Calcolatore online del codice fiscale con istruzioni. Storia e funzionamento di questo importante documento
Tra i vari documenti che sei chiamato ad esibire ogniqualvolta tu abbia un rapporto con la Pubblica Amministrazione, rientra anche il codice fiscale. Ma credi di sapere proprio tutto su questa personale sequenza numerica? Con la lettura dell’articolo seguente potrai scoprire tutti i dettagli relativi al funzionamento e al calcolo del codice fiscale.
Indice
A cosa serve il codice fiscale e com’è strutturato
Quando si parla di codice fiscale si fa riferimento a quella sequenza alfanumerica che viene attribuita alle persone fisiche, ma non solo, al fine di essere identificate dallo Stato per ragioni amministrative e fiscali. Si tratta di un documento richiesto ogniqualvolta un soggetto abbia un rapporto con la Pubblica Amministrazione e con enti di varia natura nonché per la sottoscrizione di atti di rilevanza giuridica e amministrativa. Può servire quindi sia alla persona fisica sia quando si decide di aprire una società o una partita iva per ditta individuale. Questo codice viene generato da un algoritmo e si compone di un numero variabile di caratteri, a seconda della categoria a cui appartiene il titolare. Nel dettaglio:
- 16 caratteri per le persone fisiche;
- 11 caratteri per le associazioni;
- medesimi caratteri del numero di iscrizione nel Registro delle Imprese per le società;
- stesso numero di partita Iva per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Cenni storici relativi al codice fiscale
Il codice fu introdotto nel 1973 con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 605. La sua introduzione rientrava in un progetto fiscale più ampio, che vedeva l’istituzione di un’anagrafe tributaria con la quale poter semplificare e rendere più efficace l’amministrazione fiscale e finanziaria del Paese. Questo progetto fu portato avanti da Bruno Visentini, l’allora ministro delle finanze. I primi codici fiscali furono rilasciati nel 1976 e a partire dallo stesso anno furono richiesti per la prima volta anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi. In passato e fino a qualche anno fa, il codice fiscale era in formato cartaceo. Dopo di che fu sostituito da una tessera di plastica con banda magnetica per poi essere infine sostituito e integrato con la tessera sanitaria.
Tessera del CF: a cosa corrispondono i caratteri
Indipendentemente dal formato del CF, ogni carattere che lo compone indica un aspetto preciso del soggetto che ne è titolare e, come accennato all’inizio, tutto ciò serve a identificarlo agli occhi dello Stato ai fini fiscali e amministrativi. Vediamo quindi a cosa corrispondono i caratteri del codice fiscale.
- Primi 6 caratteri: consonanti del nome (3) e del cognome (3) del soggetto (se cognome di sole 2 lettere, si aggiunge una “X”; se non vi sono abbastanza consonanti, si aggiunge una vocale);
- successivi 2 numeri: anno di nascita;
- lettera successiva ai numeri: mese di nascita (A-gennaio, B-febbraio, C-marzo, D-aprile, E-maggio, H-giugno, L-luglio, M-agosto, P-settembre, R-ottobre, S-novembre, T-dicembre);
- successivi 2 numeri: giorno di nascita (per gli uomini si va da 1 a 31, per le donne da 41 a 71);
- successivi 4 caratteri alfanumerici: comune di nascita (si tratta del codice Belfiore, una lettera e 3 cifre);
- ultima lettera: codice di controllo generato da un apposito algoritmo.
Quando e da chi viene rilasciato il codice fiscale
Generalmente, il codice fiscale viene attribuito al momento della nascita per le persone fisiche o al momento della costituzione per le società. Per quanto attiene il primo caso, quando il neonato viene iscritto nel registro dell’anagrafe comunale, è il Comune stesso che attribuisce automaticamente il CF collegandosi in via telematica all’anagrafe tributaria. Successivamente poi, l’Agenzia delle Entrate sarà tenuta ad inviare la tessera relativa al neonato all’indirizzo comunicato al momento dell’iscrizione.
Di fatti, l’organo abilitato al rilascio del codice fiscale è proprio l’Agenzia delle Entrate, alla quale ci si può rivolgere anche per la richiesta di un duplicato della tessera, laddove questa ad esempio sia stata smarrita o sia divenuta illeggibile. Per la richiesta del CF all’Agenzia, la persona fisica è tenuta a compilare il modulo AA4/8 e a presentare idoneo documento di riconoscimento.
Qualora, il soggetto interessato non abbia possibilità di recarsi personalmente agli uffici competenti, la richiesta può essere effettuata altresì da un soggetto terzo munito però di apposita delega. L’Agenzia provvederà a inviare il codice fiscale entro un termine di 10-15 giorni. Inoltre, per i soggetti diversi dalle persone fisiche, non titolari di partita Iva, la richiesta di codice fiscale avviene presso i medesimi uffici dell’Agenzia delle Entrate, ma con la compilazione del modulo AA5/6; questo può essere presentato personalmente agli uffici oppure inviato a mezzo di raccomandata.
Calcolo del codice fiscale online
Fermo restando che l’unico codice fiscale valido e legalmente utilizzabile è quello rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, si può comunque procedere ad un calcolo online. Ecco il calcolatore che abbiamo preparato per te:
Per ottenere un codice fiscale online basta inserire alcuni dati:
- nome
- cognome
- data di nascita, in formato GG/MM/AAAA
- città di nascita
- sesso.
In pochi secondi potrai quindi aver generato il tuo codice fiscale o quello di un’altra persona, ma questo comunque non ha alcuna valenza legale se non rilasciato dagli uffici preposti.
Questo calcolatore segue le istruzioni di legge ed è molto preciso, tuttavia solo l’agenzia delle entrate può calcolare in maniera ufficiale il codice fiscale. Infatti in rarissimi casi di omonimia (con stessa data di nascita e città) ci sarà ovviamente un sistema per rendere il codice fiscale comunque univoco.
Codice fiscale provvisorio
Il CF provvisorio è una sequenza di 11 cifre che l’Agenzia delle Entrate rilascia a soggetti che versano in condizioni tali da non poter essere immediatamente destinatari di un codice fiscale definitivo. Ad esempio, quello provvisorio viene predisposto ai soggetti extracomunitari presenti sul territorio italiano e per i quali sono in corso le procedure di regolarizzazione. Il codice provvisorio si compone di:
- prime 7 cifre, che indicano un numero di matricola attribuito al soggetto;
- successive 3 cifre, che indicano l’ufficio che ha rilasciato il documento;
- undicesima cifra, che fa da carattere di controllo.
Il CF provvisorio può essere attribuito anche a soggetti differenti dalle perone fisiche; in questa ipotesi, la struttura e la composizione di questo sarà la stessa del codice definitivo. Inoltre, colui il quale sia destinatario di questo tipo di codice fiscale, è tenuto a presentare idonea richiesta di CF definitivo entro il termine massimo di 6 mesi dal rilascio del documento provvisorio.
Cosa succede al codice fiscale in caso di cambio dei dati personali
Può accadere che un soggetto decida di cambiare il proprio nome o il proprio cognome in seguito al verificarsi di talune vicende. Se in passato questa era una circostanza marginale e poco frequente, oggi, con una maggiore presenza di soggetti immigrati, rappresenta una pratica sempre più diffusa. Infatti, coloro che provengono da un Paese straniero e che intendono acquisire la cittadinanza italiana possono andare incontro a una variazione del cognome, in quanto sono in vigore regolazioni diverse in merito a tale circostanza. Comunque, in tutti i casi in cui il contribuente decide di cambiare i propri dati personali nel corso della vita, questo è comunque tenuto ad aggiornare il relativo codice fiscale in modo da garantire sempre un’adeguata identificazione.
In conclusione
Sebbene lo si utilizzi per quasi tutte le incombenze quotidiane, il codice fiscale può essere un documento a volte sottovalutato, ma che invece rientra tra quelli più importanti per un soggetto appartenente al nostro Paese. Si tratta di uno strumento utile e necessario, con il quale poter adempiere adeguatamente ai propri obblighi fiscali e con cui avere accesso a taluni servizi. Conoscerne pertanto i dettagli, il funzionamento e, perché no, anche qualche cenno storico, fa sì che si possa essere dei cittadini e dei contribuenti sicuramente più consapevoli.