Cambiare lavoro non è una prospettiva che alletta più di tanto gli italiani, che restano sempre fisiologicamente legati al mito del posto fisso. E’ una questione culturale, che le nuove dinamiche economiche e sociali stanno però minando poco per volta. Dal momento che viviamo tempi incerti, segnati da eventi che possono destabilizzare chiunque, tutti noi dovremmo prepararci alla possibilità di tornare a cercare lavoro. Sia ben chiaro, non è l’augurio che vi facciamo (soprattutto se siete soddisfatti del vostro impiego e lo svolgete con piacere), ma nel caso in cui dovessero profilarsi cambiamenti imprevisti, meglio farsi trovare preparati. Magari facendo tesoro dei suggerimenti forniti da qualche esperto.
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3 suggerimenti per cercare lavoro
Tutti noi potremmo, presto o tardi, trovarci nella condizione di dover cercare lavoro. Rimettersi in gioco non è semplice, specie quando non si hanno più 20 anni e ci si sente superati dalle nuove tecnologie che impongono nuovi modi di lavorare. Niente panico: con i giusti suggerimenti, l’impresa si rivelerà meno faticosa del previsto. A patto che vi lanciate col giusto spirito e dimostriate di voler cambiare abitudini e impostazioni mentali. A darvi una mano potrebbe essere Candace Moody – autrice statunitense, esperta di Relazioni Pubbliche e Comunicazione – che in un post pubblicato sul suo blog, ha indicato tre strategie per cercare lavoro. Ecco i suggerimenti proposti dall’esperta, che abbiamo letto e rielaborato per voi.
Proponetevi, nel giusto modo, alle persone che vi interessano
Che il lavoro non verrà a cercarvi a casa è una verità che conoscono anche i bambini. Cercare lavoro vuol dire darsi da fare e adoperarsi per allargare la propria rete di conoscenze. La chiave sta nell’intercettare e nel conquistarsi l’attenzione delle persone giuste, che dovrete tentare di raggiungere sia online – sfruttando canali come LinkedIn – sia nella vita reale. Guardatevi intorno ed individuate le persone alle quali vorreste proporvi professionalmente. Non limitatevi a promozionare le vostre competenze a voce o fornendo loro un curriculum, ma fate qualcosa di più concreto. Qualche esempio? Se siete un freelancer alla ricerca di nuove collaborazioni, portate con voi una copia del vostro articolo migliore oppure, se siete interessati al settore commerciale, presentate un nuovo potenziale cliente al venditore con cui vorreste lavorare. Impegnatevi a costruire una rete di contatti a cui poter dare prima di ricevere. E’ una strategia che dovrebbe aiutarvi a cercare lavoro nel modo migliore. Mostratevi pronti ad offrire (gratuitamente) un aiuto, una consulenza o un servizio alle persone che vi interessano professionalmente, date prova del vostro valore e otterrete in cambio, quanto meno, la loro attenzione.
Stilate una lista dei risultati ottenuti
Il consiglio non è quello di auto-celebrarvi per alimentare il vostro ego, ma di mettere a fuoco i risultati che siete riusciti a centrare nel corso della vostra carriera per riferirli, in maniera efficace, a chi potrebbe offrirvi un nuovo impiego. Non limitatevi ad indicarli nel CV (ricorrendo a formule più o meno sintetiche ed incisive), ma preparatevi a parlarne diffusamente nel corso del colloquio di lavoro, quando dovrete raccontare ai reclutatori tutto quello che siete riusciti a fare (lavorativamente parlando) fin qui. Candace Moody suggerisce di precisare:
- quando avete iniziato a lavorare ad un progetto (che si è rivelato vincente) e quale era il contesto nel quale vi siete mossi;
- qual era il problema da risolvere, quali gli strumenti messi a vostra disposizione e quali gli eventuali vincoli da rispettare;
- quante erano le persone che vi hanno aiutato a centrare l’obiettivo e quali ruoli rivestivano;
- quali sono stati gli imprevisti che avete dovuto fronteggiare e quali gli insegnamenti che avete tratto.
Sono tutte informazioni che vi torneranno utili, quando dovrete rapportarvi coi selezionatori che potrebbero incalzarvi con domande del tipo:
- “Qual è stata la sfida lavorativa più ardua che ha superato?“
- “Quali sono gli strumenti che considera più efficaci per raggiungere un determinato risultato?”
- “Quali sono le insidie che possono ostacolare il buon esito di un progetto?”
Con il vostro elenco dei successi professionali a portata di mano, potrete rispondere in maniera convincente a qualsiasi domanda e prepararvi come si deve all’appuntamento che potrebbe segnare una svolta importante nella vostra carriera.
Esprimete la vostra gratitudine
Fermatevi un attimo a pensare a tutte le persone che vi hanno aiutato a diventare i professionisti che siete: un capo particolarmente esigente, un collega bravo e stimolante, un cliente difficile da accontentare… Sono stati loro a farvi “fare le ossa” e a rendervi resilienti ai problemi e alle avversità che avete imparato a gestire. Adesso che state attraversando un periodo di cambiamento e vi state impegnando a cercare lavoro, dovreste prendervi il tempo che serve per mettervi in contatto con ognuno di loro. Perché? Perché, secondo l’esperta statunitense, esprimere gratitudine alle persone che vi hanno fatto crescere in passato potrebbe aiutarvi nella vostra attuale ricerca, visto che esiste una sorta di karma lavorativo che – secondo Candace Moody – va alimentato con la gratitudine e la disponibilità. Imparate l’arte di dire grazie e mettetela da parte, in attesa che vi procuri qualcosa di buono.
Cercare lavoro non è un gioco da ragazzi, ma con le giuste strategie, i risultati arriveranno. Guardatevi indietro e fate tesoro degli insegnamenti accumulati e dei rapporti coltivati: l’esperienza e la voglia di rimettervi in gioco, unite alla giusta predisposizione e alla necessaria flessibilità, vi faranno fare centro. Provare per credere.
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