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Inarcassa, cosa è e come funziona

Che cosa è Inarcassa, come funziona, come si contribuisce e quali prestazioni eroga ai professionisti e pensionati iscritti.

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Inarcassa è la sigla con cui è conosciuta la Cassa Nazionale di Previdenza e di Assistenza per gli Ingegneri e gli Architetti Liberi Professionisti. Si tratta dunque di un ente di previdenza e di assistenza di categoria, cui sono iscritte circa 170 mila persone,  e che gestisce un patrimonio di circa 10 miliardi di euro. Ma che cosa fa Inarcassa? Quali sono le prestazioni che eroga? Vediamolo di seguito.

andare in pensione
image by Phovoir

Cosa fa Inarcassa

Inarcassa, come la maggior parte degli eventi previdenziali, effettua una serie di servizi che di seguito riassumiamo in:

  • previdenziali: tutela ingegneri e architetti che svolgono la libera professione e che non dispongono di altra copertura previdenziale con altri enti. Peraltro, si tratta di una copertura obbligatoria, considerato che l’iscrizione a Inarcassa è inquadrabile nella previdenza di “primo pilastro”;
  • pensionistici: eroga pensioni di vecchiaia, di anzianità, di inabilità, di invalidità, ai superstiti, di reversibilità e indirette, a tutti gli iscritti che maturano i requisiti previsti dal proprio regolamento;
  • assistenziali: concede prestazioni di assistenza fruibili dal momento dell’iscrizione o decorso un termine minimo di anzianità contributiva, come ad esempio l’indennità di maternità, le coperture sanitarie, e così via;
  • ulteriori, come la disponibilità di convenzioni e polizze.

Pensione Inarcassa

Come risulta facilmente intuibile, la principale prestazione erogata da Inarcassa è relativa al pagamento delle pensioni. In tal senso, a partire dal 2018 il regolamento Inarcassa prevede che la pensione di vecchiaia unificata ordinaria sia corrisposta a tutti i liberi professionisti che abbiano compiuto almeno 66 anni di età e maturato almeno 32 anni e 6 mesi di iscrizione e di contribuzione.

In aggiunta a ciò, Inarcassa eroga anche altre tipologie di pensione. Quella di vecchiaia unificata anticipata viene ad esempio erogata già a 63 anni di età, a condizione che però sia raggiunta l’anzianità minima contributiva che per il 2018 è pari a 32 anni e 6 mesi. Vi è poi la pensione di vecchiaia unificata posticipata, che viene corrisposta ai professionisti a partire dal 70mo anno di età, anche in assenza di requisito contributivo minimo.

Si noti come i titolari di pensione di vecchiaia unificata, come sopra individuata, possono comunque proseguire l’esercizio della loro libera professione: in tal scenario, rimane comunque l’obbligo della contribuzione a Inarcassa, con acquisizione del diritto alla corresponsione di supplementari prestazioni pensionistiche ogni 5 anni di iscrizione e di contribuzione.

Come fare domanda di pensione Inarcassa

La domanda di pensione Inarcassa può essere ottenuta scaricando il modulo qui disponibile, in carta semplice, da consegnarsi a partire dai 60 giorni precedenti la maturazione dei requisiti. La pensione Inarcassa decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, mentre la liquidazione avverrà entro 90 giorni dalla presentazione dell’ultimo documento utile ai fini dell’istruttoria.

Versamento dei contributi a Inarcassa

Il regolamento generale della previdenza di Inarcassa prevede la corresponsione di quattro diversi contributi, connessi all’esercizio della libera professione. Vediamoli separatamente:

  • contributo soggettivo: è il contributo obbligatorio per tutti gli iscritti, calcolato in misura percentuale sul reddito professionale, pari al 14,5% fino a 121.600 euro. È previsto un contributo minimo, da corrispondere indipendentemente dal reddito professionale dichiarato, pari a 2.280 euro;
  • contributo soggettivo facoltativo: è un contributo non obbligatorio, che l’iscritto può versare in aggiunta a quello obbligatorio. L’importo da versare sarà calcolato sulla base di un’aliquota tra l’1% e l’8,5% applicata sul reddito professionale netto;
  • contributo integrativo: è un contributo pari al 4% del volume di affari IVA, prodotto nell’arco di un anno;
  • contributo di maternità: è un contributo utile per poter finanziare l’indennità corrisposta alle libere professioniste in caso di maternità, e attualmente pari – in misura fissa – a 49 euro.

Per saperne di più sulla misura dei contributi da corrispondere a Inarcassa in via obbligatoria o facoltativa, vi consigliamo di dare uno sguardo a questa pagina.

Assistenza Inarcassa

Come anticipavamo qualche paragrafo fa, uno dei servizi più utili è legato (oltre che sul fronte pensionistico) alla presenza di una serie di attività di assistenza che abbiano come finalità quella di garantire la sicurezza sociale degli associati, e la sostenibilità della loro professione. A titolo di esempio non esaustivo, rammentiamo come Inarcassa possa garantire ai propri iscritti indennità di maternità, di paternità, per inabilità temporanea, e ancora mutui a tassi agevolati, polizze sanitarie, sussidi per figli con disabilità, prestiti d’onore e altre misure di sostegno.

Convenzioni Inarcassa

Concludiamo infine rammentando come essa disponga di una lunga serie di convenzioni con partner ricorrentemente selezionati, al fine di garantire ai propri iscritti degli sgravi e delle condizioni economiche più vantaggiose. Le principali convenzioni attualmente in essere per il 2018 fanno riferimento ai servizi finanziari erogati alla Banca Popolare di Sondrio, alla convenzione RC professionale con Lloyd’s di Londra,  e a una polizza sanitaria integrativa per grandi interventi e gravi eventi morbosi.

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