La “rivoluzione” sul Canone Rai presenta ancora punti irrisolti. Con il 2016 che bussa già alla porta, i contribuenti italiani non hanno infatti ancora capito, fino in fondo, come e quando dovranno pagare la tassa su radio e tv. O meglio: se è ormai chiaro a tutti che l’importo di 100 euro verrà addebitato nella bolletta elettrica, non è altrettanto chiaro come l’ipotesi di “spalmarlo” in 10 rate mensili da 10 euro possa coincidere con la scadenza bimestrale della stessa bolletta della luce. Meno confusione sembra, invece, aleggiare a proposito della no-tax area che comprende pensionati a basso reddito e militari. Ma non solo.
Saranno, infatti, esonerati dal pagamento del Canone Rai gli over 75 che percepiscono poco più di 6 mila e 700 euro all’anno e i militari delle Forze Armate italiane, compresi quelli degli ospedali militari e delle case del soldato. Non solo: la no tax area si estenderà anche alle sale convegni e ai circoli ricreativi e coinvolgerà i militari della Nato. Così come gli agenti diplomatici e consiliari e i rivenditori e riparatori di televisioni e radio. Per tutti gli altri, il pagamento sarà invece obbligatorio, a meno che non si dimostri di non avere in casa un apparecchio tv. Nel qual caso, occorrerà collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e compilare l’apposita richiesta di esonero da spedire alla sede di Torino. Ancora: il pagamento della tassa scatterà solo nella prima casa (anche in affitto), ma non coinvolgerà gli studenti fuori sede. A “farla franca” saranno anche coloro che dimostreranno di avere, nelle loro abitazioni, solo computer e/o tablet, ma non i possessori di sole radio che – come gli altri che dispongono anche di tv – dovranno, invece, pagare l’intero importo.
E veniamo al capitolo sanzioni. A cosa andrà incontro, chi non pagherà il Canone? La multa si preannuncia salata, ma il mancato pagamento non si tradurrà – come paventato da alcuni all’inizio – nella sospensione della fornitura elettrica. I trasgressori non rischiano, insomma, di rimanere al buio. Le norme che stanno per essere introdotte prevedono una sanzione pari a 4,47 euro (ovvero a un dodicesimo dell’importo per ogni semestre), per il primo mese. Trascorso tale termine, la mora si farà più pesante e arriverà a raggiungere quota 8,94 euro (corrispondente a un sesto dell’importo semestrale). A conti fatti dunque, chi cercherà di evadere la tassa su radio e tv, rischia di pagare fino a 619 euro.
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