La pasta, grande passione degli italiani e non solo, è un settore sempre apprezzato da tutti. La bontà del prodotto è fuori discussione, sia che venga prodotta artigianalmente che in grandi industrie. La pasta è sempre la pasta.
Detto questo, se siamo appassionati del settore e abbiamo qualche idea imprenditoriale, anche in piccolo, aprire un pastificio è senz’altro una buona idea per mettersi in proprio. A patto che il vostro panificio sia ben posizionato, offra prodotti di alta qualità, molto assortimento, una certa varietà e proposte extra, come condimenti particolari, freschi, magari biologici, prodotti senza glutine per malati di celiachia. Buona cosa sarebbe poi offrire anche una gamma di prodotti integrali e fatti con altri cereali oltre il grano, come ad esempio, il grano duro, il grano saraceno ( conoscete gli ottimi pinzoccheri?), il kamuth, l’orzo, ecc.
Più il vostro laboratorio sarà organizzato e variegato, maggiore sarà l’offerta e le possibilità di ampliare la clientela. Perciò, che vi troviate in un piccolissimo centro o in una realtà più grande, dovrete studiare molto bene la situazione e il target della clientela, dovreste inoltre studiare bene la concorrenza e valutarne i punti di pregio ma soprattutto le pecche. Un’altra idea, per aprire un pastificio doc, è quella della consegna a domicilio e della preparazione di alcuni piatti a base di pasta fresca di coltivazione biologica. Importante è poi anche il rispetto per le tradizioni locali. Un assortimento dettagliato dell’offerta di paste e condimenti tipici della zona e della regione non deve mai mancare. Accanto, si può poi benissimo proporre delle varianti nazionali, che ai buongustai o a chi vuole semplicemente cambiare menu non dispiaceranno.
Detto questo, potete aprire il vostro pastificio. Per farlo, non occorrono enormi spazi ma basta anche un locale di 50 mq. Il vostro locale dovrà dividersi in una zona dedicata al laboratorio e una dedicata al punto vendita. La zona adibita a laboratorio dovrà essere munita di tutti gli strumenti necessari alla lavorazione e all’impasto del prodotto. Ci dovranno essere: un tavolo da lavoro, un’impastatrice, una taglierina, una raviolatrice, una gnoccatrice, una pressa per la preparazione della pasta corta, una bilancia, una cella frigorifera, attrezzi da cucina (tritacarne, tagliaverdura, mestoli, e così via), fornelli di 4 o cinque fuochi per la preparazione di condimenti e sughi, frigorifero per la conservazione degli alimenti freschi. Nel reparto vendita, non devono mancare un banco frigo, una bilancia elettronica e un registratore di cassa. Eventualmente potete predisporre la vendita di pregiati e tipici vini locali, di un assortimento di olio extravergine di qualità e magari anche di pane fresco. Quello che conta, però, è che la qualità della vostra pasta e l’organizzazione del vostro laboratorio siano perfette. L’investimento per un tipo di attività del genere si aggira intorno ai 60000 euro.
Il settore risulta in crescita, soprattutto nei periodi festivi ed è legato all’esigenza delle persone di mangiare bene e di vivere in maniera sana. Ecco perché l’attenzione alla qualità del prodotto, magari unita a condimenti sani e di natura biologica può favorire il vostro commercio. Importante è poi allacciare rapporti commerciali con trattorie e ristoranti, con aziende di catering e mense, proporre il vostro assortimento cercando di essere il più concorrenziali possibile. E’ fondamentale, a questo riguardo, aprire un pastificio in una zona dove non ce ne siano già troppi. Studiate bene, quindi, la zona e tutti gli esercenti che vi operano, compresi ristoranti e trattorie.
Per aprire fisicamente un pastificio, occorre avere la Partita Iva e iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale. Dopo questo, bisogna iscriversi al Registro delle Imprese Artigiane, richiedere l’autorizzazione dell’Asl per il laboratorio e HACCP per l’igiene degli alimenti e, infine, richiedere presso il Comune l’apposita autorizzazione per la vendita. Riguardo il personale, all’inizio si può cominciare con una gestione familiare, con un massimo di due o tre persone. Per imparare i ferri del mestiere, si possono fare corsi a pagamento o i corsi organizzati da imprese che commercializzano macchine per pastifici.
Esporre nel vostro negozio degli attestati è anche un modo per richiamare nel cliente la vostra professionalità. In ogni caso, al di là dei certificati, quello che bisogna fare è di assicurarsi che la propria offerta venga incontro alle esigenze della clientela. Più l’assortimento del prodotto sarà vario, maggiore sarà la qualità e la cura nella preparazione di condimenti, di piatti già pronti e semicucinati, come lasagne, cannelloni, pasta al forno, ma anche parmigiana di melanzane e sformati vari che potete realizzare con ortaggi biologici, più la clientela sarà attirata dal vostro negozio. L’importante è avere molta determinazione, passione per il settore, ma anche idee e intraprendenza, cercando di rinnovarsi sempre, proponendo , accanto alle offerte tradizionali, anche offerte nazionali, per il senza glutine, e magari, perché no, aprirsi anche a qualche offerta “etnica”, con proposte internazionali, rielaborate secondo il gusto locale.
Supporto
Per chi volesse un supporto per aprire un pastificio ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi o soluzioni di franchising, segnaliamo il Kit Creaimpresa (da noi valutato e ritenuto veramente valido): Come avviare un’attività di produzione e vendita di pasta fresca