L’Italia si sta dirigendo sempre di più verso il lavoro agile, ossia nuove modalità e postazioni per svolgere le proprie mansioni lavorative
Il lavoro ma soprattutto le modalità adoperate per svolgerlo cambiano velocemente. Con l’avvento della tecnologia digitale, ha fatto capolino un nuovo tipo di lavoro, denominato lavoro agile o smart working. Questo si caratterizza per il modo con cui si svolgono le proprie mansioni professionali. Le idee alla base di questa nuova filosofia del lavoro sono: una maniera più produttiva per lavorare e l’uso di tecnologie digitali per permettere ciò. Intanto, secondo le ultime ricerche, l’Italia si appresta a diventare un paese di smart worker.
Indice
Lavoro agile la nuova filosofia del working
Il lavoro agile è un concetto con varie sfaccettature, tuttavia riguarda un nuovo modo di svolgere le proprie mansioni lavorative, grazie all’utilizzo di tecnologie digitali sempre più avanzate. Alla base di questa nuova filosofia e concetto c’è una maniera molto più efficace e produttiva per lavorare e l’uso di tecnologie avanzate che possano permettere tutto questo. Anche se molte imprese faticano a restare al passo con i tempi ed aggiornarsi dal punto di vista tecnologico, ce ne sono altre che invece puntano proprio sul digitale e su nuove modalità di produzione, avviandosi pian piano al lavoro agile. Possiamo affermare che si tratta di una vera e propria nuova filosofia del lavoro, che in alcuni Paesi si è ormai ben consolidata. L’Italia non è certo da meno, in quanto sta diventando un luogo di smart worker, ed inoltre stanno aumentando i centri coworking, ossia postazioni di lavoro differenti al classico ufficio
L’Italia sempre più rivolta al lavoro agile
L’Italia, secondo le ultime ricerche si sta dirigendo sempre di più verso il lavoro agile, andando a cambiare le proprie abitudini lavorative. Solo nel 2018 il numero degli smart worker, ossia coloro che si avvicinano al lavoro agile, è stato di 480 mila, pari al 12,6% del totale degli occupati. Dunque aumenta sempre di più il numero di persone che si avvicinano al lavoro agile, cambiando le loro modalità di svolgere le mansioni professionali, grazie alla presenza della tecnologia digitale. Sono questi i dati messi a disposizione dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, relativi al 2018. Un segnale di svolta in uno dei Paesi da sempre legati alla tradizione, che ha scoperto i vantaggi connessi alla tecnologia.
La tecnologia nello smart working
La tecnologia è il cuore pulsante del lavoro agile, in quanto senza di essa tutto questo non sarebbe assolutamente possibile. Si tratta di un lavoro che punta alla collaborazione tra le persone e le aziende stesse. Andare ad adottare il modello di smart working non significa solamente lavorare da casa, ma anche andare letteralmente a cambiare il modello di leadership, il tutto a favore del concetto chiave di collaborazione. Lo scopo di tutto questo è quello di andare a favorire la nascita di nuovi business, di idee, concetti, rivedendo lo spazio lavorativo stesso e l’organizzazione generale del lavoro.
I vantaggi del lavoro agile
Lo smart working porta con se tutta una serie di vantaggi, che non vanno assolutamente ignorati o non tenuti in considerazione. Si tratta di vantaggi per le aziende ma anche per i lavoratori stessi. Eccone elencati alcuni:
- maggiore autonomia e libertà dei lavoratori, con una più libera capacità di organizzare il lavoro ed i tempi;
- consente notevoli risparmi, relativi ai trasporti, alle forniture elettriche e di gas nei luoghi di lavoro;
- diventa molto più facile conciliare vita lavorativa e vita personale;
- anche la produttività stessa può aumentare;
- migliore integrazione nel team di persone con disabilità;
- aumenta e migliora la qualità della vita dei lavoratori
Aspetti negativi legati al lavoro agile
Come qualsiasi cosa nella vita, anche nel lavoro agile non ci sono solo aspetti positivi, ma anche quelli negativi da tenere in conto. Il lavoro agile potrebbe comportare una serie di inconvenienti come:
- il lavoratore potrebbe vedersi in qualche modo violata la sua vita privata, portandosi il lavoro a casa;
- potrebbe portare i lavoratori all’isolamento, per il mancato contatto con i colleghi che solitamente avviene nel classico ufficio;
- nel caso in cui il lavoro a distanza non risulta essere ben pianificato, si potrebbe avere un brusco calo della produzione.
Si tratta di alcuni fattori negativi che lo smart working potrebbe portare con sé. Le aziende devono tenere in considerazione sia i fattori positivi che negativi, prima di decidere di avviarsi verso la nuova filosofia del lavoro agile.
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