Aprire un’impresa di pulizie non è difficile e nemmeno tanto costoso. Inoltre un’impresa di pulizie può essere un business molto redditizio se si riesce ad organizzare bene il lavoro. Al giorno d’oggi ci sono leggi molto serrate per quanto riguarda il mantenimento dello stato di igiene di luoghi sia pubblici che privati, come scuole, ospedali, cliniche, ristoranti, negozi di vario genere, ma anche uffici, palazzi, condomini etc. Ecco di seguito tutte le informazioni utili per aprire questo genere di attività.
Indice
Come aprire un’impresa di pulizie
Quello delle pulizie è uno dei mestieri dal carattere decisamente intramontabile. Si tratta di un lavoro tanto faticoso quanto indispensabile e per questo aprire un’impresa di pulizie può essere davvero un investimento dalle ottime potenzialità di successo. Per questo siamo convinti che aprire un’impresa di pulizie conviene e può essere un ottimo business. Per questo motivo, fare le “pulizie” rappresenta un lavoro sempre più importante e molto richiesto, sopratutto nelle grandi città dove le ditte di pulizie presenti non sono mai abbastanza. Quindi perché non farne un business di successo aprendo un’impresa di pulizie?
L’apertura di un’impresa di pulizie, oltre a godere di ottime prospettive di guadagno e di pochissime probabilità fallimentari, è anche un investimento relativamente economico. Basti pensare che per avviare una ditta di pulizie i costi iniziali si aggirano intorno ai cinque/seimila euro. Per aprire un’impresa di pulizie bisogna tenere ben presenti gli obiettivi che si desidera raggiungere. In base al tipo di attività, infatti, variano la tipologia di attrezzi da utilizzare e il costo dell’investimento iniziale.
Costi per aprire un’impresa di pulizia
Le spese per aprire un’impresa di pulizie si concentrano in particolar modo sull’acquisto di:
- macchinari e prodotti per la pulizia;
- auto aziendali
- affitto del magazzino
- apertura di un ufficio amministrativo.
Se l’impresa di pulizie è strutturata in questo modo i costi possono essere elevati e andare da un minimo di 50.000 euro fino ad arrivare a oltre 100.000 euro. Inoltre sarà necessario calcolare anche le spese di gestione dell’impresa di pulizia che possono andare dalla manutenzione dei macchinari fino al pagamento degli stipendi in caso si assuma del personale.
Si può anche decidere di aprire una piccola impresa di pulizie, in cui anche lo stesso titolare svolga le mansioni richieste, per contenere al massimo i costi di gestione. Se, invece, si vuole mirare ad aspirazioni più alte, la somma da investire aumenterà di pari passo con l’aumentare dei servizi offerti dall’impresa e degli strumenti da acquistare. Ci sono, infatti, imprese che offrono semplicemente un servizio di base, utilizzando pochi attrezzi indispensabili. Altre, invece, offrono servizi specifici come derattizzazione, sanificazione, disinfezione e disinfestazione, operazioni più complicate che necessitano dell’utilizzo di strumenti tecnologici e specifici che, dunque, implicano maggiori investimenti.
Aprire una ditta di pulizie che offra anche servizi di sanificazione può rappresentare una scelta intelligente, dato che la maggior parte delle imprese già presenti sul mercato effettua solo servizi di pulizie standard. Questo comporta certamente maggiori investimenti iniziali, ma garantisce anche maggiori guadagni a lungo termine.
Guadagni di un’impresa di pulizie
I guadagni di un’impresa di pulizie sono difficili da calcolare in quanto variano in base ai servizi offerti dalla stessa e dai contratti che riesce a concludere. In ogni caso si può tranquillamente affermare che, grazie al fatto che quasi tutte le aziende, come anche condomini o abitazioni private, si avvalgono di un servizio di pulizia i guadagni possono essere consistenti, solidi e costanti nel tempo.
La cosa fondamentale per mantenere la propria attività con successo è quella di crearsi una buona clientela. La pubblicità più incisiva in questo caso è decisamente il “passaparola”. Offrire un buon servizio e lasciare i propri clienti sempre più soddisfatti con un rapporto qualità-prezzo competitivo farà sì che in poco tempo la nuova attività acquisisca una fetta di mercato sempre più ampia e si riesca a creare un proprio giro di clienti fissi.
Burocrazia e requisiti necessari per aprire un’impresa di pulizie
Aprire un’impresa di pulizie implica un determinato iter burocratico e specifiche competenze tecnico-professionali. Per avviare questo tipo di attività, infatti, è necessario:
- aprire una partita IVA;
- iscriversi all’Albo degli Artigiani oppure al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
- l’iscrizione all’INPS e all’INAIL,
- non avere condanne penali o procedimenti penali in corso.
Se l’impresa si propone di svolgere solo mansioni di pulizia di base, l’apertura dell’attività non necessiterà di ulteriori requisiti. Se invece la ditta deve svolgere anche servizi di derattizzazione, disinfestazione, sanificazione, disinfezione etc, sarà anche necessaria la presenza di un responsabile tecnico.
Il tecnico dovrà essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di una laurea in materie attinenti l’attività da svolgere. In particolare, deve avere competenze in ambito chimico e biologico. Oppure, per esercitare la mansione di tecnico c’è bisogno di un diploma di scuola media inferiore più tre anni di esperienza nel settore. Infine, è necessario aver acquisito un attestato di qualifica che gli permetta di svolgere legalmente la sua funzione di tecnico.
Kit di supporto
Per chi volesse un supporto nell’avvio di un’impresa di pulizie ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa : Come aprire un’impresa di pulizie (da noi valutato e ritenuto veramente valido).