C’è chi deve pagare il Canone Rai e chi no. E stando alle ultime informazioni riferite ieri in Parlamento, i termini di presentazione per l’autocertificazione di esonero dal pagamento sono stati prorogati al 15 maggio. Indipendentemente dal fatto che tale dichiarazione venga spedita per via telematica (attraverso la compilazione dell’apposito modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, del ministero delle Finanze o della Rai) o, tramite raccomandata, all’Agenzia delle Entrate- Ufficio Torino 1 – Sportello abbonamenti tv- Casella Postale 22- 10121 Torino.
Ma chi può considerarsi esonerato dal pagamento dell’imposta che, da luglio, comparirà nelle bollette dell’utenza elettrica? Innanzitutto coloro che non possiedono un televisore a casa o coloro che ne hanno uno sprovvisto di segnale satellitare o di digitale terrestre. Non solo: anche chi ha in famiglia qualcuno che paga già il Canone Rai, pur essendo titolare di un contratto di energia elettrica, verrà esonerato dal pagamento. Ma quel che è importante sottolineare è che nessuno accerterà, in autonomia, la presenza di questi requisiti che dovranno, dunque, essere comunicati e certificati dai diretti interessati. Attraverso una dichiarazione sostitutiva (o autocertificazione) che ha validità un anno. E che deve, dunque, essere rinnovata ogni volta, se le condizioni per ottenere l’esenzione non sono cambiate.
Va inoltre aggiunto che anche i 75enni con un reddito annuo inferiore ai 6.713 euro possono non pagare il Canone Rai. Ma in questo caso, la richiesta di esonero va presentata entro il 30 aprile. Di più: si possono richiedere e ottenere rimborsi anche per gli anni passati (dal 2008 al 2015), spedendo la documentazione che dimostra di essere in possesso dei requisiti necessari al solito ufficio torinese dell’Agenzia delle Entrate o presentandola a un qualsiasi ufficio territoriale della stessa Agenzia. Niente Canone Rai anche per gli ospedali militari e per le Case del Soldato, per i diplomatici e i consoli che operano in Italia e per i militari stranieri aderenti alle Forze Nato. Oltre che i riparatori e i venditori di televisioni che, per legge, vengono da sempre esentati dal pagamento dell’impopolare imposta sul piccolo schermo domestico.
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