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Lettera di presentazione: 3 errori da evitare

Quando si scrive una lettera di presentazione, il pericolo di fare errori grossolani è dietro l’angolo. Eccone tre da evitare assolutamente!

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Scrivere una lettera di presentazione è sicuramente un compito impegnativo. A volte, però, capita di fare errori grossolani che pregiudicano un ottimo curriculum. Come evitarli per fare in modo che la lettera sia seria, mirata e non dispersiva?

Tre errori da evitare nella lettera di presentazione

Di errori che bisogna assolutamente evitare quando si decide di scrivere una lettera di presentazione ce ne sono almeno tre e sono tutti belli grossi. Vediamo quali sono.

Scrivere in modo eccentrico

La lettera di presentazione è un documento formale che come tale deve avere sia un aspetto che un contenuto adatti. Scrivere cose non rivelanti allo scopo della lettera o farlo in modo strampalato, se è vero che aiuterà sicuramente a colpire l’attenzione di chi legge, non aiuterà invece a farsi assumere perché servirà a fare un’impressione negativa, da cui conseguirà l’essere scartati dal posto di lavoro per il quale ci si era candidati. Dunque meglio restare nei binari e focalizzarsi sul perché tu sia adatto a quel posto, niente di più, niente di meno.

Non parlare di un altro lavoro

Quando scrivi una lettera di presentazione per un posto di lavoro, l’idea è quella di spiegare al selezionatore perché tu debba essere assunto e anche perché tu voglia essere assunto. Non c’è nessuna ragione di parlare di un altro lavoro, che sia quello precedente o uno per il quale ti sei candidato senza successo. Infatti, a chi legge poco o nulla interesserà delle esperienze fatte da un’altra parte, a meno che queste non riguardino molto da vicino il lavoro in oggetto.

Concentrati su ciò che deve sapere chi ti dovrebbe assumere e basta. Non fare paragoni o parallelismi tanto inutili quanto dannosi. Evitare di menzionare un lavoro al quale si ambisce in futuro, poi, può essere letto anche in un altro senso. Chi legge vuole vedere la passione che hai per il posto per il quale ti stai candidando, non per qualcosa che forse si realizzerà tra 5 o 10 anni. Il futuro è sempre incerto. Va bene parlare di un hobby, ma non di un obiettivo di lungo periodo che, forse, si realizzerà tra vari anni.

Non essere troppo generico

Scrivere che le tue qualità vanno bene per ogni lavoro, che sai guidare molto bene o che sei uno che “lavora duro”, pur essendo tutte cose apprezzabili, potrebbe non impressionare granché il tuo selezionatore. Questo perché sono troppo generiche e non dicono niente di te rispetto al posto di lavoro per il quale ti stai candidando. Ciò non va bene perché quello che sei tu per quel posto è esattamente ciò che l’azienda vorrebbe capire dalla lettera di presentazione.

Va detta anche un’altra cosa: l’essere troppo generici è un danno anche nel senso che bisogna capire che alcune informazioni richieste nelle offerte di lavoro possono per natura non essere incluse nel Curriculum Vitae. Devi quindi scriverle nella lettera di presentazione, purché non siano troppo generiche, altrimenti non saranno sufficienti a soddisfare le aspettative specifiche di quel posto di lavoro.

Insomma, sebbene oggi non sempre si decida di scrivere una lettera di presentazione ed effettivamente in alcuni casi è un passo che può essere saltato (ad esempio dove i colloqui avvengono in maniera molto informale), la lettera è un documento che continua a rivestire una primaria importanza in quasi tutte le candidature e proprio per questo deve essere ben pensata e strutturata e, soprattutto, scevra di errori grossolani. È importante impegnarsi in questo senso perché ne va del tuo futuro lavorativo.

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