Non bisogna candidarsi a caso, ma nemmeno scartare qualsiasi offerta per la quale non si possiedono tutti i requisiti richiesti. Una sapiente via di mezzo è sempre la soluzione migliore.
Se candidarsi a tutte le offerte presenti in rete in modo casuale e compulsivo è sicuramente sbagliato, lo è anche non candidarsi a quelle alle quali potreste essere adatti, anche se il vostro profilo lavorativo non soddisfa tutti i requisiti richiesti dall’azienda in cui il posto di lavoro risulta essere disponibile. Candidarsi ad un’offerta anche senza avere tutti i requisiti quindi, in molti casi è comunque una strada consigliabile. Vediamo insieme perchè.
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Perchè candidarsi a un’offerta anche se non si hanno tutti i requisti
Questo perché è pur vero che con l’alta percentuale di disoccupazione attualmente in essere, per chi offre lavoro potrebbe essere più facile trovare il candidato migliore rispetto a dieci anni fa, ma è altrettanto vero che “il candidato ideale” molto difficilmente esisterà, almeno così come nell’immaginario collettivo si pensa che sia.
Inoltre, anche nel caso esistesse, non è per niente detto che s’incontri con l’azienda in questione. Insomma, la persona perfetta per quel posto potrebbe anche esistere, ma abitare a 1000 km di distanza, lavorare da un’altra parte e non essere minimamente interessato all’offerta che voi state pensando di rifiutare perchè vi manca qualche requisito. Ci sono poi almeno altre due ragioni per le quali è sempre meglio candidarsi, vediamole.
Non abbiate paura di un rifiuto
E’ vero che essere rifiutati è brutto, in amore come nel lavoro. Certo è però che se non ci si prova, sicuramente non si potrà sapere se va bene oppure no. Se la donna o l’uomo della vostra vita è lì, a portata di mano, ne siete perdutamente innamorate/i e però avete deciso a priori di non farglielo mai sapere perché avete paura di un suo eventuale “no”, rimarrete a sognare per sempre, o almeno fino a quando vi passerà. Un discorso molto simile vale per le offerte di lavoro. Se siete degli educatori cinofili non potete candidarvi per un posto da ingegnere ovviamente. Ma se avete lavorato per un certo periodo di tempo come camerieri potreste provare a candidarvi come aiuto cuoco, se durante la vostra esperienza lavorativa vi è capitato di dare una mano anche in cucina. Certo, bisogna saper scegliere il ristorante, o comunque il locale giusto; magari provare ad essere il braccio destro di uno chef stellato di fama internazionale non è proprio la soluzione migliore, visto che il posto richiede competenze decisamente specifiche. Ma non ci sono certo solo loro ad aver bisogno di aiuto. Insomma, è anche una questione di buon senso.
“Ci sarà sicuramente qualcuno più qualificato”. Chi lo ha detto?
La chiave sta nel capire esattamente cosa voglia dire qualificato. Si possono avere tutti i requisiti tecnici necessari, ma avere anche caratteristiche personali (dette anche soft skills) contrastanti con il tipo di lavoro. Prendiamo due candidati teorici:
- il primo è molto bravo a lavorare in squadra, lo ha sempre fatto negli ultimi cinque anni, ma se gli si chiede di dirigerla, orientarla, le sue doti svaniscono;
- il secondo non ha avuto occasione di lavorare in squadra, ma è molto carismatico ed ha grandi capacità organizzative.
In questo senso, se viene richiesto un team leader, il fatto che il primo abbia lavorato in squadra negli ultimi cinque anni potrebbe non essere così significativo, anche se il secondo non ha esperienza in tal senso. Ed un selezionatore potrebbe di gran lunga preferire proprio il secondo, nel qual caso quest’ultimo riesca a dimostrare le doti di cui sopra. Certamente, nel caso specifico, decidendo di evitare di candidarvi per non aver avuto occasione di svolgere lavoro di squadra, vi chiude a priori ogni possibilità. E le possibilità è meglio aprirsele che chiudersele, no?
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