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Canone Rai: arriva il compenso alle società elettriche

Previsti 28 milioni di euro in due anni per la gestione della riscossione. Ma le imprese elettriche non sono molto contente perché potrebbero fioccare valanghe di ricorsi

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Il rumor diffuso ieri mattina da un’agenzia di stampa ha seminato il panico tra i contribuenti. Perché, per qualche ora, è stato fatto credere loro che sulla bolletta della luce – che come ormai tutti sanno, dal prossimo mese di luglio, si “appesantirà” del canone Rai – potesse spuntare una nuova voce di pagamento, legata al compenso da destinare alle agenzie elettriche che si occuperanno della gestione della riscossione. La notizia – che, in parole povere, profilava un ulteriore aggravio in bolletta – è stata però smentita dal sottosegretario all’Economia, Antonello Giacomelli. Tutti tranquilli? Non proprio perché sull’introduzione del canone Rai in bolletta, i nodi da sciogliere restano ancora tanti.

canone Rai
image by BrAt82

Partiamo col dire che del decreto attuativo che dovrebbe diradare tutte le nebbie non ce n’è ancora traccia. Atteso per il 15 febbraio, il testo (a cui, si dice, stanno lavorando alacremente i tecnici del ministero dell’Economia e quelli del ministero dello Sviluppo Economico) sarebbe ancora in fase di definizione. Tra i punti da chiarire c’è il sopracitato compenso alle società elettriche che, lo ricordiamo, non sono affatto contente di doversi occupare della riscossione del canone Rai. I soliti beninformati riferiscono che, per ripagarle di tanto incomodo, a queste società verranno corrisposti 14 milioni di euro nel 2016 e altri 14 milioni nel 2017. Erogati dall’Agenzia delle Entrate che, su indicazione dell’Autorità per l’Energia, dovrà decidere come destinarli (si suppone che alle società con più clienti arriveranno le fette più grandi).

Ma quella del compenso alle società elettriche non è l’unico punto da definire. Anzi: a destare ben più preoccupazione sono gli errori e le valanghe di ricorsi che, secondo molti, manderanno in tilt l’intero sistema. L’introduzione del canone Rai nella bolletta elettrica prevede, infatti, che una serie di soggetti si interfaccino tra di loro per incrociare i dati di cui sono in possesso. Lo faranno i Comuni che dispongono degli elenchi dei residenti, l’Anagrafe tributaria e il Garante dell’Energia. In tanti sospettano che da questi “incroci” deriverà una grande confusione. Che potrebbe indurre all’errore ovvero a richiedere il pagamento dell’imposta a chi non dovrebbe affatto pagarla. Cosa succederà in questo caso? Stando alle indiscrezioni filtrate, la bozza del decreto prevederebbe che, in caso di errato addebito, sia la società elettrica a pagare.

E cosa succede se il contribuente si rifiuta di pagare l’imposta sulla tv? La risposta in questo caso è ferma: nessuno potrà staccargli la luce lasciandolo al buio, ma non riuscirà lo stesso a farla franca. In caso di pagamento parziale, l’impresa elettrica solleciterà il cliente a saldare l’importo. E se entro un anno solare non succederà nulla, le azioni di recupero, sommate a sanzioni e interessi, saranno intraprese dall’Agenzia delle Entrate.

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