L’accaduto ha suscitato polemiche: è giusto che l’occhio indiscreto dei social entri in sala operatoria?
Ricordate il caso dei medici e degli infermieri campani “pizzicati” a farsi un selfie in sala operatoria? Roba da principianti, se messa a confronto con l’intervento di chirurgia estetica postato in diretta su facebook. L’episodio, risalente allo scorso 6 ottobre, ha coinvolto un chirurgo napoletano che ha (ben)pensato di farsi riprendere mentre applicava una protesi al seno di una paziente. Che si è, a sua volta, sperticata in complimenti di ogni tipo nei confronti dello staff medico e dello specialista in particolare. Ma la chirurgia che si fa social e accessibile – in tempo reale – a tutti è una conquista o un flop del buon gusto? I pareri sono, come sempre, contrastanti.
Il social in sala operatoria
Il video che ha fatto tanto discutere dura poco più di 30 secondi che sono bastati al chirurgo di Napoli per spiegare, in diretta facebook, il passaggio finale del suo intervento: quello che riguardava l’applicazione della cosiddetta “protesi sizer”. E fin qui non ci sarebbe neanche troppo da obiettare, se non fosse per il fatto che il cameraman autorizzato a riprendere in sala operatoria è stato esplicitamente invitato a rivolgere l’obiettivo verso la paziente. Che, con il più smagliante dei sorrisi, ha iniziato a tessere le lodi dello staff medico “al top” e del dottore per il quale “non ci sono parole”.
E non finisce qui perché in un secondo video, post-operatorio, il chirurgo si è gongolato per il successo di quello che ha definito “un piccolo sogno” (è riuscito a realizzare, in contemporanea, una mastoplastica e una rinoplastica), concedendo alla giovane donna operata da poco l’opportunità di ribadire, a favor di telecamera, che stava benissimo.
Le reazioni dentro e fuori il Web
L’occhio indiscreto dei social è dunque entrato in sala operatoria, suscitando non poco interesse, visto che il video postato sulla pagina del chirurgo ha ottenuto una montagna di visualizzazioni. E fatto incetta di commenti positivi – se non addirittura entusiastici – da parte di internauti di ogni tipo. Secondo gli analisti più disincantati, quella sperimentata dal medico di Napoli è l’ultima frontiera dell’auto-promozione, che può spingere anche i professionisti che svolgono i mestieri più delicati a perpetuare inedite forme di voyeurismo. E’ lecito farlo? Assolutamente sì: il video dell’intervento postato in diretta su facebook non ha violato alcuna norma né trasgredito alcuna legge. Il chirurgo ha, infatti, coinvolto una paziente che era perfettamente cosciente e consapevole di ciò che accadeva intorno a sé e non si è, in definitiva, approfittato di nessuno. Quello che ha fatto è stato programmare la realizzazione di un video che – sapeva – gli avrebbe procurato visibilità e fama. A scapito, semmai, del buon gusto e del comune senso del limite.
A fare da controcanto ai pareri lusinghieri rilevati sul Web sono state le dichiarazioni rese dal presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Silvestro Scotti. “Come medico – ha detto – questo video mi lascia perplesso. Io non l’avrei pubblicato su un social, sul piano morale la mia valutazione non è molto positiva. Al di là di questo, non c’è però alcun profilo di illegittimità – ha precisato Scotti – se la paziente è contenta e consenziente, non ci sono problemi. Del resto oggi farsi pubblicità non è più un tabù. Forse bisogna interrogarsi sul buon gusto di queste immagini. Potrei capire se il video fosse stato postato in un sistema professionale, ma quest’esposizione su facebook proprio non la comprendo. Del resto oggi ci si fa pubblicità come si vuole – ha riconosciuto il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli – Dal mio punto di vista, dovrebbe stare al singolo professionista capire e contenersi. Diciamo, auto-regolamentarsi”.
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