Stando a quanto rilevato da Confesercenti, si tenderà a regalare beni utili o a concedersi qualche “sfizio” a cui si è dovuto rinunciare durante l’anno
Tempo di Natale, tempo di regali: cosa metteranno, sotto l’albero, gli italiani? Se l’è chiesto la Confesercenti che, per il quindicesimo anno di fila, con l’ausilio della Swg, ha confezionato il tradizionale studio sui “Consumi e le vacanze di Natale. La situazione economica del Paese”. Cosa ne è venuto fuori? Che i nostri connazionali tenderanno ad acquistare beni utili e a regalare servizi a cui hanno dovuto rinunciare durante i mesi precedenti. A causa di un potere d’acquisto che – come certificato da molti studi – resta ancora basso, per colpa di una pressione fiscale opprimente. L’analisi ha coinvolto un campione rappresentativo costituito da 1.400 italiani (dai 18 anni in su) che sono stati interpellati nelle ultime settimane di novembre.
I regali più desiderati dagli italiani
Stando a quanto rilevato dallo studio, gli italiani che si apprestano a trascorrere le feste in famiglia (o fuori casa) sperano di ricevere in dono soprattutto capi di abbigliamento (indicati dal 37% del campione), libri (35%) e prodotti enogastronomici (32%), che raccontano di una crescente attenzione alle tradizioni e alle tipicità alimentari del nostro Bel Paese. Ma anche prodotti tecnologici (nominati dal 29% degli interpellati), buoni acquisto (27%) e profumi e cosmetici (18%).
Al sesto posto della classifica dei regali più desiderati dagli italiani, per questo Natale 2016, troviamo, invece, gli elettrodomestici e gli oggetti per la casa (indicati dal 13% del campione intervistato da Swg), che precedono gli smartbox e i gioielli (scelti dall’8%). Mentre a chiudere la top ten sono i viaggi e i soldi (“bramati” dal 6% degli interpellati, molti dei quali sono giovani) e i giochi e i videogiochi (indicati dal 4%). Lo studio confezionato da Confesercenti-Swg ha, inoltre, rilevato che il 4% degli italiani intervistati spera di scartare un fumetto e che il 3% si augura di trovare, sotto l’albero, un abbonamento teatrale o il biglietto per partecipare ad un concerto. Mentre il 2% si augura di iniziare il 2017 con una bicicletta o un’attrezzatura sportiva nuova e l’1% sogna di ricevere in dono un ingresso ad una Spa o un accessorio per la sua automobile.
Tutte le rinunce del 2016
Il quadro tratteggiato dallo studio racconta di un’Italia che attende le festività natalizie per concedersi qualche “sfizio” in più. Visto che, durante l’anno, ha dovuto, molto spesso, “tirare la cinghia”. Stando a quanto rilevato da Confesercenti-Swg, infatti, il 72% degli intervistati ha ammesso che, nel corso dei primi 11 mesi del 2016, ha dovuto praticare dei tagli alle spese; mentre solo il 5% ha dichiarato di aver speso qualcosa in più, rispetto all’anno precedente. Vale la pena, però, precisare che la percentuale degli italiani che hanno dovuto fare economia (il 72% del campione) risulta in flessione rispetto alla quota rilevata nel 2015 (87%) e nel 2014 (92%). Tornando all’anno in corso, i nostri connazionali hanno dovuto contenere le spese destinate all’acquisto di vestiti e calzature (è successo nel 24% dei casi), all’organizzazione delle vacanze (14%) e all’acquisto di computer, tablet e cellulari (13%). Ma hanno dovuto fare rinunce anche per la casa (10%), per il carburante (9%) e persino per la spesa alimentare (6%). In pratica, anche il 2016 sembra essere scivolato via all’insegna della spending review domestica-familiare.
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