Opzione donna 2019 è quasi legge ufficiale. In queste ore si è riunita l’Aula del Senato per discutere il decreto che contiene anche le opzioni di pensionamento anticipato. La conversione del decreto in legge potrebbe arrivare anche oggi stesso. Le ultime novità
Il decreto contenente, tra le altre cose anche le misure legate a Quota 100, Opzione donna e pensioni anticipate, si sta discutendo proprio in queste ore in Senato. Il testo è chiuso, non c’è più spazio a nuove modifiche ed emendamenti vari.
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Opzione donna 2019 ad un passo dal diventare legge effettiva
Proprio in queste ore, si sta discutendo in Senato il decreto contenente, tra le altre cose, le opzioni di pensionamento anticipato di quota 100 ed Opzione donna. Già ieri tale decreto era in discussione al Senato ma non è bastato. Questa mattina si è riunita di nuovo l’Aula del Senato per le ultime discussioni in materia di pensioni e non solo. Il voto di fiducia potrebbe essere deciso oggi stesso, nel pomeriggio o in serata. Intanto il testo è chiuso, dunque non c’è tempo e modo di poter introdurre novità ulteriori o cambiamenti vari, attraverso nuovi emendamenti. Quel che è fatto è fatto. Ultimi step prima della conversione del decreto in legge e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Opzione donna 2019: di cosa si tratta?
Opzione donna 2019 è la possibilità, presente nella Legge di bilancio 2019, che permette alle donne nate nell’ultimo del 1958, lavoratrici sia pubbliche che private, di andare in pensione anticipata, se in possesso di determinati requisiti. I requisiti richiesti per poter usufruire dell’Opzione donna sono: avere 57 anni e 7 mesi di età anagrafica per le dipendenti pubbliche, 58 anni e 7 mesi di età per le dipendenti nel settore privato.
Queste donne devono aver maturato 35 anni di contributi. Questi requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre del 2018. Inoltre, per quanto riguarda Opzione donna, l’assegno pensionistico viene calcolato esclusivamente basandosi sul metodo contributivo, comportando una riduzione sull’assegno dovuto. Questo significa, che tale sistema di calcolo è applicato a tutte le donne che richiedono Opzione donna, anche sulle lavoratrici a cui spetterebbe il calcolo dell’assegno pensionistico, basato sul metodo misto (contributivo e retributivo).
Opzione donna 2019: la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
Notizie dell’ultima ora, confermano che la decisione finale in Senato, sul decreto pensioni, sarà data oggi stesso. Inoltre, la stessa conversione del testo in legge, potrebbe avvenire stesso oggi in Senato, nel pomeriggio o in serata. Il secondo step, una volta che il testo è stato convertito in legge, è quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Tale pubblicazione dovrebbe avvenire entro il 29 marzo. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento Opzione donna, Quota 100, pensione anticipata sarà definitivo a tutti gli effetti. Intanto, continuano ad arrivare domande all’Inps di milioni di italiani che, vogliono andare in pensione anticipata. Molte le domande di richiesta Opzione donna che gli uffici Inps stanno e continueranno ad accogliere.
Inps: elaborazione delle domande Opzione donna, Quota 100 pensionamento anticipato
Molte le domande che stanno arrivando all’Inps per quanto riguarda la richiesta del pensionamento anticipato, non solo con Quota 100 ma anche con Opzione donna 2019. Mentre si attende la conversione del decreto in legge, gli uffici Inps continuano ad accogliere ed elaborare le domande pervenute. Ma quando una domanda di pensionamento anticipato con le formule sopra citate è accolta?
Sono 4 i passaggi che permettono l’approvazione di una domanda di pensionamento. Si parte con l’accoglimento della domanda, si passa poi all’elaborazione della domanda stessa, con verifica della presenza di tutti i requisiti richiesti, per poter usufruire del servizio di pensionamento anticipato. Una volta che si è verificata la presenza di tutti i requisiti richiesti, si passa all’approvazione della domanda con la conseguente liquidazione della pensione stessa.
Novità previste nel decreto pensioni
Vediamo le novità previste:
- Quota 100, pensionamento anticipato per chi ha 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi maturati, con finestre previste di 3 mesi per dipendenti privati e 6 per i dipendenti pubblici. Per i dipendenti pubblici, che decidono di andare in pensione con Quota 100 è previsto l’aumento del TFS (Trattamento di fine servizio) da 30 mila euro a 45 mila euro
- Le novità prevedono la proroga dell’Opzione donna 2019
- L’Ape social prorogata al 2019
- La pensione anticipata e blocco delle aspettativa di vita. I requisiti restano a 42 anni e 10 mesi di contributi versati da parte degli uomini, 41 anni e 10 mesi di contributi versati da parte delle donne
- La pace contributiva estesa per 5 anni
- Il riscatto della laurea con agevolazioni, anche per tutti gli over 45 che hanno incominciato a lavorare prima del 1996
- Aumento della pensione di invalidità
Le ultime novità introdotte nel decreto pensioni, diventeranno ufficiali una volta che questo è convertito in legge.
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