Come aprire un ristorante etnico? Parliamo di costi, ricavi e soluzioni di franchising.
Aprire un ristorante etnico può essere una soluzione imprenditoriale molto affascinante, specialmente per uno straniero residente nel nostro Paese o per persone con una spiccata passione per culture alimentari lontane.
Indice
I vantaggi di aprire un ristorante etnico
Stando ai dati riportati in una recente ricerca realizzata da una società demoscopica, i ristoranti etnici hanno una discreta fortuna in Italia, specialmente quelli Orientali (Cinese/Giapponese/Thai) e quelli Centro e Sudamericani (Messico/Brasile). Recentemente ha guadagnato grande considerazione e notevoli apprezzamenti pure la cucina tradizionale Africana. L’affermazione di questo modello di ristorazione è da rintracciarsi anche nel largo uso della strategia dei coupon digitali usati da questi locali, ma non solo. La capillare presenza di stranieri nel nostro Paese ha fatto il resto. Perché una delle prime forme d’impresa nella quale si cimentano gli immigrati è, tradizionalmente, proprio la ristorazione. Un crescente successo, in quest’ultimo periodo, stanno ottenendo i ristoranti multietnici (es. cucina giapponese e cinese assieme) e la cosiddetta cucina fusion, il “meticciamento” di stili culinari e ricette provenienti da più continenti.
Cosa occorre per aprire un ristorante etnico?
Un cuoco che sappia preparare alla perfezione le prelibatezze di una data cultura culinaria. Meglio se proveniente proprio da quella cultura. Oppure abbia molta esperienza nella preparazione dei piatti tipici di una certa zona del globo, accumulata anche attraverso stage all’estero. L’arredamento del locale deve rimandare, per quanto più è possibile, all’allestimento tipico dei ristoranti tradizionale del Paese di provenienza delle pietanze (es. in un ristorante giapponese tipico non si dovrebbe mangiare seduti su sedie). Un menù stuzzicante, una buona promozione e un’atmosfera coinvolgente sono elementi essenziali per raggiungere un buon fatturato.
Quanto costa aprire un ristorante etnico?
Per avviare un ristorante etnico possono essere sufficienti anche solo 80 mila euro, ma dipende dal tipo di locale che si vuole aprire. Bisogna valutare il costo del personale che si decide di assumere. Per un ristorante etnico è indispensabile l’arredamento tradizionale, che è di solito d’importazione, inoltre servono alcuni prodotti che non è possibile trovare nel nostro Paese. Il sake, ad esempio, tipica bevanda alcolica giapponese, oppure le alghe per la preparazione del sushi. In tema di cucina fusion, però, sono apprezzati anche i ristoranti etnici che realizzano pietanze con prodotti esclusivamente Made in Italy.
Quanto si può guadagnare con un ristorante etnico?
Eccezione fatta per i ristoranti cinesi di basso cabotaggio, tipo quelli che presentano le formule “all you can eat”, oppure i take away, tipo quelli dove si può gustare il kebab, mangiare in un ristorante etnico di buon livello costa, generalmente, di più rispetto a pranzare/cenare in uno “tradizionale”. Complesso definire quanto si possa guadagnare con un ristorante etnico. Sapendo che gli italiani, nonostante la crisi, non rinunciano a mangiare fuori casa (almeno una volta al mese nell’ultimo semestre), è lecito immaginare che, con un buon battage pubblicitario e azioni di marketing ben mirate, sia possibile generare utili interessanti a partire già dal terzo anno di attività.
Burocrazia
Non è banale aprire un ristorante, di qualsiasi tipo, sebbene non rappresenti neanche un’impresa titanica. Ovviamente c’è bisogno di depositare la SCIA in Comune, aprire Partita Iva, registrarsi presso la locale CCIAA e seguire le normative comunali e dell’Asl per ristrutturare i locali. L’imprenditore, o uno dei soci, deve possedere la qualifica necessaria per la somministrazione di cibo e bevande. È possibile ottenerla con il diploma dell’Istituto Alberghiero, avendo lavorato nel settore almeno 2 anni nell’ultimo quinquennio, oppure seguire e superare l’esame finale del cosiddetto corso SAB, promosso dalla Camera di Commercio oppure da un ente formativo accreditato. Il personale, inoltre, dovrà aver conseguito la certificazione HACCP.
Aprire un ristorante etnico in franchising
Ancora scarsa, ma in evidente crescita l’offerta di franchise riguardanti la ristorazione etnica. Optando per la cucina greca è possibile rivolgersi all’azienda bolognese Mikonos. Tante le offerte per quella messicana (es. Mexicali) e non mancano neanche le opzioni per aprire un ristorante giapponese (es. Moroboshi). Il franchise per un punto di ristorazione etnico, tuttavia, si adegua maggiormente a chi desidera aprire un take away o un fast food.
Supporto
Se desiderate ricevere un supporto utile e consigli su come aprire un ristorante etnico ed avere info sulle eventuali agevolazioni pubbliche, contributi o soluzioni di franchising, segnaliamo il Kit Creaimpresa: Come aprire un ristorante etnico (da noi valutato e ritenuto veramente valido).