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Formazione: perchè è importante? Cosa trarre di buono dalla pandemia

In un mondo soggetto a repentini cambiamenti la formazione riveste un’importanza cruciale per l’individuo. Essere formati permette di migliorarsi ed assimilare con flessibilità i cambiamenti.

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La pandemia da Covid19 ha fatto emergere in modo prorompente l’importanza della formazione per rispondere in modo più rapido ai cambiamenti in atto. Certamente, già prima dell’emergenza sanitaria, avevamo la consapevolezza di quanto fosse importante la formazione e che essa rappresentasse un plus per il successo dell’individuo e della collettività.

Perchè è importante la formazione

formazione

Successivamente, alla luce delle misure restrittive volte a ridurre la possibilità di diffusione del virus è emersa una carenza infrastrutturale del nostro Paese tale per cui, spesso ed in molte zone d’Italia, è stato, difficoltoso se non impossibile, sfruttare la tecnologia per erogare la formazione in modalità e-learning. Si è palesata al contempo anche l’esigenza di, scusate il gioco di parole, formare i formatori all’utilizzo delle nuove metodologie di insegnamento. Come sappiamo la formazione non è solo quella volta allo sviluppo di competenze professionali ma anche quella rivolta alla sfera comportamentale. Il mix di queste competenze porta alla crescita personale e professionale.

Intervista a Paolo Vallarano, Direttore di Ad Meliora

Di seguito riporto il contributo offerto da Paolo Vallarano, Direttore di Ad Meliora, con il quale proveremo a dare risposta ad alcuni interrogativi:

  • Cosa significa fare formazione oggi e quali metodologie consigli?
  • Quali sono le best practices per erogare una formazione di qualità?
  • Le competenze più richieste dal mercato del lavoro quali sono?
  • Le maggiori difficoltà incontrate durante la pandemia quali sono state e quali soluzioni avete adottato?

Cosa significa fare formazione oggi e quali metodologie consigli?

Fare formazione, oggi più che mai, significa aiutare adulti a scoprire concetti, atteggiamenti, informazioni, che gli siano utili nel loro contesto specifico e concretizzabili nella loro vita lavorativa o personale. Non è più tempo di teorie o concetti astratti da memorizzare se vogliamo crescere come persone e come paese in un contesto di cambiamento e valori in evoluzione. Quindi è fondamentale che le metodologie d’aula, in presenza o on line, si basino sui concetti alla base dell’apprendimento degli adulti.

Quali sono le best practices per erogare una formazione di qualità?

Prima di tutto: progettare la formazione in funzione dei destinatari con l’aiuto dei committenti. Mantenere in equilibrio questo triangolo di interessi ed obiettivi: il formatore, il committente, il destinatario (perdonate il termine che potrebbe far pensare a passività) o meglio la persona in apprendimento. Il web è pieno di manuali, apprendimento significa creare un collegamento tra contenuti e persone. Questo si può fare in molti modi, è importante ricordare che sapere non significa saper insegnare o aiutare ad apprendere. Le nuove tecnologie possono aiutare la creazione di questo ponte tra persone e contenuti, ma bisogna studiare, studiare, studiare e confrontarsi con le proprie ignoranze per trovare nuove forme attraverso cui innescare lo scambio ed il passaggio di contenuti.

Quali sono le competenze più richieste dal mercato del lavoro?

In un momento caotico come l’attuale ci sono spinte diverse ed esigenze molto varie. Certo le competenze digitali, in senso ampio, sono molto richieste per la transizione di tutte le attività al digitale. Nel contempo mi sembra, dai dati delle ricerche sulle organizzazioni e dalle esperienze dirette che le competenze soft, relazionali, siano anche sempre più necessarie per creare quei rapporti, collaborazioni, gruppi di lavoro, fiducia reciproca che sono sempre stati necessari ma ancor di più nel contesto attuale.

Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate durante la pandemia e quali soluzioni avete adottato?

Inizialmente, nelle prime settimane, ci siamo fermati. Un momento di pausa, per metabolizzare la situazione eccezionale. Poi, il desiderio di trovare un nuovo equilibrio dinamico è riemerso, e si è cominciato a studiare, sperimentare modi diversi per fare il nostro lavoro. Con l’aiuto di alcuni clienti che ci hanno dato fiducia abbiamo potuto realizzare attività on line, con lo stesso spirito dialogico ed esperienziale delle nostre attività in presenza.

Conclusione

La formazione è ricchezza e per generarne sempre più possiamo provare ad agire sull’engagement delle persone offrendo loro soluzioni formative e strumenti, concreti, pratici, che consentono di affrontare serenamente questo momento cosi turbolento. Dobbiamo essere consapevoli che la formazione “in presenza” sarà sempre più affiancata da soluzioni e-learning ed in autoapprendimento ma, nelle nostre vite l’istruzione e la cultura restano e resteranno le armi più potenti contro qualsiasi avversità. Possiamo cambiare solo noi stessi, e attraverso il nostro cambiamento trovare il modo per vivere in qualsiasi ambiente esterno.

L’istruzione, la formazione aiutano il nostro cambiamento.

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