Come fare più cose in meno tempo: Il Metodo delle Liste

Ti senti spesso schiacciato dal lavoro? Ti sembra di fare tanto ma poi non vai avanti con il lavoro? Hai l’impressione di girare in tondo senza raggiungere nessun risultato? Hai troppe cose da fare e non sai da dove iniziare? Se hai risposto si ad almeno una di queste domande vuol dire che hai bisogno …

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Cosa scrivere su Facebook e cosa no: ecco 10 cose da non postare mai

Cosa scrivere su Facebook per sfruttarne a pieno le potenzialità senza commettere passi falsi che possono ritorcersi contro di noi? Siamo abituati a condividere online molti dettagli delle nostre vite private ma quale dovrebbe essere il limite quando postiamo informazioni che riguardano noi, la nostra famiglia e i nostri amici? In particolare quali sono le …

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Età o voto di laurea: cosa conta di più nel curriculum?

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“Prendere 110 e lode a 28 anni non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21”. Così si è espresso il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, durante la convention di apertura della manifestazione Job&Orienta, tenutasi la scorsa settimana a Verona. E il dibattito sul rapporto tra l’età e il voto di laurea si è acceso immediatamente. Tanti hanno considerato fuori luogo l’esternazione del Ministro, reo di non avere una laurea ed aver riassunto in un concetto stringato una realtà complessa.

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Tralasciando le polemiche, proviamo ad analizzare alcuni dati. Secondo il XXVII Rapporto di AlmaLaurea, reso noto lo scorso giugno e condotto su circa 270 mila laureati nel 2014 in 72 università italiane, l’età media dei laureati triennali è di 25,3 anni, 26,9 per i laureati magistrali e 27,7 per i laureati magistrali biennali. Passando ai voti, la media dei laureati triennali è di 99,4, quella dei  laureati magistrali di 103,8, e dei magistrali biennali 107,5.

I fuori corso sono il 44% tra i laureati triennali, il 34% tra i laureati magistrali e il 54% tra i magistrali biennali. Dati alla mano, si scopre subito che sono tanti gli studenti che non riescono a terminare il ciclo di studi nei tempi canonici. A completare il quadro si aggiungono anche i dati sul calo delle immatricolazioni e sulle difficoltà nel trovare lavoro, evidenziati sempre da AlmaLaurea. Dopo la Spagna siamo il secondo paese europeo per minor numero di diciannovenni immatricolati: solo 3 su 10.

Dal 2003 (anno del massimo storico di 338 mila) al 2013 (con 270 mila) le immatricolazioni sono scese del 20%. La diminuzione, secondo l’indagine, è dovuta a vari fattori: il calo demografico, la diminuzione degli immatricolati in età più adulta, le scarse opportunità occupazionali dei laureati, la crescente difficoltà di tante famiglie a pagare la retta universitaria, l’incidenza del crescente numero dei figli di immigrati e le politiche di sostegno allo Studio insufficienti. L’unico dato che viene riconfermato è il maggior tasso di occupazione dei laureati rispetto ai diplomati.

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Errori al colloquio: 10 modi in cui stai sabotando il tuo

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Ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita di fronte ad un colloquio di lavoro andato male. Gli errori al colloquio sono frequenti: quante volte la famigerata frase “le faremo sapere”non ha avuto in realtà alcun seguito?

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Siamo sicuri che lo svolgersi del colloquio ci abbia davvero reso giustizia? Purtroppo capita spesso che parecchie persone si tirino la nota “zappa sui piedi” da soli, senza l’aiuto di nessuno! Errori inconsapevoli che però non fanno altro che inviare segnali negativi all’interlocutore e farci compiere passi falsi in grado di auto-sabotare il nostro tanto atteso colloquio di lavoro.

10 modi di auto-sabotarsi senza accorgersene: i più frequenti errori al colloquio

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3 cose che puoi scrivere nel tuo CV al posto degli “Obiettivi”

Scrivere il curriculum

La sezione in cui il candidato enumera i suoi obiettivi: a lui non piace scriverla, ai datori di lavoro non interessa leggerla. Inizialmente inserirla nel CV era interessante, perché permetteva di spiccare sulla massa con delle informazioni che nessuno enunciava. Ma ora che tutti inseriscono la sezione “Obiettivi” nel proprio curriculum è davvero inutile che ci sia anche nel tuo.

Quindi noi di Bianco Lavoro vogliamo darti tre consigli su informazioni interessanti per il datore di lavoro che puoi scrivere al posto degli obiettivi. La cosa davvero interessante di questa scelta è che il tuo CV spiccherà sugli altri grazie ad elementi che gli altri curricola non riportano.

Curriculum Vitae

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L’outplacement e la ricollocazione del personale

L’outplacement è un servizio di consulenza, di supporto, per il ricollocamento del personale in uscita dall’azienda, la quale, richiede tale prestazione a società specializzate nel settore che aderiscono all’AISO (Associazione Italiana Società di Outplacement) e accreditate dal Ministero del Lavoro, come le Agenzie per il lavoro, (tipologia “d” secondo la codifica della legge) operative dall’entrata in vigore del dlgs 276/03 (Legge Biagi). L’outplacement, che letteralmente significa piazzare, collocare fuori, nasce in USA negli anni ’60 dove fu utilizzato per la prima volta dalla Nasa in seguito alla famosa missione che portò allo sbarco dei primi uomini sulla Luna (Progetto Apollo) la quale, al suo termine, si vide costretta a ridurre notevolmente il numero del personale specializzato. L’ente spaziale americano, invece di procedere con il licenziamento, fece richiesta del servizio di outplacement riuscendo a riqualificare e a riposizionare professionalmente molti dei suoi dipendenti in altri settori e contesti lavorativi. Il servizio di outplacement ha quindi l’obiettivo di “favorire il ricollocamento ” e la riqualificazione di persone che si trovano a perdere il posto di lavoro.

 

Outplacement

 

L’outplacement  come guida

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Lavorare a Miami

lavorare a miami

Vivere e lavorare a Miami: consigli, informazioni, le difficoltà burocratiche per il trasferimento e le opportunità che la città offre.

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