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Aprire una gelateria artigianale: costi, formazione e kit di supporto

Riempire coni, coppette e vaschette non basta: dietro il successo di un’attività di questo tipo, c’è la passione di un gelatiere disposto ad innovare. Vediamo come fare per aprire una gelateria artigianale

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Perché aprire una gelateria artigianale? Alzi la mano chi non ha mai sperimento il piacere di gustare un gelato che “affranca” dalla calura estiva. E chi non ha mai sognato – almeno una volta, da bambino – di aprire un chiosco colorato, con tanto di vaschette, coni, coppette e gusti di ogni tipo.

Il gelato è, nell’immaginario collettivo, simbolo di piacere, leggerezza ed allegria; un alimento ricco di storia, in grado di allietare il palato e di rinfrancare l’anima. Ma non solo: essendo uno dei prodotti più rappresentativi del nostro artigianato alimentare, il gelato può anche rappresentare un’interessante fonte di guadagno. Vediamo allora cosa occorre sapere e fare per aprire una gelateria artigianale di successo.

Aprire una gelateria artigianale: i vantaggi

Partiamo col dire che il gelato artigianale è realizzato con materie prime fresche e presenta meno grassi e una minore quantità di aria di quello industriale. Il gusto avvolgente di un buon gelato “fatto in casa” non ha, infatti, nulla a che spartire con quello dei prodotti impacchettati in serie che abbondano nei banchi frigo dei bar e dei supermercati. Ecco perché, chi sta prendendo in considerazione l’idea di avviare una gelateria artigianale, deve mettere in conto la necessità – e l’opportunità – di scommettere sulla qualità del prodotto che intende commercializzare.

gelateria artigianale
Franco di Bianco Lavoro nel laboratorio della nota gelateria Martinucci

E deve preoccuparsi di pianificare ogni cosa con cura. Le idee devono risultare, sin da subito, sufficientemente chiare: che tipo di gelateria vogliamo aprire (c’è ci opta, ad esempio, per una gelateria in franchising)? Quali gusti vogliamo dispensare? Vogliamo puntare sulla tradizione o sulla sperimentazione e l’innovazione? Per avere successo, in quest’ambito (come in qualsiasi altro), occorre approntare un dettagliato business plan teso a individuare il target di riferimento e la fetta di mercato che si vuole conquistare. Più il disegno risulterà definito, più le probabilità di partire col piede giusto cresceranno.

Le prime cose da fare per l’apertura della gelateria

Da dove si comincia? Da un’attenta valutazione del quadro generale. Aprire una gelateria artigianale in centro o aprirla in periferia non è esattamente la stessa cosa. Così come non lo è aprirla in prossimità di una scuola o di un ufficio pubblico o in una zona poco frequentata della città. La scelta del locale e della location deve essere operata con oculatezza, evitando (ad esempio) di avviare l’attività laddove esistono già laboratori e rivendite di gelati artigianali che vantano una clientela fidelizzata.

gelateria

Scelto il posto, occorre poi passare al pratico. Prima di ogni cosa, bisogna iscriversi all’Albo delle imprese artigiane della Camera di Commercio e provvedere a tutti gli adempimenti burocratici del caso. Quindi occorre dedicarsi all’allestimento del locale e dotarsi degli arredi e delle attrezzature necessarie. Nel laboratorio di un bravo gelatiere artigianale non possono mancare, ad esempio:

  • il mantecatore (nel quale la miscela liquida passa allo stato solido e il gelato diventa uniforme e cremoso),
  • il pastorizzatore (che garantisce la sicurezza igienica del prodotto),
  • i tini di maturazione (nei quali viene conservato il gelato ad una temperatura costante),
  • il banco di lavoro
  • gli armadi congelatori.

Mentre il punto vendita dovrà essere dotato delle vetrine e delle vaschette frigorifere e del banco d’esposizione, più o meno grande, a seconda dell’assortimento di gusti proposti. Che potranno soddisfare palati di ogni tipo: accanto alle immancabili creme alla nocciola, al cioccolato, al pistacchio e alla stracciatella (che ingolosiscono, da sempre, i clienti più tradizionalisti), le gelaterie artigianali potranno, infatti, scegliere di scommettere su prodotti più innovativi, pensati per accontentare gli avventori più sofisticati ed esigenti.

La formazione ed i requisiti base

Se pensate che aprire una gelateria artigianale significhi solo dispensare coni e coppette, vi sbagliate di grosso. Dietro il successo di un’attività di questo tipo, deve esserci infatti la passione e la maestria di un gelatiere disposto a miscelare tradizione e innovazione. Chi è il gelatiere? Colui che seleziona con cura le materie con cui realizza i suoi prodotti. Un artigiano della gelateria, che ha dovuto studiare e sperimentare a lungo per acquisire le competenze e le abilità necessarie a svolgere bene il suo lavoro.

Chi aspira a diventare gelatiere, può fare affidamento su un’offerta formativa assai vasta: i corsi sono numerosissimi e alla portata di tutte le tasche. Nell’impossibilità di fornirvi un elenco esaustivo delle scuole presenti in Italia (il nostro consiglio è quello di fare una ricerca approfondita su Internet, scegliendo sulla scorta di specifiche esigenze personali), ci limiteremo a fornirvi solo qualche esempio indicativo. Partiamo col dire che non esistono solo i corsi base per gelatieri, ma anche corsi più specialistici che si concentrano sulla preparazione di gelati vegani o sulla pasticceria innovativa (solo per fare due esempi). E che forniscono un bagaglio di know-how potenzialmente assai redditizio.

Chi aspira a fare le cose per bene può, insomma, aggiornarsi e perfezionarsi costantemente, dedicandosi a forme di sperimentazione artigianale che potrebbero fare la sua fortuna. Ad ogni offerta didattica più o meno avanzata corrisponde, ovviamente, un costo più o meno elevato. Per farsi un’idea: un corso base di gelatiere artigianale, della durata di 3 giorni, può costare mediamente 650 euro; mentre un corso avanzato di due giorni ne può costare 450 circa. Ma ci sono anche strutture che organizzano corsi a prezzi più contenuti (dai 250 ai 500 euro) e altre che propongono corsi ben più dispendiosi (che possono arrivare a costare 3 mila euro).

Quanto costa aprire una gelateria artigianale, parliamo di investimenti

L’idea di aprire una gelateria artigianale vi alletta, ma non sapete se disponete di un budget di partenza sufficientemente robusto? Per diradare le nebbie, vi forniamo qualche indicazione di massima. Secondo gli “addetti ai lavori”, bisogna mettere in conto un investimento iniziale che prevede 300 euro per l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane, 1.500 euro per i vari adempimenti burocratici e circa 2.500 euro per il notaio e il commercialista che vi aiuteranno ad avviare l’attività. E non è che l’inizio: l’arredamento e le attrezzature potrebbero costarvi dagli 85 mila ai 110 mila euro, mentre le vaschette, i coni e le coppette altri 2 mila euro circa.

E non si sottovaluti la necessità di  fare una buona promozione, che può comportare una spesa di circa 2.500 euro, e quella di puntare su materie prime di qualità, che tendono ovviamente a costare di più. A conti fatti, secondo gli esperti del settore, chi progetta di aprire una gelateria artigianale deve valutare un investimento iniziale compreso tra i 120 mila e i 180 mila euro. Solo per avviare un’attività di piccole e medie dimensioni. Chi aspira a fare le cose in grande, sin da subito, deve invece mettere in conto cifre più rotonde.

Kit di supporto apertura gelateria

A chi volesse saperne di più sull’argomento, consigliamo di consultare il Kit Creaimpresa: “Come aprire una gelateria artigianale”, da noi analizzato a fondo e considerato veramente valido. Uno strumento prezioso che vi aiuterà ad orientarvi in ogni fase della progettazione e della realizzazione, fornendovi indicazioni utili sulle norme e le leggi da rispettare, sulle licenze e le autorizzazioni da ottenere, sulle spese di partenza da sostenere e sui possibili guadagni iniziali.

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