Aprire un garden center rappresenta un sogno per molti amanti della natura ed una sfida che può rivelarsi impegnativa e remunerativa. La conoscenza delle piante rappresenta un punto di partenza imprescindibile: pertanto, per partire avvantaggiati dal punto di vista competitivo è preferibile disporre di un diploma di istituto agrario. Vediamo di seguito tutte le informazioni per aprire un’attività di questo tipo e il Kit di supporto.
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Da dove iniziare per aprire un vivaio
Premesso che non esiste un allestimento perfetto e valido per qualsiasi tipo di garden center, occorre sottolineare che uno dei punti di partenza dell’attività deve essere l’analisi dei flussi della clientela: insomma, nel momento in cui si avvia una struttura nuova, è bene conoscere gusti ed esigenze del pubblico a cui ci si rivolge. Il settore sta conoscendo un boom per certi versi prevedibile: quello del giardinaggio, infatti, non è solo un hobby gradevole e rilassante, ma è anche un modo per avere fiori e piante a disposizione in maniera quasi completamente gratuita (e la stessa cosa può valere, tra l’altro, per frutti e ortaggi).
Come deve essere strutturato un garden center
Da un punto di vista prettamente burocratico, non vi sono particolari requisiti da rispettare: le norme di legge cui prestare attenzione sono le stesse valide per qualsiasi tipo di impresa appena nata. Piuttosto, vale la pena concentrarsi sullo studio della struttura del garden center: dalle dimensioni alla collocazione delle piante, l’analisi del layout è più che importante e può incidere in misura significativa sul successo o sul fallimento di un punto vendita. Non si tratta, insomma, di un aspetto di poco conto, ed è consigliabile prestarvi la giusta attenzione.
Anche per questo motivo, una raccomandazione da seguire è quella di pensare costantemente alla clientela a cui ci si rivolge: è necessario dare vita a un percorso che sia facile da attraversare, garantendo ampi spazi alle persone, e al contempo permetta a tutti i prodotti esposti di essere visibili e facili da raggiungere. Ovviamente, da valutare è anche l’aspetto climatico, poiché ogni pianta ha bisogno di condizioni ambientali differenti: va presa in considerazione, dunque, la differenza tra esterno e interno (in generale, un garden center non può fare a meno di uno spazio all’aperto). Tra oggetti di merchandising e vivai, dunque, è chiaro che non si può fare a meno di un’area grande, che consenta tra l’altro di diminuire o aumentare il numero di specie in esposizione anche a seconda della stagione.
Cosa serve per avviare un’attività di garden centre
Dunque, se è vero che aprire un garden center si traduce in un’occasione di business potenzialmente ricca (lo dimostrano gli Stati Uniti, dove a partire dagli anni Ottanta queste realtà hanno conosciuto un’espansione eccezionale), è altrettanto vero che tale attività richiede di prestare la massima attenzione per una grande quantità di aspetti: uno store del giardinaggio, tra concimi, piante, terricci, prodotti e articoli per la coltivazione e complementi di arredo per i giardini, deve essere in grado di soddisfare molteplici esigenze.
Assumere consulenti ed esperti del settore
Non può, tra l’altro, fare a meno di consulenti ed esperti: ciò vuol dire che, se non si dispone di conoscenze specifiche in materia, è opportuno assumere alle proprie dipendenze almeno uno o due professionisti del settore, che – oltre a fornire tutte le informazioni e i suggerimenti del caso ai clienti – mettano a disposizione le proprie conoscenze per gestire le diverse specie vegetali e non solo. Con il passare degli anni, poi, le conoscenze tecniche verranno progressivamente acquisite e interiorizzate, e la familiarità con ogni genere di pianta diventerà un valore aggiunto per l’attività.
Quanto si guadagna aprendo un vivaio e costi da sostenere
Per quel che riguarda i potenziali guadagni, il fatturato annuo dopo l’iniziale e prevedibile periodo di assestamento può essere molto elevato: chiaramente, tanto più grande sarà il centro quanto più numerose saranno le specie vegetali in vendita e le possibilità di fare affari, ma non bisogna pensare che la grandezza da sola equivalga al successo. Non possono essere dimenticati, infatti, i costi di manutenzione, che evidentemente sono destinati ad aumentare con l’aumentare della grandezza della struttura. Naturalmente, aprire un garden center, vuol dire anche essere disponibili a lavorare nei giorni di festa: non solo la domenica, ma in occasione di tutte le ricorrenze speciali, dalla festa della mamma a San Valentino, da Natale a Pasqua, da Ognissanti alla festa del papà. In generale, la stagione primaverile è quella che dovrebbe garantire i flussi di affari più consistenti, poiché è quella che di norma viene dedicata ai lavori di giardinaggio.
Kit di supporto
Per chi volesse un supporto nell’avvio di un garden center ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa: Come aprire un Garden Center (da noi valutato e ritenuto veramente valido).