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Fare la ragazza alla pari a Londra

Una guida per chi vuole fare la ragazza alla pari a Londra: trovare una famiglia, le prospettive, i requisiti, i compensi e link utili.

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Oltrepassare i confini nazionali è ormai una pratica molto diffusa per chi cerca lavoro. Lo è soprattutto tra i giovani. Fra le mete più desiderate, Londra, in Inghilterra, si trova ai primi posti della classifica. Se desiderate soggiornare a Londra, per imparare meglio l’inglese e fare nuove esperienze, ma non disponete dei fondi necessari per il sostentamento, fare la ragazza alla pari (spesso definita au pair) può essere la soluzione migliore. Così, lavorare nella capitale del Regno Unito è un sogno che si avvera per molte ragazze italiane. Ecco alcune informazioni utili per chi vuole fare la ragazza alla pari per lavorare a Londra.

 Trovare una famiglia a Londra per fare la ragazza alla pari

Di certo non è facile lasciare il proprio Paese, la famiglia, gli affetti per andarsene lontano, ma per chi trova il coraggio di lanciarsi in quest’avventura, ci sono diverse proposte lavorative interessanti. Una di queste è il cosiddetto mestiere di ragazza (o ragazzo in alcuni casi) alla pari. Accettando questo tipo di lavoro, ci si impegna a badare ai figli di una famiglia locale ed a fare le faccende di casa più leggere e facili da sbrigare. In cambio, la famiglia ospitante assicura vitto e alloggio per il periodo convenuto, più una sorta di rimborso spese, oltre a due giorni liberi a settimana. Le condizioni possono variare da famiglia a famiglia e devono essere decise prima della partenza per Londra. Se l’intenzione è anche quella di migliorare l’inglese,  è necessario iscriversi ad un corso di lingua inglese, da  seguire necessariamente nelle ore libere.

ragazza alla pari

Prospettive ragazza alla pari a Londra

E’ un tipo di lavoro che può essere fine a se stesso, oppure può avere sviluppi interessanti. Può accadere che dopo un periodo di sei mesi passato presso una famiglia londinese, si riceva una proposta di lavoro come interprete da una ditta inglese in affari sul mercato italiano. E ancora, può succedere che dopo soli tre mesi di lavoro come ragazza alla pari, si abbia l’occasione di accettare un posto di receptionist presso un grande ristorante o hotel londinese. Può accadere anche di averne di meno di fortuna e trovarsi a fronteggiare dissapori con la famiglia ospitante così forti da essere costretti ad interrompere l’esperienza prima del tempo. I casi di questo tipo però, sono relativamente pochi, ed in genere si risolvono cambiando famiglia.

Fare la ragazza alla pari a Londra: compensi e requisiti

La ragazza alla pari a Londra riceve solitamente un rimborso mensile che varia tra le 280 e le 340 sterline. Possedere a priori una buona conoscenza della lingua inglese ed un CV tradotto in inglese è un ottimo punto di partenza, ma non viene escluso chi  ha un livello di conoscenza della lingua meno approfondito, anche se può esserci una ripercussione sull’entità della cifra stabilita come rimborso. Per quanto riguarda l’età, nel Regno Unito possono fare le au-pair solamente ragazze di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Sono ovviamente ammessi anche gli uomini (di pari età), ma è una situazione che si verifica molto più di rado. Ci sono però famiglie con adolescenti maschi, che preferiscono affidare i figli ad un ragazzo piuttosto che a una ragazza au-pair. Altre famiglie invece, richiedono la presenza di un ragazzo perché convinte che possa dare maggiore sicurezza ai bambini.

Link utili per trovare lavoro come ragazza alla pari a Londra

Prima di partire è consigliabile consultare gli annunci sui siti internet specializzati, in modo da farsi un’idea precisa della situazione. Alcune fonti gratuite sono AuPairWorld, AuPairOptions o FindAuPair.

Sono presenti diverse soluzioni, che prese nell’insieme forniscono un panorama piuttosto completo. Dopo aver preso una decisione, bisogna mettersi in contatto con la famiglia. Arriverà a casa un contratto redatto da un avvocato, con tutte le condizioni e le clausole necessarie: pagamenti, i giorni liberi, ore di lavoro effettivo e via dicendo. Il contratto firmato dalla famiglia ospitante andrà (se accettato) controfirmato e rispedito al mittente.

Se non si vuole fare tutto da soli, esistono agenzie specializzate che offrono pacchetti completi, includendo anche l’assistenza, il corso d’inglese, il biglietto aereo e la documentazione necessaria, ma i loro servizi vanno ovviamente retribuiti. Per avere certezza della loro affidabilità, è consigliabile verificare se siano iscritte alle comunità internazionali BAPAA o IAPA.

Le somme richieste variano indicativamente da un minimo 250 euro ad un massimo di 800 euro. Soldi che vanno a coprire il disbrigo pratiche, le spese amministrative e di segreteria, il supporto per la compilazione dei formulari ed alcuni altri servizi. C’è anche organo deputato a disciplinare le norme per questo tipo d’impiego: il Comitato Europeo per gli Standard Au-Pair, che svolge anche una funzione di “raccordo” tra gli Stati Membri.

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