Coltivare mirtilli, lamponi, fragoline, ribes, more, uva spina, insomma: frutti di bosco . I frutti di bosco sono tanti e diversi, eppure (per convenzione) si è soliti raggrupparli in un’unica grande categoria. Il loro impiego in cucina si fa sempre più massiccio, specie (ma non solo) tra i pasticceri che li usano per decorare torte e leccornie di vario genere.
Indice
Perché coltivare frutti di bosco
I frutti di bosco non sono solo un’esplosione di gusto per il palato, ma anche un vero toccasana per la salute. Sono ricchi di vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti, il che li rende amatissimi anche dai salutisti. La crescente domanda di questi piccoli gioielli ha ormai superato la produzione interna, aprendo interessanti opportunità per chi desidera intraprendere un’attività agricola. In questa guida, vedremo come avviare una coltivazione di frutti di bosco, fornendo le prime indicazioni pratiche da approfondire per trasformarla in un’attività imprenditoriale di successo.
La Grande Richiesta di Frutti di Bosco in Italia
I frutti di bosco sono sempre più richiesti, sia in ambito alimentare che cosmetico. Ecco alcune delle loro applicazioni principali:
- In cucina: utilizzati per decorare e insaporire dolci, crostate, yogurt, confetture, gelati e succhi di frutta.
- Nella cosmetica: impiegati per la produzione di prodotti di bellezza e cura della persona.
Questa vasta gamma di utilizzi rende la coltivazione di frutti di bosco un’opportunità lavorativa molto interessante. Chi ha già intrapreso questo percorso imprenditoriale sostiene che richiede meno sforzo rispetto alla gestione di un frutteto tradizionale, come quello di mele o pere. Tuttavia, attenzione: non sottovalutate il processo. Informatevi adeguatamente e seguite tutti i passaggi necessari per avviare una coltivazione di successo.
Avviare una Coltivazione di Frutti di Bosco: Le Prime Valutazioni
Tipologia di Terreno e Condizioni Climatiche
I frutti di bosco, pur nelle loro differenze, hanno esigenze comuni:
- Terreno: ben drenato, umido, ricco di humus e leggermente acido.
- Esposizione solare: necessitano di una corretta esposizione al sole.
- Clima: tollerano il freddo e il caldo, gradiscono le piogge e devono essere protetti dalle intemperie.
Idealmente, la coltivazione andrebbe avviata in zone collinari o comunque ad un’altitudine non superiore agli 800 metri. Le piante, infatti, richiedono condizioni climatiche che permettano una crescita sana e una buona resa produttiva.
Passaggi Fondamentali per Iniziare
Per chi è interessato a intraprendere questa attività, ecco i passaggi iniziali da seguire:
- Scelta del terreno: selezionate un terreno idoneo alle esigenze dei frutti di bosco.
- Analisi del terreno: effettuate un’analisi chimico-fisica per capire quale tipo di frutto sia più adatto alla vostra area.
- Sistemi di sostegno e protezione: predisponete strutture per sostenere le piante e proteggerle da eventuali intemperie.
Dopo queste prime valutazioni, potrete procedere con i seguenti step operativi:
- Preparazione del terreno: lavorate il terreno per favorire il drenaggio e migliorare la struttura.
- Messa a dimora delle piante: piantate i frutti di bosco seguendo le indicazioni specifiche per ogni specie.
- Impianto di irrigazione: predisponete un sistema di irrigazione efficace per mantenere il giusto grado di umidità nel terreno.
Manutenzione e Raccolta
Un aspetto incoraggiante è che le piante di frutti di bosco richiedono una bassa manutenzione:
- Potatura: le potature non sono particolarmente impegnative.
- Trattamento antiparassitario: risulta meno gravoso rispetto ad altre colture.
Inoltre, i tempi di raccolta sono decisamente ridotti. In alcuni casi, potrete ottenere il primo raccolto già entro un anno dalla messa a dimora, rendendo l’investimento particolarmente interessante in termini di ritorno nel breve periodo.
I consigli dei coltivatori per coltivare i frutti di bosco
Nonostante le conclamate “facilitazioni”, improvvisarsi coltivatori di frutti di bosco sarebbe una mossa tanto incauta quanto infausta. Ecco perché chi ha già lanciato la propria attività consiglia a chi sta pensando di fare la stessa cosa di puntare sulla qualità del prodotto e di avviare, se possibile, un canale di vendita diretto con il cliente. Non solo: a causa della veloce deperibilità (i frutti di bosco durano mediamente 2/3 giorni), in molti suggeriscono di prendere in considerazione la possibilità di lavorare la materia prima, trasformandola in prodotti – come le confetture – che hanno tempi di conservazione ben più lunghi.
L’importanza di fare rete
E infine l’importanza di fare rete: chi vuole iniziare col piede giusto non può chiudersi nel suo “recinto”. Ma deve, anzi, rivolgersi alle associazioni e alle cooperative del posto che potranno fornirgli tutti i consigli ed il supporto di cui ha bisogno. Soprattutto in ambito burocratico: per avviare una coltivazione di frutti di bosco, è necessario (ad esempio) aprire una Partita Iva agricola. Se avrete la fortuna di interpellare coltivatori che vantano una certa esperienza e competenza nel campo, potrete inoltre ricavare preziose informazioni anche sul budget da investire.
Stando alle informazioni da noi raccolte (consultando alcuni “addetti ai lavori”), non parliamo di cifre stellari. Anzi: con un investimento iniziale che oscilla tra gli 8 ed i 12mila euro (comprensivo di copertura antigrandine e di sistema di irrigazione), la vostra avventura imprenditoriale potrebbe già partire.
Supporto apertura coltivazione frutti di bosco
Ti consigliamo un bel kit di supporto, poche decine di euro ben spese se vuoi seriamente capire passo passo come avviare questa attività: Si tratta del Kit Creaimpresa (da noi valutato e ritenuto veramente valido): Come avviare una coltivazione di frutti di bosco e sottobosco.
Video Telecattolica: Coltivare frutti di bosco
A chi volesse farsi un’idea più precisa di cosa voglia dire avviare e gestire una coltivazione di frutti di bosco in Italia, consigliamo la visione di questo video.
Buona coltivazione ed in bocca al lupo.