Secondo l’ultimo rapporto Istat, esattamente come nel 2016, solo una famiglia su tre usa internet da casa. Anche per gli E-commerce in Italia c’è un gap rilevante con l’Europa.
Secondo l’ultimo rapporto Istat una famiglia su tre non ha la connessione internet da casa ma, rispetto al 2016, l’accesso a Internet dalla propria abitazione è aumentata di circa il 2,5% mentre l’uso della banda larga è aumentata di circa il 2,1%. In quadro generale che è venuto fuori, come nel 2016, è quello di un Paese diviso in due non solo tra anziani e giovani, ma anche tra Nord e Sud.
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Circa un italiano su due va ogni giorno su Internet
Secondo il rapporto Istat che riguarda il 2017 le persone dai 6 anni in poi che si sono collegate a internet sono state il 65,3% (con un aumento di circa il 2% rispetto al 2016). A fare la differenza, spiega l’Istat, sono le persone più giovani la cui percentuale arriva a oltre il 92% nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni. Sono però aumentate significativamente anche le persone che vanno dai 55 ai 59 anni la cui percentuale è salita di quasi 6 punti percentuali (dal 62,7% al 68,2%). Il motivo per cui, nelle fasce con l’età anagrafica più alta che non dispongono della connessione non vanno su internet è perché non sono capaci di usarlo, oppure perché non lo considerano uno strumento utile, spiega il rapporto.
Divario fra cultura e generazioni fanno la differenza
Tra le famiglie che utilizzano la Rete da casa, oltre all’età, resta un forte divario culturale e la differenza tra le varie regioni italiane è ancora netto nel 2017. Infatti, rispetto al Centro Nord Italia che rimane in prima linea rispetto al tasso di espansione della banda larga, il Molise e la Calabria sono il fanalino di coda. L’indagine dell’Istat continua rilevando che il 92,7% di coloro che hanno almeno un componente della famiglia laureato hanno la connessione Internet contro il 59,9% il cui studio più altro è la licenza media.
E-commerce in Italia: gap rilevante con l’Europa
Sempre più aziende utilizzano una connessione veloce e, rispetto al 94,2% nel 2016, il 95,7% con almeno 10 lavoratori usa la connessione in banda larga che sia fissa o mobile. Tra le imprese, invece dai 10 ai 49 lavoratori, 3 su 10 non usano una connessione mobile per lavoro mentre il 19,1% usa dispositivi portatili forniti dall’azienda a scopo lavorativo. A questo proposito, secondo l’indagine Istat “Cittadini, imprese e Ict” è emerso un gap rilevate che riguarda il ricorso per la vendita e l’acquisto di beni e servizi utilizzando il canale delll’e-commerce in Italia rispetto agli altri paesi europei nonostante il grande impiego di queste tecnologie da parte di famiglie e imprese. Infatti, rispetto allo scorso anno, l’aumento in percentuale delle imprese che vendono i loro prodotti o servizi online, è salita di un solo punto percentuale arrivando al 12,5%.
Nel corso dell’anno precedente, il 30% delle aziende che hanno venduto i loro prodotti su internet, ha realizzato i tre quarti del proprio fatturato. Un altro problema delle imprese sono la mancanza di competenze digitali (il 16,2% ha almeno 10 persone specializzate in Ict) e la differenza è soprattutto tra piccole e grandi imprese il cui livello di competenze a riguardo è del solo 11% per le prime mentre del 47% per le seconde. L’Istat ha sottolineato nel suo rapporto che il motivo è la mancanza di una strategia digitale. In ogni caso, nel biennio 2017-2018 sempre più imprese stanno considerando il fatto di richiedere agevolazioni e finanziamenti per rafforzare la competitività, come anche l’accesso a “infrastrutture e connessioni a banda larga”. Una delle priorità delle aziende è anche la sicurezza informatica che riguarda i possibili investimenti tecnologi futuri o per quelli già in corso.
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