Per sentirsi coinvolti non basta pretendere un maggiore sforzo dai capi: mostrare interesse e partecipazione attiva alla vita aziendale, esporre e affrontare i problemi riscontrati, sono elementi indispensabili per integrarsi nel proprio ambiente di lavoro!
Fare un lavoro che appassiona o che permette di esprimere appieno le proprie potenzialità è una fortuna che non tutti hanno. Al contrario, molti lavoratori guardano con crescente insofferenza alla loro professione perché non si sentono sufficientemente apprezzati dai loro capi o perché avvertono che essa ruba troppo tempo alla loro sfera privata. Per non parlare di quei lavoratori che hanno perso ogni interesse per quello che fanno, convinti come sono che non ci siano possibilità di avanzamento nell’azienda nella quale sono entrati carichi di entusiasmo e di ambizioni. In altre parole, sentirsi coinvolti al lavoro non è così facile, ma la colpa non va interamente addossata ai capi. I capi possono incrementare il benessere dei loro dipendenti solo se questi danno loro una mano concreta. Come? Scopriamolo insieme.
Lo scarso coinvolgimento delle proprie risorse è un problema che dovrebbe mettere in allarme tutti i dirigenti d’azienda. Perché? Perché un dipendente poco coinvolto è un dipendente demotivato, che produce quel tanto che basta per non essere licenziato. Ma anziché prendere faziosamente le parti di qualcuno, è bene affrontare la questione con la giusta obiettività, riconoscendo che un parte della responsabilità può essere riferita ai lavoratori stessi. Questo accade quando i dipendenti non si impegnano come dovrebbero o non manifestano chiaramente il loro disagio. A sostenere questa tesi è l’autore americano Chris Skaggs, esperto di Branding e Digital Marketing, il quale ha definito il coinvolgimento dei dipendenti “una strada a doppio senso”. Skaggs ha messo a punto una serie di consigli per i lavoratori che aspirano a sentirsi più coinvolti in quello che fanno e che, per riuscirci, devono collaborare coi loro capi. Vediamoli insieme.
Partecipate agli eventi
Le feste aziendali o le fiere di settore a cui si partecipa periodicamente per promuovere prodotti o servizi vengono regolarmente evitate da una buona quota di dipendenti. Non partecipando a tali eventi, i dipendenti perdono l’occasione di stringere rapporti più informali con i capi e con i colleghi. Non tiratevi sempre indietro e provate a partecipare agli eventi organizzati dalla vostra azienda: potreste fare scoperte inaspettate, che vi aiuteranno a tornare in ufficio con più voglia e motivazione. Se non farete nulla per migliorare il vostro rapporto con le persone che incontrate ogni giorno in ufficio e vi mostrerete sempre scostanti e disinteressati, difficilmente riuscirete a sentirvi coinvolti. Impegnatevi a rendere l’azienda un posto migliore, fatto di persone che interagiscono in maniera sana e rispettosa, e le cose andranno per il verso giusto. A sentirsi coinvolti sono i dipendenti che destinano grande attenzione alla qualità dei rapporti che si impegnano a costruire coi loro vicini di scrivania.
Fate domande
Se qualche decisione assunta dal management non vi convince del tutto o se avete dei dubbi sugli incarichi che i vostri superiori vi hanno affidato, fate delle domande dirette e ascoltate con attenzione le loro risposte. La cosa peggiore che possiate fare è svolgere meccanicamente il vostro lavoro, senza comprenderne o condividerne il senso. Le risposte alle vostre domande vi aiuteranno a lavorare meglio, con più consapevolezza e slancio, e vi faranno sentire più coinvolti. Senza considerare che i vostri capi non potranno non apprezzare la cosa: a fare domande sono solitamente i dipendenti che dimostrano un certo interesse per quello che sono chiamati a fare e che non si limitano ad eseguire acriticamente gli ordini. Il vostro benessere professionale passa anche dalla chiarezza e dalla trasparenza che dovete pretendere dai vostri dirigenti.
Dite la vostra
Come può un’azienda provvedere alla risoluzione di un problema, se quel problema non viene formalmente segnalato da nessuno? Se avvertite che qualcosa non va, fate sentire la vostra voce e rivolgetevi per tempo ai vostri responsabili. Potreste anche pensare di fornire dei suggerimenti, a patto che lo facciate con i giusti modi e utilizzando le dovute cautele. Non è detto che le vostre idee vengano accolte, ma avere avuto la possibilità di dire la vostra su questioni che vi interessano personalmente vi farà comunque sentire più coinvolti. Non statevene in disparte e non limitatevi a lamentarvi: la vostra gratificazione al lavoro dipende anche dalla volontà di determinarla con le vostre scelte e le vostre proposte.
Mostratevi sempre interessati ed evitate di fermarvi alle semplici critiche. Se qualcosa in azienda non va, dipende anche dalla vostra indisponibilità a parlare chiaro con chi vi dice cosa dovete fare. Non si tratta di affrontare a muso duro il capo o di puntargli l’indice contro accusandolo del vostro malessere, ma di analizzare insieme i problemi riscontrati, fornendo la vostra personale chiave di lettura. Sentirsi coinvolti al lavoro significa anche conquistarsi la libertà di esprimere opinioni su quello che viene dettato dall’alto e spendersi in prima persona per far sì che l’azienda cresca e prosperi nel tempo. Sforzatevi di dare ogni giorno il meglio di voi e il lavoro risulterà meno duro e insensato.
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