“Non trovo lavoro, mi sento un fallito”. Un sentimento questo che accomuna purtroppo un gran numero di persone in cerca di un’occupazione. Ma non c’è niente di più sbagliato nel sentirsi “falliti” perché non si trova lavoro.
Indice
Come reagire quando non si trova lavoro
Sono tre le cose da fare subito per reagire:
- Avere un atteggiamento positivo evitando di invidiare chi lavoro;
- parlare con chi è nella vostra stessa situazione o comunque l’ha vissuta;
- credere in se stessi, sempre. L’autostima è un’arma fortissima.
Cercare lavoro, candidarsi per una data posizione lavorativa è diventata una vera e propria professione, intorno alla quale ciascun individuo struttura il suo tempo, il suo ruolo sociale, la sua identità, il suo futuro. Ma quali possono essere gli effetti, nella vita di una persona, delle mancate risposte ai tanti CV inviati quotidianamente e ai tanti altri consegnati presso i Centri per l’Impiego o dell’esito negativo ricevuto dalla convocazione ad un colloquio?
Le conseguenze psicologiche quando non si trova lavoro
Le conseguenze dal punto di vista psicologico sono diverse: ansia, irritabilità, mancanza di autostima, pessimismo. Generalmente si è motivati nella ricerca di un lavoro, ma dopo diversi tentativi subentrano sensazioni come scoraggiamento, stanchezza senso di fallimento, che gradualmente possono portare il soggetto ad una compromissione generale del proprio benessere psico-fisico e talvolta anche ad una emarginazione dal contesto sociale.
In alcuni casi, tale condizione assume un’accezione ancora più negativa se consideriamo la percezione che ogni soggetto attribuisce all’evento disoccupazione in relazione alla propria condizione. Il modo in cui pensiamo infatti è frutto delle esperienze fatte nel corso della vita. Queste ultime condizionano inevitabilmente il nostro modo di percepire, interpretare e comprendere gli avvenimenti influenzando anche il nostro modo di agire, il nostro comportamento. Ecco perché alcune persone, nonostante ricevano continui rifiuti, commettano errori o abbiano avuto esperienze negative plurime, si sentono stimolate ad andare avanti nel perseguire i propri obiettivi, mentre altre, si demoralizzano arrendendosi di fronte alle difficoltà.
Suggerimenti per non scoraggiarsi
“E’ inutile provarci tanto non mi prenderanno mai” , oppure, ancor peggio “Non ho un lavoro sono un fallito!” Trappole cognitive, i cui effetti risultano in modalità di risposte emotive e comportamentali inadeguate. Si è portati a concentrare la propria attenzione solo sugli insuccessi ottenuti minando la propria autostima. Esistono appositi specialisti in grado di fornire aiuti concreti per superare questi momenti più o meno lunghi, ma si può fare tanto anche da soli. Come? Ecco alcuni spunti.
Mantenete un atteggiamento positivo e realistico
Aver fallito una volta, non significa certo che succederà ancora, o che sarà sempre così. Non è automatico, non esiste, se vogliamo essere chiari “un destino” che impedisce ad un qualunque individuo di trovare lavoro. Fondamentale è quindi cercare di “non fare di tutta l’erba un fascio” concentrandosi “sull’oggi” e non “sul domani”. Fare una valutazione obiettiva delle proprie abilità e attitudini aiuterà a mettere in luce i propri limiti, ma soprattutto i propri punti di forza, riuscendo così a canalizzare le energie disponibili nel raggiungere la meta prefissata, senza disperderle in pensieri negativi, tanto dannosi quanto inutili.
Parlate con gli altri. Non trovate lavoro? Non siete certo i soli
Il vostro curriculum magari non è perfettamente redatto, ma si può “aggiustare”. Parlarne, aiuta a capire dove è lo sbaglio. Qualcuno può aver fatto il vostro stesso errore, oppure uno simile. Aiutarsi vicendevolmente insomma, è fondamentale. Oppure, un errore nel curriculum non c’è, eppure quella dannata risposta positiva non arriva lo stesso da chissà quanto tempo. Anche in questo caso, non siete i soli. Non siete gli unici ad aver inviato il CV all’azienda X e a non aver ricevuto alcuna risposta! Saperlo, aiuta a combattere i sentimenti negativi, e quindi a rimanere in forze per nuove candidature.
Fidatevi di voi stessi
Lo abbiamo appena detto; Non bisogna certo esaltarsi e pensare che tutto vi sia dovuto, ma avere fiducia nelle proprie capacità e valorizzare le proprie qualità è indubbiamente “il cavallo vincente su cui puntare!” Nessuno vi darà un lavoro perché vi chiamate Pinco Pallino, ma qualcuno vi darà certamente un lavoro se riuscirete a fargli capire che voi avete qualcosa in più degli altri. Può essere una competenza, un tipo di formazione, oppure una maggiore voglia d’impegnarsi rispetto alla media, o ancora un particolare tipo d’intuito adatto al ruolo per il quale vi state candidando. Esistono mille altre “opzioni”. Ciascuno di noi possiede delle risorse da scoprire o riscoprire, da migliorare e potenziare costantemente. Fidatevi di voi stessi e valorizzate al meglio il vostro “io professionale”. Servirà, siatene certi.
Se stati cercando lavoro quindi, tieni duro, non scoraggiarti mai e guarda al futuro!
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