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Tirocini extracurriculari: cosa succede dopo i primi 12 mesi?

Cosa succede ai giovani diplomati o laureati da più di 12 mesi che voglio entrare nel mondo del lavoro attraverso uno stage o meglio un tirocinio extracurriculare? A scattare una fotografia dell’attuale stato dell’arte è stataLa Repubblica degli Stagisti attraverso un’inchiesta autonoma atta a sondare le possibilità dei giovani disoccupati di poter effettuare un tirocinio …

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tirocinio extracurricolareCosa succede ai giovani diplomati o laureati da più di 12 mesi che voglio entrare nel mondo del lavoro attraverso uno stage o meglio un tirocinio extracurriculare? A scattare una fotografia dell’attuale stato dell’arte è stataLa Repubblica degli Stagisti attraverso un’inchiesta autonoma atta a sondare le possibilità dei giovani disoccupati di poter effettuare un tirocinio extracurriculare, ovvero un tirocinio di competenza delle Regioni che dovrebbe far incontrare giovani e mondo del lavoro. Si può, quindi, parlare di inserimento o re-inserimento lavorativo oppure no?

L’inchiesta della Repubblica degli Stagisti ha preso il via grazie alle segnalazioni di molti lettori che lamentavano una certa difficoltà a veder soddisfatte le loro richieste per l’attivazione di questo particolare stage in azienda, sottolineando come le imprese preferissero a loro stagisti ancora dentro il limite dei 12 mesi dalla laurea. Insomma, dalle lamentele pareva che lo spartiacque fissato per stabilire la differenza fra un tirocinio curriculare e uno extra fosse diventato per i “più anziani”, se così si possono definire, un vero a proprio limite. Proprio per questo motivo l’inchiesta si è concentrata nel sondare il terreno nei capoluoghi di Regione e nei vari centri per l’impiego.

Cosa è emerso? Dalla lettura e dall’analisi dei dati si evince che fra i tirocini avviati nei primi tre mesi del 2014 e quelli avviati nel primo trimestre del 2013 non ci sono grosse differenze. A Milano, ad esempio, in tutto il 2013 ne sono stati attivati 201. Nel primo trimestre del 2014, invece, sono 68. Nella stessa inchiesta emerge come anche a Venezia i dati siano confortanti e adatti a smentire le lamentele ricevute in redazione.

Se al nord – est, però, sembrava che i tirocini curriculari favorissero l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro, al nord- ovest, con i dati di Genova, qualcosa è cambiato anche a causa della mancanza dell’indennità di partecipazione che sollevava le imprese dall’onere di pagare gli stagisti. Roma è emersa come altro esempio più che positivo. I giovani in cerca di tirocini extracurriculari possono scegliere fra le varie opportunità presenti nella città eterna, mentre la maglia nera, oltre a Genova, pare la indossi anche Cagliari.

E la Sicilia? È di qualche giorno fa l’annuncio del governatore Rosario Crocetta pronto ,grazie al piano Giovani e al progetto Garanzia Giovani, ad assegnare 278 milioni per la formazione mirata al lavoro, fra tirocini, auto impiego e bonus occupazionali per andare ad implementare gli sforzi atti ad avvicinare gli ex studenti al mondo delle imprese, debellare la disoccupazione e far decrescere i valori nelle tabelle che sottolineano la grossa presenza di Neet nel nostro Paese. In generale l’Italia ha ricevuto complessivamente un finanziamento da 1,5 miliardi di euro e così tutti i giovani interessati dovrebbero poter aderire all’iniziativa fino al 31 dicembre 2015.

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