Startup innovative 2019 al via le selezioni. Previsti incentivi e finanziamenti per chi ha intenzione di aprire una startup innovativa.
Partita oggi la prima selezione di startup innovative che porterà alla realizzazione dei progetti innovativi che verranno scelti. Occasione da non perdere per gli amanti della tecnologia, esperti di intelligenza artificiale, realtà aumentate e molto altro.
Indice
Al via le selezioni per startup innovative 2019
Oggi è una data importante per tutti gli esperti del mondo digitale. Al via fino il 2 aprile 2019, la selezione per startup digitali innovative, promossa dall’incubatore IC406 di Auriga in stretta collaborazione con il PoliHub del Politecnico di Milano. Esperti di intelligenza artificiale, IoT, blockchain, realtà aumentata e virtuale fatevi avanti e presentate i vostri progetti ed idee. Infatti, i progetti che verranno scelti, tra tutti quelli proposti, potranno prendere vita e realizzarsi durante i 6 mesi di attività previsti dagli organizzatori di questa iniziativa. La raccolta delle candidature avviene sul sito e si concluderanno il 2 aprile 2019.
Chi sono i destinatari della selezione startup innovative
I destinatari della selezione startup innovative sono studenti, laureati, ricercatori, sviluppatori, liberi professionisti alla ricerca di finanziamenti o di una consulenza per la realizzazione dei propri progetti. La selezione si rivolge anche a tutti coloro che hanno già costruito una piccola impresa startup ed hanno un progetto pronto per essere testato sul mercato. L’idea del progetto nasce da Auriga, azienda italiana leader nel settore, azienda che nel 1992 era una startup ed oggi ha sedi fisiche ed operative a Bari, Roma, Milano, Londra, Parigi, Francoforte.
Dove si potrà lavorare alla realizzazione dei progetti?
L’incubatore IC406 che ha promosso il progetto ed il via alle selezioni per startup innovative, ha una sede dedicata al progetto stesso, inaugurata oggi a Bari. Una sede ristrutturata e pronta ad accogliere i team, aiutandoli passo dopo passo nel percorso di formazione. Nella sede ci sono ampi spazi di coworking, con laboratori attrezzati ed efficienti. Inoltre, una serie di esperti vi accompagneranno nel percorso che prevede la domiciliazione della sede legale, servizi ITC e di segreteria, tutor tecnologici e mentor per lo sviluppo di competenze manageriali e ed imprenditoriali. Prevista anche la disposizione consulenti di marketing e comunicazione per gli aspetti notarili, amministrativi, contrattuali, fiscali.
Agevolazioni per la costruzione di startup innovativi
Per chi volesse costruire startup innovativi ci sono una serie di agevolazioni che facilitano la procedura. La Legge di Bilancio 2019 ha rafforzato e potenziato solo per il 2019, gli incentivi fiscali per chi decide di entrare a far parte del mondo delle aziende startup innovative. Nello specifico:
- per i soggetti passivi IRPEF è prevista una detrazione dall’imposta lorda del 40% delle somme investite nel capitale sociale o più startup innovative. Il massimo investimento detraibile non può superare i 1.000.00,00 euro per ciascun periodo agevolato.
- Per i soggetti passivi IRES è prevista la deduzione dal reddito pari al 40% dei conferimenti. L’investimento deducibile non può però superare i 1.800.000,00 euro.
Inoltre, se i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, acquistano nel 2019 l’intero capitale sociale di una startup innovativa, la deduzione aumenta fino al 50 % purché l’intero capitale sia detenuto per almeno 3 anni.
La misura Smart & Start Italia e finanziamenti per costruire startup innovative
Ulteriori buone notizie arrivano dalla Smart &Start Italia che finanzia la nascita, e conseguente crescita delle Startup innovative con forte contenuto tecnologico, operanti nel settore dell’economia digitale. I progetti finanziabili sono quelli con spese tra i 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La società Smart&Start Italia offre un mutuo a tasso zero fino al 70% dell’investimento totale. Se la startup è costituita da soli donne o giovani fino ai 35 anni di età, oppure, al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia, la percentuale di finanziamento può salire all’80%. Per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è previsto un riconoscimento di contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo.
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