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Decreto agosto: le novità sulla cassa integrazione e gli sconti sui contributi

Nel decreto agosto tante misure a sostegno del lavoro e delle imprese. Nuova cassa integrazione, sconti sui contributi ed incentivi alle nuove assunzioni. Ecco le ultime novità

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Il Governo è a lavoro per varare il decreto agosto, che dovrebbe essere completato proprio questa settimana. Tra le misure previste, la nuova cassa integrazione ma anche sconto sui contributi per le aziende che assumono nuovo personale e per quelle che riportano a lavoro i propri dipendenti dopo il periodo di cassa. Ancora da decidere sulla proroga dello stop ai licenziamenti.

Decreto agosto: obiettivo salvare il lavoro

novità sul decreto liquidità imprese

L’obiettivo primario del decreto agosto, che dovrebbe essere pronto questa settimana è quello di salvare il lavoro ed incentivare le assunzioni. La crisi economica innescata dalla pandemia, ha avuto i suoi effetti negativi sull’occupazione, per questo è importantissimo incentivare il lavoro, le assunzioni e salvare posti di lavoro a rischio. Puntare a nuove assunzioni ma senza dimenticare la riqualificazione delle risorse umane, soprattutto dopo il via libera allo scostamento di bilancio per un valore di 25 miliardi di euro. Tra le tante misure a sostegno dell’occupazione e delle imprese, nel decreto agosto ci sarà posto anche per la proroga di 18 settimane della cassa integrazione, ma anche la proroga di due mesi dell’indennità di disoccupazione Naspi e Discoll.

Previste anche indennità ai lavoratori stagionali nel settore turistico, negli stabilimenti termali e nello spettacolo. Uno dei nodi da dover risolvere è invece quello connesso alla proroga del divieto ai licenziamenti per tutto l’anno in corso.

Alcune misure in discussione nel decreto agosto

Ci sono misure su cui dover discutere e prendere una decisione definitiva. Per salvare il lavoro e sostenere l’occupazione, il Governo dovrebbe mettere in atto due specifiche strategie. Ricordiamo che i posti di lavoro persi da febbraio a giugno sono stati circa 600 mila con un crollo del Pil pari al 12,4% nel secondo trimestre dell’anno. Gli sgravi di carattere contributivo che il Governo dovrebbe mettere in campo sono di due tipi:

  • sconto totale dei contributi per 6 mesi a sostegno dei datori che assumono nuovi lavoratori fino al 31 dicembre 2020 con contratto a tempo indeterminato;
  • esonero dei contributi a favore delle aziende che riportano a lavoro i dipendenti dopo il periodo di cassa integrazione di maggio e giugno. Tale contributo dovrebbe durare 4 mesi ed essere connesso alle ore di cassa sfruttate.

Queste sono alcune delle misure a cui si sta lavorando per sostenere il lavoro e l’occupazione.

L’impatto economico degli incentivi

Lo sconto sui contributi può davvero essere di grande aiuto ad imprese e datori di lavoro. In particolare, si calcola che il risparmio possa arrivare a 3 mila euro per ogni lavoratore impiegato nel commercio, in quanto l’impresa evita di versare 533 euro al mese. Ed ancora, 2.700 euro di risparmio semestrale per un cameriere impiegato nel turismo, con l’azienda che evita di versare la somma di 461 euro al mese per i contributi. Meno risparmi per gli apprendisti, i quali richiedono contributi ridotti rispetto ad alti lavoratori. Lo sconto sui contributi nel decreto agosto potrebbe essere più vantaggioso per le piccole aziende, quelle con un numero ridotto di personale. Inoltre, per salvaguardare il lavoro ed incentivare alle nuove assunzioni, il decreto agosto dovrebbe andare ad incrementare il Fondo nuove competenze.

Sgravi di questo tipo possono aiutare ma da soli non bastano a risollevare la situazione. Secondo Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, garantire degli incentivi limitati nel tempo non risolve la situazione lavoro ed assunzioni. Bisogna avere una visuale più ampia e puntata al futuro.

I dipendenti che temono di perdere il lavoro

Con la crisi sanitaria e poi economica innescata dal Coronavirus, sono tanti i lavoratori che temono di poter perdere il posto di lavoro. Circa il 30% degli impiegati nel settore privato che hanno beneficiato della cassa integrazione, sono impauriti dalla possibilità di poter perdere il lavoro. Una percentuale abbastanza ampia, che ci mostra la mancanza di un generale senso di protezione e sicurezza, nonostante le tante misure a favore del lavoro attuate dal Governo nel corso dei mesi. Inoltre, un punto da dover ancora risolvere è quello sulla proroga o meno del divieto ai licenziamenti, in vigore fino al 17 agosto 2020.

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