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Seguire il modello danese: lavoro, servizi e famiglia

Usciamo dai difficili confini nazionali per dirigerci verso i paesi del nord Europa, andiamo in Danimarca, focalizzando l’attenzione su alcuni dettagli ed aspetti che se presi come esempio potrebbero davvero cambiare la sorte del nostro paese. Non discuteremo di strategie politiche e nemmeno di alta economia, saranno semplicemente messe in evidenza le scelte che hanno …

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Usciamo dai difficili confini nazionali per dirigerci verso i paesi del nord Europa, andiamo in Danimarca, focalizzando l’attenzione su alcuni dettagli ed aspetti che se presi come esempio potrebbero davvero cambiare la sorte del nostro paese. Non discuteremo di strategie politiche e nemmeno di alta economia, saranno semplicemente messe in evidenza le scelte che hanno portato ad essere quello che attualmente è una nazione come quella Danese.

In Danimarca vige il motto che la famiglia è sacrosanta perchè prima o poi lo stato presenterà il conto. In realtà c’è un grosso rispetto per chi decide di avere bambini, infatti non solo ogni esame medico è completamente gratuito ma in caso di gravidanza lo stato provvede a sovvenzionare tutte le spese. Ogni bambino che nasce inoltre gli vengono attribuiti già dei contributi in danaro e sia le mamme che i papà percepiscono i sovvenzionamenti di maternità e paternità.

{jcomments on}Oltre a questo in Danimarca non si paga la tassa sulla prima casa, anche se il costo delle case è leggermente superiore alla media di quelle italiane. Inoltre non esiste il sostituto di imposta, e chi lavora come dipendente percepisce la paga “lorda”, per i redditi invece compilano una semplice dichiarazione senza aver bisogno del commercialista. Così come il sistema italiano anche in Danimarca si pagano le tasse per poi ambire alla pensione, con l’unica differenza che se si decide di rinunciare lo stato ridà i soldi indietro con i relativi interessi maturati. Per ricevere la liquidazione dopo una vita di lavoro i danesi ricevono il credito dello stato entro un mese, ma di solito non superano le due settimane. Chi lavora come operaio generico, guadagna in media 2.500 euro netti.

A lavoro la stragrande maggioranza ci va in bici, chi utilizza l’auto infatti viene assalito da tasse molto pesanti e questo “grazie” allo stato che ha prontamente disincentivato traffico e smog penalizzando chi usa veicoli a motore. Nonostante questo le autostrade sono gratuite. Buona parte dei lavoratori comincia alle 10 del mattino e alle 16 è già fuori dagli uffici, ovviamente sono orari da contratti full time.

Se vogliamo approfondire la questione scuole ed università, bisogna sapere che è tutto gratis. Anzi, gli studenti universitari danesi per studiare percepiscono uno stipendio e questo perché lo stato considera lo studio come un lavoro e come tale va “retribuito”. Chi studia all’università percepisce uno stipendio mensile minimo di circa 700€ pari a circa 5.000 corone danesi. Ma se ciò non bastasse lo stato continuerà a dare un aiuto economico nel caso in cui gli studenti nei 12 mesi successivi dalla laurea non trovassero lavoro.

Se la vita costa un po più dell’Italia, ciò viene sollevato dal fatto che il paese offre servizi sempre affidabili e all’avanguardia, rispetto per la famiglia e per le nuove generazioni, perchè in Danimarca i giovani sono “considerati” il futuro del paese.

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