Non se la passano poi così male i deputati della Repubblica italiana, visto che il Ponte dell’Immacolata durerà, per loro, 10 lunghi giorni. Le ferie alla Camera di metà dicembre – di cui hanno parlato tutti i principali organi d’informazione – sembrano configurare l’ultimo benefit parlamentare. O se si preferisce, l’ennesimo privilegio della casta politica.
Niente sedute, nell’Aula di Montecitorio, dal 4 al 14 dicembre. Uno stop che, secondo i tecnici del Palazzo, non deve stupire né tanto meno indignare perché quando in Commissione Bilancio si discute della Legge di Stabilità (come sta avvenendo in queste settimane), è prassi che le sedute in Aula vengano sospese. Una tesi, questa, sostenuta anche dalla presidente Laura Boldrini, che ha rigettato con forza l’accusa di lassismo scagliata da molti cittadini ed esponenti delle opposizioni. Se è vero, infatti, che per 10 giorni gli scranni rimarranno vuoti, è altrettanto vero che molte commissioni si daranno da fare. Oltre alla già citata commissione Bilancio (che, precisano i membri, può riunirsi anche di domenica), lavoreranno questa settimana anche quelle delle Finanze, degli Affari Costituzionali e delle Attività produttive. Esattamente come alcune commissioni bicamerali: il Copasir, la commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e quella sulla morte di Aldo Moro, solo per citarne alcune.
Ma le opposizioni non ci stanno. Le lunghe ferie alla Camera cadono infatti, a loro giudizio, in un momento quanto mai inopportuno, con Montecitorio in stand by sulla nomina dei tre giudici costituzionali. Da qui l’accusa del capogruppo del M5S, Davide Crippa: “Gli interessi dei partiti fanno premio su tutto e si scatenano – ha detto – Io credo che a favorire queste ferie sia stato il fatto che, poiché non riescono a uscire dallo stallo sui candidati improbabili per la Consulta, aspettano di accordarsi”. “Bisognava continuare con il voto a oltranza sulla Consulta e convocare post sedute della commissione Bilancio – ha rincarato Arturo Scotto di Sinistra Italiana – L’abbiamo chiesto e richiesto e ci siamo trovati contro un muro”. Sia come sia, i deputati torneranno in Aula il 14 dicembre, per un tour de force che si protrarrà fino al 23. Poi sarà finalmente tempo di riposarsi per le feste di Natale.
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