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Lettera di presentazione: le 10 regole d’oro

La lettera di presentazione è la prima cosa che i selezionatori hanno a disposizione per valutare le candidature, ecco le 10 regole per non sbagliare

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La lettera di presentazione è un elemento fondamentale in fase di candidatura. Ecco allora come imparare a scriverla, seguendo queste 10 regole d’oro.

Per molti la lettera di presentazione rappresenta una seccatura e una perdita di tempo, che non fa altro che “perdere terreno” sulla velocità d’invio del cv e pertanto la omettono; per molti altri è solo una formalità e quindi è sufficiente scriverne una per poi fare copia e incolla sulle e-mail da inviare in risposta agli annunci. Molto probabilmente in entrambi i casi le risposte da parte delle aziende saranno pari a zero, nonostante l’invio di numerosi cv.

lettera di presentazione

Comprendere l’importanza che questo documento assume in fase di candidatura aiuterà a motivarsi e a investire qualche minuto in più per essere sicuri di essersi presentati al meglio. Per capire il ruolo che la lettera di presentazione riveste bisogna innanzitutto chiarire la differenza che ha rispetto al cv; quest’ultimo riassume le esperienze lavorative e il percorso formativo del candidato mentre la lettera serve a presentare se stessi (non ciò che si è fatto o studiato). Per assurdo infatti potrebbero presentare la propria candidatura due neolaureati con lo stesso titolo di studio conseguito con lo stesso voto: la lettera risulta vitale per capire le motivazioni del candidato, gli obiettivi che si prefigge di raggiungere, le aspirazioni professionali. Tutti elementi che non possono essere inseriti in un cv ma devono emergere per l’appunto dalla lettera di presentazione.

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Cosa scrivere in una lettera di presentazione

  1. Innanzitutto il mittente, il destinatario, l’oggetto e la data. Oggi però la quasi totalità delle lettere viene inviata via e-mail, allegando il cv. Quindi se l’intestazione tradizionale (mittente a sinistra, destinatario a destra) risulta ormai obsoleta, è necessario prestare attenzione all’oggetto, che deve riportare la posizione ricercata abbinata al proprio nome e cognome. In ogni caso è bene sempre specificare i propri dati di contatto alla fine dell’e-mail e inserire il nome del destinatario a cui ci si sta rivolgendo in apertura, evitando in modo categorico i generici “Spett.le ditta o società o azienda” (e ricordandosi che se il nome non c’è, è bene astenersi a priori, gli annunci anonimi sono illegali).
  2. Dopo il saluto iniziale, è bene cominciare la lettera specificando a quale annuncio si fa riferimento e in che modo se ne è venuti a conoscenza, dimostrando con semplici parole che ci si è documentati sull’azienda o che la si segue da tempo.
  3. Si procede chiarendo quindi il motivo per il quale ci si candida e perché si ritiene di essere la persona giusta (specificando ad esempio di possedere i requisiti richiesti ed elencando le qualità che si ritiene siano attinenti al job profile richiesto).
  4. Si conclude con una discreta esortazione conclusiva che invogli il selezionatore a passare allo step successivo (quello del colloquio) e a leggere il cv in allegato (che deve essere accompagnato dalla liberatoria per la privacy).
  5. Per i saluti finali meglio essere brevi e concisi, educati ma non troppo ossequiosi.

Cosa fare prima di inviare la lettera di presentazione

  1. Di sicuro rileggerla! Estrema attenzione va prestata all’ortografia e alla sintassi, la lettera deve essere perfetta dal punto di vista grammaticale. Per rendere piacevole la lettura meglio scegliere un font chiaro e leggibile, categoricamente nero (vietato usare colori diversi) e dare un’occhiata al testo formattandolo, dividendolo in paragrafi ed evidenziando in grassetto le parole-chiave più importanti.
  2. Assicurarsi di aver utilizzato un tono cordiale ma non pedante (tipo le maiuscole al Lei/Sua o peggio Voi/Vostra), originale e senza banalità (né frasi fatte o luoghi comuni!), brioso e creativo ma sempre nel rispetto dei  ruoli e della posizione ricoperta da chi andrà a leggere. Qualche sincero complimento non guasta (riguardo al sito o al blog aziendale ad esempio).
  3. Essere assolutamente convinti di aver fatto emergere il proprio “plus”, quel valore aggiunto che spingerà l’azienda a cercare e volere solo noi. Se si è alle prime armi, non potendo vantare di essere esperti, è importante puntare sul fatto di voler diventare bravi. Se al contrario si ha tanta esperienza ma non si è più giovanissimi, è bene puntare (con esempi concreti) sulla capacità di trovare soluzioni efficaci o di fare consulenza e formazione. L’importante è che ogni frase, ogni tipo di considerazione (anche vagamente personale) abbia sempre un risvolto professionale: mai virare sui sentimentalismi, sull’empatia o sulla ricerca di comprensione (per il fatto che ad esempio si è senza lavoro già da un po’ di tempo).

Lettera di presentazione: i due errori da evitare assolutamente

  1. Non scrivere la lettera di presentazione: il primo pensiero che attraversa la mente di un recruiter, trovandosi davanti alla schermata bianca di una e-mail vuota, è che se non abbiamo trovato il tempo di scrivere una breve lettera allora lui (che è molto più impegnato di noi) è più che giustificato se non trova il tempo di leggere il nostro cv.
  2. Scrivere una lettera di presentazione “generica”: così da fare copia e incolla con la fervida convinzione che andrà bene per tutti e che tanto nessuno se ne accorgerà. E invece se ne accorgeranno tutti e  nessuno la terrà in considerazione.
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