Il lavoratore a domicilio può svolgere l’attività per conto di uno o anche più datori di lavoro, ma nel rispetto del vincolo di subordinazione. E’ compito dell’imprenditore determinare l’attività che deve essere svolta, i metodi di esecuzione, la consegna.
Nell’ordinamento italiano, l’istituto del lavoro a domicilio è regolato dalla legge del 18.12.1973, n. 877 con la quale è stata introdotta la disciplina specifica per questo tipo di rapporto di lavoro. L’art. 1 della suddetta legge indica il connotato essenziale del lavoro a domicilio nell’espletamento dell’attività lavorativa presso l’abitazione del lavoratore o in un locale di cui egli abbia la disponibilità, non di diretta pertinenza del datore di lavoro.
Quali sono le migliori opportunità di lavoro in quest’ambito?
Coloro che sono interessati a svolgere un lavoro presso il proprio domicilio devono prima di tutto individuare quelle che sono le proposte più serie.
La scelta ovviamente ricadrà su quelle che sono le personali competenze e aspirazioni: se si è inclini verso il mondo finanziario si può prendere in considerazione il fatto di lavorare online facendo trading; se si ama vendere e contrattare si può lavorare online aprendo una attività su Ebay o su di un’altra piattaforma di vendita; se si è interessati al marketing online o se si è webmaster si può optare per la strada del lavoro online a mezzo affiliazioni; se invece siamo predisposti verso il mondo della pubblicità si può di lavorare online vendendo pubblicità sul proprio sito; se si preferisce il sistema multilivello si può scegliere una fra le aziende esistenti che adottano questo sistema di marketing e lavorare online creando una rete di collaboratori.
Altra tipologia di lavoro a domicilio è di fare traduzione online per aziende o privati: se si è madrelingua o comunque molto bravo con una lingua straniera, e’ molto facile poter instaurare collaborazioni per questo tipo di lavoro a domicilio.
Un’opportunità interessante di lavoro a domicilio molto richiesta è quella di scrivere articoli online. In pratica ci si accorda con il webmaster di un sito web o blog che necessiti della scrittura di un certo numero di articoli settimanali ed andremo a scriver online contro il pagamento di una remunerazione fissa per articolo.
Esistono poi altre possibilità per lavorare da casa che spesso si concretizzano nel lavorare da casa, tramite il computer, come segretarie virtuali di aziende o professionisti; anche queste possono costituire valide opportunità di lavoro a domicilio.
Quali sono i vantaggi e gli aspetti da considerare?
Gli aspetti positivi del lavoro a domicilio sono: massima libertà di orari e di luogo. Per avere successo lavorando da casa occorre molta tenacia ed autodisciplina. Prima di iniziare a percepire un reddito consistente è tappa obbligata una fare una discreta gavetta. Non fidarsi di chi sostiene che si può diventare ricchi, lavorando da cosa, in pochissime ore o giorni. Un aspetto importante è quello di non improvvisarsi mai esperti ma di avere una buona dose di umiltà seguendo i consigli di chi già esperienza nel campo.
Quali sono le normative che disciplinano il lavoro a domicilio?
Se non esistono vincoli di subordinazione e il lavoratore è libero di decidere sui metodi di svolgimento dell’attività, allora il lavoro a domicilio può essere identificato come lavoro autonomo e in questo caso disciplinato dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro autonomo. Chi opera presso il proprio domicilio deve prestare la sua attività con diligenza, mantenere il segreto professionale sul lavoro affidatogli e, nell’esecuzione delle proprie mansioni, attenersi alle istruzioni ricevute dall’imprenditore.
I lavoratori a domicilio hanno diritto all’indennità di disoccupazione sia per la fine del rapporto di lavoro sia per la sospensione dell’attività aziendale per motivi imprevedibili.
Anche per la malattia si applica la normativa vigente. Per l’infortunio e le malattie professionali, sono tutelati tutti quei lavoratori che compiono attività previste dal Testo Unico degli Infortuni.
Per quanto riguarda invece la maternità, è applicata la normativa vigente ad eccezione del trattamento economico: si calcola l’indennità in base alla media contrattuale giornaliera erogata agli altri lavoratori interni con qualifica operaia della stessa industria.
Le ferie e festività non sono applicabili e alla retribuzione vanno sommate apposite percentuali stabilite dai CCNL a titolo di ferie e festività. Il rapporto di lavoro a domicilio può terminare, come qualsiasi altro rapporto di lavoro subordinato, per licenziamento del lavoratore o per dimissioni di quest’ultimo.
L’art. 2 della legge 877/73 prevede tre ipotesi in cui è espressamente vietato ricorrere al lavoro a domicilio:
1. Lavorazioni che comportino l’impiego di sostanze o materiali nocivi o pericolosi per la salute o l’incolumità del lavoratore e dei suoi familiari;
2. Azienda interessata a programmi di ristrutturazione, riconversione o riorganizzazione che abbiano comportato licenziamenti o sospensioni dal lavoro, per un periodo di un anno dall’adozione dell’ultimo provvedimento;
3. Azienda che, dopo aver ceduto a terzi macchinari ed attrezzature, continui la medesima lavorazione affidandola a lavoratori a domicilio.
RIFERIMENTI NORMATIVI
L. 877/73; L. 858/80; Legge n. 108/90; Circolare INPS 142/2001; Circolare INPS 164/2000; Legge n. 604/66; Legge n. 300/70; INPS circ. n. 151/1986; INPS circ. n. 114/1996.
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