È disponibile online la nuova piattaforma Asse.Co. (Asseverazione contributiva) attraverso la quale i consulenti del lavoro potranno asseverare la conformità dei rapporti di lavoro, in linea con quanto indicato dal Protocollo d’intesa siglato tra Ministero del lavoro e Consiglio nazionale dell’Ordine al fine di semplificare le relative procedure. Mediante la piattaforma ora predisposta dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro, i consulenti potranno dunque asseverare con efficacia la regolarità contributiva e retributiva delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro, semplificando gli adempimenti precedentemente previsti.
Secondo quanto ora previsto, per poter diventare consulente asseveratore sarà necessario seguire un corso di formazione (online) disponibile sulla stessa piattaforma, e conseguire così un attestato di formazione che consentirà di accedere alla procedura e, in ultima istanza, dare il via al processo di asseverazione.
Rapporti di lavoro, come funziona l’asseverazione contributiva
La asseverazione contributiva verrà rilasciata dal Consiglio nazionale dell’Ordine su istanza volontaria del datore di lavoro, e sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: la prima, ad opera del datore di lavoro, relativamente alla mancanza di illeciti commessi nell’anno precedente l’istanza (fondamentalmente legati ai temi del lavoro minorile, tempi di lavoro, sicurezza sul lavoro, lavoro nero); la seconda, ad opera del consulente del lavoro, relativamente alla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva.
A titolo di trasparenza, e ai fini di promuovere la cultura della legalità, l’elenco delle aziende che otterranno l’asseverazione sarà pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro. in seguito all’ottenimento della conformità contributiva e retributiva, le aziende che avranno ottenuto l’asseverazione entreranno altresì a far parte dei criteri di selezione dell’attività ispettiva del Ministero del lavoro, che dunque terrà conto della “certificazione” già attestata in sede di definizione degli accertamenti e delle verifiche.
Si tratta pertanto di uno step particolarmente importante, pienamente condiviso tra le parti, e che “premia” ulteriormente i consulenti del lavoro, riconoscendo l’oro una funzione particolarmente rilevante come – appunto – la certificazione dei contratti di lavoro, l’intermediazione, la selezione, la conciliazione e l’arbitrato.
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