Una recente ricerca condotta su scala mondiale da Indeed Hiring Lab e riguardante le tendenze globali relative all’andare a lavorare all’estero, ha messo in luce ciò che a molti sembrerà quantomeno un paradosso: l’Italia è tra le prime dieci destinazioni al mondo per ciò che concerne la ricerca di un posto di lavoro da paesi stranieri. Precisamente, nel rapporto redatto dall’Osservatorio Indeed, che tiene in considerazione ben 55 paesi, si trova al nono posto, dietro a Brasile e Sud Africa. Il dato è chiaro è mostra come nonostante le sue pesanti difficoltà economiche, migliaia di lavoratori, primi fra tutti americani, inglesi e tedeschi, ripongano le loro speranze di trovare un posto di lavoro nel Bel Paese, puntando prevalentemente sul settore alberghiero e su quello del marketing.
Di contro gli italiani non sembrano così avvezzi o comunque desiderosi di uscire dalla propria nazione di origine per andare a lavorare all’estero. Solo il 5,9% della forza lavoro presa in esame infatti ha mostrato questa tendenza. Il risultato appare ancora più strano se si pensa che tale percentuale è quasi dimezzata rispetto a quella relativa alla Germania (10%), che di problemi ne ha molti di meno, e di quella del Regno Unito (9%). Insomma. A ciò si aggiunge che proprio la Germania, assieme a molti altri paesi come ad esempio Olanda ed Australia, risulta essere dietro nella classifica di desiderabilità. Un risultato pressoché ribaltato rispetto alla aspettative più comuni. Già perché l’andare a lavorare in Germania ad esempio, concetto molto diffuso in Italia (almeno in linea teorica), non sembrerebbe trovare uguale corrispondenza in gran parte degli altri paesi.
Lavorare all’estero: le mete più ambite
Altro dato interessante è il sostanziale reciproco “ignorarsi” di Italia e Francia per quanto riguarda la mobilità lavorativa internazionale. Nonostante il territorio dei cugini d’Oltralpe sia il secondo per numero di offerte di lavoro, dietro solamente al Regno Unito, almeno stando all’indagine gli italiani non desiderano o comunque non prendono in considerazione l’idea di spostarsi in Francia a lavorare. E la stessa cosa vale per i francesi nei confronti dell’Italia. Ma dove vogliono andare i nostri connazionali che decidono di trasferirsi ed andare a lavorare all’estero? Le mete più ambite sono Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera, decisamente in linea con le tendenze globali che vedono ai primi tre posti ancora Stati Uniti e Regno Unito, con il Canada “in sostituzione” della Svizzera. Tra i paesi emergenti invece, quelli appartenenti al BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), è l’India ad attirare il maggior interesse a livello di mobilità lavorativa.
Secondo Tara M. Sinclair, direttrice dell’Osservatorio, una simile indagine ha grande importanza, in quanto “focalizza il suo sguardo sui trend globali della ricerca di lavoro. Il movimento di una forza lavoro globale può aiutare le economie ad affrontare le fluttuazioni del tasso di disoccupazione, distribuendo i lavoratori qualificati, lì dove necessari”.
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