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Il lavoro? A darlo ci pensano le cooperative

Secondo i risultati del primo rapporto Censis 2012, dal 2007 al 2011 l’occupazione nelle ‘cooperative’ e’ cresciuta quasi dell’8 per cento. Un dato molto positivo che indica che questa forma di occupazione è tra le prime in Italia a tenere a bada la crisi economica e finanziaria. Nella giornata del 27 novembre 2013 a Roma, …

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Secondo i risultati del primo rapporto Censis 2012, dal 2007 al 2011 l’occupazione nelle ‘cooperative’ e’ cresciuta quasi dell’8 per cento. Un dato molto positivo che indica che questa forma di occupazione è tra le prime in Italia a tenere a bada la crisi economica e finanziaria. Nella giornata del 27 novembre 2013 a Roma, si è tenuta l’assemblea dei delegati Legacoop: “Oltre la crisi: per una economia più cooperativa e collaborativa”. Dall’incontro, che ha visto anche la partecipazione del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e il vice ministro dell’economia Stefano Fassina, sono usciti fuori dati molto confortanti. Nel 2013, 56 nuove imprese con un volume di affari di circa 55 mln di euro hanno aderito alla Legacoop Lazio. Ricordiamo con una breve parentesi che: (una società cooperativa è costituita per gestire in comune un’impresa che si prefigge lo scopo di fornire innanzitutto agli stessi soci quei beni o servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa è sorta). Per mantenere alti i livelli di occupazione dunque, i soci si sono riorganizzati autonomamente, riducendo i propri compensi. Pubblicati i dati ‘positivi’ delle cooperative, il vice ministro Stefano Fassina ha così commentato: “Mi colpiscono i dati raccontati: in un quadro cosi’ difficile ci sono forme d’impresa che vanno nettamente in controtendenza, un’impresa che guarda soltanto al profitto di breve periodo non ce la fa“. Fassina ha sottolineato poi che senza una discontinuità che metterà a frutto la specificità della cooperazione, non si può andare avanti: “Chi lo ha capito e’ il nuovo Papa che mette continuamente in discussione l’impianto valoriale. Credo che nella cooperazione ci sia un potenziale importante per rompere la spirale soffocante della crisi“.

Parole molto simili sono state pronunciate dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti: “Il mondo della cooperazione può dare molto, perchè per definizione non delocalizza il lavoro e puo’ fare molto per costruire il nuovo modello di sviluppo – nel corso dell’intervento Zingaretti non ha potuto fare e meno di citare i problemi della regione Lazio – Siamo in cammino, non abbiamo risolto i problemi del Lazio ma lo stiamo facendo, attraverso una volontà di dialogo, facendo le scelte insieme, con l’ambizione di essere la regione italiana che più contribuirà alla ripresa del Paese“.

Il presidente della Legacoop Lazio Stefano Venditti, nel corso del suo intervento, ha commentato i dati del rapporto sulle cooperative: “per salvare e incrementare il lavoro, le cooperative hanno compresso la redditività e sacrificati gli utili. – Venditti punta verso una economia più cooperativa e soprattutto più collaborativa – Anche le nostre imprese, si trovano sfibrate e indebolite da 5 anni consecutivi di contrazione dell’economia e, nonostante gli sforzi continui di riposizionamento, vedono rallentare l’incremento dell’occupazione, crediamo che per andare oltre la crisi si debba lavorare per una economia più cooperativa e collaborativa che abbia l’assillo del lavoro e della crescita sostenibile“. Il numero uno di Legacoop infine ricorda che nel nostro paese tra il 2008 e il 2009 sono state formate 5471 nuove imprese cooperative che risultano aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane. Con lo sforzo delle istituzioni e di leggi create ad hoc è possibile far nascere, salvare ed incrementare il lavoro.

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