Il bonus mobili è stato riconfermato per il 2020. I contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione hanno il diritto di accedere a tale agevolazione. Ecco come
Il bonus mobili è stato prorogato per tutto il 2020, questo significa, per tutti coloro che hanno ristrutturato la propria abitazione, la possibilità di detrarre una parte delle spese sostenute. Ci sono tuttavia dei requisiti da dover rispettare per poter accedere a questa agevolazione di carattere economico. Ecco come funziona e chi può beneficiarne.
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Il bonus mobili prorogato per il 2020
Il bonus mobili, così come altri bonus sulla casa è stato prorogato per tutto il 2020. Tutti coloro che hanno già ristrutturato la propria abitazione oppure stanno pensando di farlo, potranno richiedere tale agevolazione fino il 31 dicembre 2020. Si tratta di una misura economica di tutto rispetto, che prevede, per chi rientra nei requisiti richiesti, la possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% sulle spese, per un massimo 10 mila euro, sostenute per l’acquisto di mobili, arredi ed elettrodomestici. Il requisito indispensabile è quello di aver ristrutturato casa non prima del 2019. Anche altri bonus sono stati riconfermati, come ad esempio l’Ecobonus, il bonus verde e quello ristrutturazione. Il Governo manifesta ancora una volta la volontà di offrire ai cittadini formule di vario genere, per sostenere le spese connesse alla manutenzione di edifici e non solo.
Come funziona il bonus mobili 2020?
Vediamo di capire come funziona il bonus in questione, così da poterne beneficiare nel caso in cui i requisiti richiesti siano soddisfatti. I contribuenti che effettuano delle ristrutturazioni alle proprie abitazioni o a parti comuni di condomini, non prima del 2019, hanno il diritto di accedere al bonus mobili. Questi potranno beneficiare della detrazione del 50% delle spese sostenute nell’acquistare nuovi arredamenti, mobili ed elettrodomestici, per un massimo di 10 mila euro. Per fare un esempio, i soggetti che hanno pagato una spesa totale di 8 mila euro, potranno detrarne 4 mila, da suddividere in 10 quote di uguale importo.
I requisiti necessari per accedere alla misura
Per accedere all’agevolazione economica relativa all’acquisto di arredi, mobili ed elettrodomestici, i contribuenti devono rientrare in determinati requisiti. In particolare il bonus spetta a:
- chi ha effettuato lavori di ristrutturazione che rientrano tra quelli previsti dal bonus ristrutturazioni, (le due misure sono strettamente collegate tra di loro);
- gli interventi di riqualificazione delle abitazioni o parti comuni condominiali, devono risalire a non prima del 2019, mentre l’acquisto dei mobili deve avvenire nel 2020;
- la misura spetta ai cittadini residenti in Italia oppure all’estero, l’importante è che siano soggetti ad Irpef o Ires;
- la detrazione totale, spettante al contribuente, deve essere suddivisa in 10 quote di uguale importo che saranno detratte dalla dichiarazione dei redditi una per ogni anno, il tutto a partire dall’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese in questione;
- il pagamento dei beni previsti dal bonus deve essere effettuato tramite bonifico semplice, carta di credito o debito, finanziamento a rate.
Le spese coperte dal bonus mobili 2020
Di seguito l’elenco delle spese che rientrano nella detrazione del 50% prevista dalla misura in questione. Il bonus mobili prevede l’acquisto di:
- mobili;
- grandi elettrodomestici, appartenenti alla classe energetica non inferiore ad A+, mentre per i forni è ammessa anche la classe energetica A;
- gli arredi, come ad esempio librerie, scrivanie, letti, materassi, divani, poltrone, arredo bagno, comodini e tanto altro;
- arredi per il condominio.
Anche le spese di trasporto e di montaggio sono agevolabili grazie a questa importante misura a favore dei contribuenti.
La documentazione che bisogna conservare
I contribuenti che accedono alla misura in questione, devono conservare tutta una serie di documenti come:
- le fatture di tutte le spese sostenute, riportanti la natura, la qualità ed il numero dei beni acquistati;
- la ricevuta del bonifico;
- la ricevuta della transazione avvenuta per i pagamenti effettuati con carta di credito o debito;
- la documentazione di addebito sul conto corrente.
Tale documentazione deve essere conservata per almeno 10 anni. Ulteriori informazioni sono presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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