Al Web Summit 2017 di Lisbona le grandi aziende consolidate hanno pubblicizzato questo evento dimostrandone la rilevanza nella scena tecnologica internazionale. Ma l’essenza stessa di questo evento sono le start-up e la Woman in Tech, dove si è vista la forza dell’imprenditoria femminile che, con le loro innovazioni, hanno cercato di convincere nuovi investitori a puntare su di loro.
Noi di Bianco Lavoro non potevamo mancare a questo evento di rilevanza internazionale. In questa occasione abbiamo effettuato decine di interviste, tra cui voglio proporvi qui quella ad Enzo Zauli, imprenditore e manager italiano da anni attivo nel mondo imprenditoriale, soprattutto seguendo le aziende nel loro sviluppo, nella loro innovazione. L’intervista è anche inclusa nel nostro reportage Web Summit completo.
Intervista esclusiva a Enzo Zauli
trascrizione
Hagan H. – Allora Enzo, come ti sembra questo evento?
Enzo Zauli – Questo evento è un evento mondiale, quindi è interessantissimo da vedere, sia per le cose attuali sia per le cose che nel futuro arriveranno. In questo ambito, questa situazione della Woman in Tech, secondo me, è interessante perché racchiude in un unico contenitore la forza dell’imprenditoria femminile. E’ un modo per contenere tutte le idee femminili in un unico ambiente. Diciamo che la donna si trova molte volte a rappresentare delle idee e molti poi pensano che l’idea sia un’idea maschile che lei rappresenta solamente. In realtà, da questi confronti, vedi e ti rendi conto che sono donne che, insieme, hanno un’idea la portano avanti, la sviluppano e danno il risultato.
Helena Hagan – E in generale cosa dici del Web Summit? Come si presentano le start up da tuo punto di vista, visto che sei nel settore da anni?
Enzo Zauli – E’ la visione per i prossimi anni. Quindi è importantissimo partecipare, vedere e rendersi conto quello che qualcuno interpreta come frenesia, altri interpretano come incitazione. Perché si vede esattamente quello che, fra cinque anni, potremo vedere come realtà consolidata che, oggi, può sembrare un sogno o un’idea parziale, solo abbozzata per una start up.
Helena Hagan – Tu consigli ai giovani imprenditori italiani, alle start up italiane, di venire qua e di presentarsi a questo evento?
Enzo Zauli – E’ indispensabile se vuoi interpretare il futuro. Consideriamo il fatto che le (società?) di formazione dicono che, fra cinque anni, il 35% delle cose che facciamo non saranno più necessarie e se non andiamo a scuola di idee (questa è una scuola di idee), fra 5 anni non potremo utilizzare una parte di cose che noi altri sappiamo. Quindi è importantissimo.
Helena Hagan – Un’ultima domanda: se vengono qua, quale approccio, secondo te, devono avere le nuove start up per attirare l’attenzione degli investitori?
Enzo Zauli – Devono avere scarpe da ginnastica, correre forte e sognare molto. Perchè la start up si alimenta anche dalle altre start up che sono presenti. E se sono cavalli di razza, vedendoli correre, il finanziatore capisce quale sia il cavallo da finanziare.
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