E chi lo ha detto che i creativi sono insofferenti alle regole? Se siete alla ricerca di risorse in grado di portare aria nuova in azienda, dovrete fare attenzione ad altro
La creatività è un atteggiamento mentale, uno stile che configura un determinato approccio alle cose, un modo di pensare e di fare che appartiene (o per lo meno, può appartenere) praticamente a tutti. Basta osservare e analizzare le cose da un punto di vista diverso e concedersi la possibilità di adottare un comportamento o di fare scelte inedite, per dare prova della propria creatività.
Che, al lavoro, può condurre a risultati importanti. Non si tratta solo di essere innovativi e originali, i tipi creativi sono quelli che possono davvero fare la differenza. Perché la strada che indicano – che porta a “deragliare” dal binario più battuto – è, quasi sempre, quella più efficace ed utile a garantire la crescita dell’azienda. Ecco perché i selezionatori sono spesso alla ricerca di candidati creativi, ma come possono riconoscerli?
Ogni generalizzazione lascia il tempo che trova. Non esiste, ovviamente, un identikit del creativo tipo a cui è possibile attenersi, ma con un po’ di attenzione, alcuni segnali possono rivelarsi indicativi. Chi ha la responsabilità di selezionare il personale non può essere superficiale o approssimativo. Dei candidati che passa in rassegna, deve testare non solo le competenze professionali, ma anche quelle trasversali. E cogliere – per quanto gli è possibile farlo – le sfumature psicologiche che lo caratterizzano in maniera più evidente. Se al team di lavoro manca una risorsa creativa, capace di portare aria nuova in azienda, il reclutatore dovrà impegnarsi al massimo per scovarla. Come? Potrà aiutarsi attenendosi alle preziose indicazioni fornite da alcuni osservatori speciali. Che hanno studiato a fondo l’argomento, rintracciando alcuni tratti caratteristici dei tipi creativi. Stando a quanto da loro appurato, i creativi sono solitamente tipi vivaci ed estroversi, che danno prova della loro originalità. Ma attenzione: molti creativi hanno anche dimostrato di possedere una certa compostezza, di essere riflessivi e di guardare, con occhio benevolo (e non con insofferenza, come si potrebbe pensare), alle regole.
3 punti per riconoscere i candidati creativi
Sgombriamo il campo dallo stereotipo del creativo bizzarro ed eccentrico. Avere la capacità di proporre soluzioni nuove non vuol dire necessariamente essere un “disobbediente”. Ciò che, molto spesso, segna il successo delle risorse creative al lavoro è la loro capacità di dosare la maturità professionale raggiunta negli anni con la carica di “puerilità” che, al momento giusto, consente loro di approcciarsi, in maniera vincente, alle sfide che devono affrontare. Laddove molti indietreggiano, per paura di sbagliare, i creativi osano. Convinti come sono che soltanto allontanandosi dalla pista già battuta è possibile crescere e migliorarsi. Ma come può un selezionatore riconoscere, al primo incontro, i candidati creativi di cui ha bisogno? Ecco a cosa gli consigliamo di prestare particolare attenzione:
#1. Lo spirito di osservazione. I creativi osservano e registrano tutto. Non si fermano alla superficie delle cose, ma vanno a fondo; si intrattengono sui particolari e amano scovare collegamenti tra cose e persone apparentemente inconciliabili. Se il candidato che avete di fronte dimostra di avere un’attenzione particolare per i dettagli, probabilmente state parlando con una risorsa dotata di una buona dose di creatività.
#2. L’abbigliamento. Giudicare le persone dalla mera apparenza non è una buona pratica, ma durante il colloquio di lavoro, ogni candidato dovrebbe attenersi a un certo “dress code”. Non stiamo parlando della necessità di indossare il tailleur più castigato o il doppiopetto più inamidato che avete nell’armadio, ma della convenienza di evitare “esuberanze” o “sciatterie” gratuite. Anche l’abbigliamento può fornire indicazioni importanti: i candidati creativi hanno solitamente un certo gusto e sanno valorizzarsi scegliendo l’accessorio giusto. Se avete davanti una persona che è vestita in maniera decorosa, ma non ordinaria, probabilmente avete a che fare con un tipo creativo.
#3. Il modo di comunicare e i tempi. Rivelatore può essere, infine, il modo in cui raccontano e riferiscono le cose. I candidati creativi possono, in un primo momento, sembrare “strani” perché hanno un modo di comunicare abbastanza distintivo. Dipende dalla loro personale visione del mondo, che li spinge a non conformarsi agli schemi tradizionali. Sono solitamente tipi convincenti e brillanti, ma attenzione: qualche problema potrebbe nascere con la gestione dei tempi. Quando un creativo inizia a parlare di qualcosa che lo appassiona, tende a perdere la cognizione dei minuti che passano. Se siete costretti a interromperlo più volte, quasi sicuramente avete a che fare con uno di loro.
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