Il vintage è un’avventura, un viaggio alla riscoperta di gusto, classe e filosofia del passato. Inizialmente il termine fu coniato, tecnicamente, per indicare un buon vino d’annata, nel tempo si è evoluto fino a essere sinonimo di oggetti vari, che spaziano dall’abbigliamento ai gioielli e ad accessori d’arredamento diventando un vero must.
Indice
Vintage: le origini
Negli anni ’90, il mondo della moda ha cominciato a usare il termine per riferirsi ai designer di abbigliamento vintage di fama come, Dior, Yves Saint Laurent , Chanel, Louis Vuitton. Quindi, il termine vintage è stato utilizzato per illustrare oggetti usati risalenti al 1980 che riflettono un momento particolare della storia e della moda del XX secolo. A dare vita a questa tendenza furono alcune top model, fra cui Naomi Campbell e Kate Moss indossando pezzi vintage in occasione di eventi ufficiali, nei primi anni del 1990. Ma fu nel 2001 grazie alla comparsa di Julia Roberts agli Oscar, che indossava un abito di Valentino del 1992, che il vintage è diventato un vero e proprio fenomeno, Vintage non è come molti pensano “vecchio”, ma qualcosa di più, è quasi una filosofia di vita, la ricerca del bello, dell’esteticamente vissuto ma in ottime condizioni.
Requisiti per aprire un negozio vintage
Applicato nei campi di competenza, un oggetto Vintage deve possedere tre caratteristiche inconfutabili:
- Deve avere più di 20 anni
- Deve essere in ottimo stato (quasi nuovo)
- Deve essere originale, griffato e certificato
Da ciò si deduce che non è semplice trovare oggetti con tali caratteristiche nei mercatini dell’usato, può capitare, ma è proprio un colpo di fortuna. Pertanto è necessario rivolgersi a punti vendita specializzati e di fiducia che possano garantire l’origine e l’originalità del “pezzo”. Per questa ragione creare un negozio Vintage rappresenta oggi una sfida con il tempo, la continua ricerca di capi d’abbigliamento, accessori e quant’altro possa soddisfare l’esigenza del cliente,
Come avviare un negozio vintage
Vediamo nello specifico i punti base necessari per avviare un’attività a marchio Vintage:
- Ci sono molti negozi di abbigliamento vintage nelle maggiori città, quindi uno nuovo richiede che sia specializzato in vestiti firmati da griffe famose, vestiti che si replicano look di film, ecc. Le variabili per il tema sono illimitate.
- Decidere qual è il target di clientela cui rivolgersi
- Scegliere accuratamente i fornitori.
- Trovare il locale giusto, il luogo ideale è, dove c’è traffico pedonale costante e possibilità di parcheggio.
- Nella zona non deve esserci nessun negozio simile
La parte burocratica
Le opzioni per aprire un negozio vintage sono 3:
- Conto- vendita
- Compra –vendita
- Franchising
Nel primo caso siete solo rivenditori per conto terzi, vi sarà fornita la merce e avrete una percentuale sul venduto. Dovete comunque affittare un locale, arredarlo e chiedere i permessi comunali e avere la partita Iva.
Nel secondo caso:
- Serve la partita Iva
- L’iscrizione alla camera di commercio
- Essere iscritti all’INPS (Istituto Nazionale della previdenza Sociale) e INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali)
- Avere l’autorizzazione per le insegne luminose
Negozio vintage in franchising
Nell’ultimo decennio il franchising si è rivelata una mossa vincente in molti settori, perché se è vero che serve una royalty d’entrata consistente ( dai 5000 mila ai 15000, a secondo del marchio) è pur vero che il pacchetto comprende quasi tutto.
- La garanzia della firma
- Assistenza e consulenza per arredare il punto vendita (a spese vostre oppure pagando un’altra quota ci pensa il marchio)
- Assistenza fiscale
- Esclusiva sul territorio in un’area di 30 km
- Pubblicità gratuita sul portale web della casa madre
- Materiale pubblicitario
- Software e installazione per essere sempre in contatto con il centro direzionale per caricare e scaricare la merce in arrivo e/o venduta
- Supporto logistico continuo
- Sito on line per la vendita in rete (con un piccolo extra)
Al gestore spetta l’onere di trovare il locale che non deve essere meno di 40/60 metri quadrati e deve essere in una città che ha minimo 40.000 unità abitative:
- Le spese di gestione
- Affitto
- Bollette
- Eventuale commessa
- Certezza di tenere aperto il punto vendita 6 giorni su 7
Investimento per avviare un negozio vintage
In ogni caso qualunque sia il tipo commerciale che s’intende avviare occorre tenere presente che la cifra media si aggira intorno agli 80.000 euro e comprende, arredamento e merce. Inoltre è necessario avere un commercialista di fiducia che indichi tutte le scadenze, faccia la dichiarazione dei redditi, si occupi di tutta la parte burocratica fiscale. Lo Stato inoltre propone agevolazioni fiscali e prestiti a tassi agevolati con una parte, 35% circa a fondo perduto, soprattutto per l’imprenditoria femminile. Per usufruire delle agevolazioni e in ogni caso per avere l’appoggio della vostra banca bisogna possedere alcuni requisiti:
- Essere maggiorenni
- Non avere pendenze legali
- Possedere un immobile o titoli da dare in garanzia
- Se non si hanno le peculiarità precedenti serve qualcuno che faccia da garante per la solvibilità dei pagamenti
Indubbiamente è una bella avventura in un settore affascinante, non resta che pensarci seriamente ricordando alcuni marchi di successo: L’Armadio che Scoppia; Kilo Fascion, Walt Disney, A.N.G.E.L.O. I love Vintage e tanti altri…
Kit di supporto
Per chi volesse un supporto per aprire un negozio di vintage ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa: Aprire un negozio vintage (da noi valutato e ritenuto veramente valido).