 132 euro annui, per un nucleo familiare composto da 1-2 persone, ai 194 euro annui per i nuclei familiari composti da 4 persone. Situazione leggermente differente per quanto riguarda il gas. Le agevolazioni economiche, in questo caso dipendono anche dalla zona in cui si vive. Nelle zone più fredde, dove si consuma più gas, l’agevolazione è maggiore. Il risparmio in bolletta va dai 37 ai 314 euro per famiglie con 4 componenti.
Il risparmio sulla bolletta dell’acqua si calcola a metri cubi in quanto le tariffe sono differenti su tutto il territorio nazionale. Si può arrivare a non pagare fino a 18,25 metri cubi di acqua all’anno. Dunque, tra luce, acqua e gas, si può arrivare a risparmiare complessivamente intorno i 500 euro all’anno, che non è poco per le famiglie in particolari condizioni economiche.
Necessario un intervento normativo per rendere automatica la fruizione del bonus
L’Arera precisa che è indispensabile un intervento normativo per rendere automatica e più facile l’erogazione del bonus sociale acqua, luce e gas. Tale intervento normativo, deve essere in grado di assicurare il pieno consenso dell’interessato stesso, per quanto riguarda l’interazione tra le banche dati di energia elettrica, acqua e gas, e le banche dati dell’Inps, per assicurare che si posseggano tutti i requisiti richiesti per beneficiare delle agevolazioni. Tuttavia è importante anche una collaborazione e sostegno dei cittadini da parte dei Comuni che devono sempre informare sulle agevolazioni fiscali a livello locale. Dunque, alla base di tutto ciò, bisogna che le istituzioni vadano a creare una norma in grado di poter gestire lo scambio dati tra le varie amministrazioni, per garantire la fruizione del bonus a tutti coloro che ne hanno effettivamente diritto.
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